Chi sta bene e chi sta male?
“Mazzitelli non ce la farà, sta lavorando ancora a parte. La speranza è di averlo con la Juventus. Monterisi non si è allenato ancora con la squadra. Domani vediamo. Gli faccio i complimenti perchè ha giocato 95 minuti nonostante a fine primo tempo avesse una caviglia che era il doppio del normale. Complimenti a lui e al suo senso di appartenenza. Ha giocato anche una buona partita”.
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Mister chi giocherà a destra e chi a sinistra tra Oyono e Lirola?
“Loro hanno delle ottime ali, Oyono è più abituato di Lirola a giocare a sinistra. Oyono ieri ha avuto un piccolo problemino in allenamento, domani valuteremo. In difesa abbiamo poca scelte, specie sugli esterni. Valuteremo anche le caratteristiche degli avversari ma in primis conto di mettere i miei calciatori nelle posizioni migliori”.
Kaio Jorge e gli altri, come gestirli in vista dei prossimi impegni?
“Non decide Kaio se giocare contro la Juve o meno, nè lui nè gli altri. Non decidono i calciatori, prima della Juve abbiamo il Lecce e la Coppa dove vogliamo andare a fare una grande figura. Col Lecce farò giocare la formazione migliore. Anche Cuni ha avuto dei problemini, domani per me sarà importante capire chi avrà recuperato per sabato. Dopo sabato vedremo per martedi e dopo il Napoli penseremo alla Juve.”
C’è qualcuno che le ricorda Di Francesco calciatore e che può segnare quei gol da incursore?
“Mi auguro che inizino a far gol i nostri attaccanti perchè ne abbiamo bisogno, anche dal punto di vista mentale aiuta. Sia che siano gli esterni che le prime punte. Brescianini è mancino, sta crescendo tantissimo e si avvicina molto alle mie caratteristiche. Ha le qualità per crescere ancora tanto e per imparare ad inserirsi e far gol”.
Gelli, Harroui e Lirola come stanno?
“Sono cresciuti negli allenamenti, Lirola l’ho gestito maggiormente in settimana perchè siamo in piena emergenza in quella zona. Harroui sta crescendo molto e sono contento. Sta andando un po’ oltre negli allenamenti e già sabato lo vedo in maniera diversa rispetto al Torino”.
Mister ci descrive il Lecce? Poi si è parlato tanto degli errori arbitrali contro il Torino. Il Frosinone potrebbe risentirne?
“Si sta parlando solo di un episodio di una partità perchè a me non mi avete mai sentito parlare degli arbitri. Ho letto un po’ di commenti e quel che mi è parso è di trovare faziosità in merito a quanto accaduto contro il Torino e questo non mi piace, amo l’obiettività. Ci sono stati dei discorsi abbastanza faziosi e di parte. A me è piaciuto più che il mister ci ha fatto i complimenti. Ho letto anche il Torino è rimasto appeso al palo domenica scorsa dimenticando ciò che abbiamo creato noi. Per pericolosità abbiamo fatto molto più noi. Ripeto, non mi sono mai lamentato degli arbitri, cerco di leggere meno e pensare concretamente a cosa ha costruito la mia squadra. Noi finora ci siamo guadagnati tutto sul campo attraverso un duro lavoro. Pensando a sabato faccio i complimenti a D’Aversa, mio amico con il quale gioco spesso a Padel ed è anche bravo. Gli faccio i complimenti perchè ha dato una vera identità alla squadra, una squadra che ricerca di fare la partita e di essere aggressiva. A Lecce sta facendo bene”.
Lusuardi a che punto della sua crescita è arrivato?
“E’ un giocatore che sto tenendo in considerazione. Mi mostra pazienza e grande applicazione negli allenamenti. Mi piace molto la sua abnegazione negli allenamenti, è già cresciuto tanto ma è chiaro che viene da un mondo diverso dal nostra. Mi piace il fatto che ogni giorno si mette a disposizione di allenatori e compagni. Sta crescendo, magari potrebbe essere utile domani o più in là. Non posso dire quando arriverà il suo momento”.
Difficoltà in trasferta?
“Sicuramente i risultati dicono che noi abbiamo fatto troppo poco rispetto a quanto voluto. Se poi parliamo di prestazioni il mio pensiero cambia perchè la squadra ha dato sempre il senso di fare la partita al di là degli errori”.
Mister che ricordi ha della sua esperienza a Lecce?
“Sono andato più volte a Lecce giocandoci mio figlio anche se allo stadio sono andato a vedere una partita sola. Per quanto riguarda la mia esperienza ero un giovanissimo allenatore arrivato con una proprietà che voleva vendere. Anche lì c’è stata una gara “storica” con un primo tempo in cui vincevamo 3-0 col Milan e poi abbiamo trovato un Boateng che segnava ad ogni tiro in porta. Ho un bellissimo ricordo di Lecce, città bellissima”.
Dal punto di vista mentale su cosa sta lavorando?
“Anche pensando a quanto detto prima, fuori casa abbiamo raccolto poco e voglio far capire ai ragazzi che per noi non deve cambiare l’approccio in casa o fuori casa. Non dobbiamo dimenticarsi la sofferenza dell’ultimo quarto d’ora di domenica. Può cambiare qualche strategia ma la filosofia deve rimanere la stessa”.