Quanto è importante questa sfida? Cosa dirà alla squadra?
“È una partita importante, inutile negarlo, ma continuo a ripetere che parlare di sfide decisive a quattordici gare dalla fine sarebbe sbagliato. Sarà importante per tanti aspetti, a partire dalla classifica. Sarà una gara da affrontare nella maniera giusta. Insisto spesso sul concetto di equilibrio: in una partita così le letture sono fondamentali. Quando vai in sofferenza devi saperti gestire nella maniera giusta, e affondare il colpo al momento più opportuno. Per fare questo ci vuole grande tranquillità, intesa come lucidità e consapevolezza di quello che devi fare. Le mie in questo momento sono chiacchiere, mettere in pratica concetti così è segno di maturità, che dobbiamo dimostrare di avere”.
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Il fattore ambientale ha rilevanza?
“È uno stadio particolare, senza la pista, senti gli spettatori da vicino. È uno degli aspetti di questa sfida, ma dopo il fischio d’inizio passerà in secondo piano se riusciremo a mettere in pratica i concetti di cui parlavo prima. Loro saranno spinti da uno stadio pieno, ma sappiamo anche che da parte nostra i biglietti per il settore ospiti sono stati venduti tutti, anche noi avremo un grande sostegno, sono convinto che si faranno sentire”.
Ha qualche dubbio di formazione?
“Sicuramente sì. Stiamo attraversando un momento difficile dal punto di vista fisico, tecnico ma soprattutto nervoso. Spendiamo molto in partita, le scelte vanno fatte in relazione anche al momento e alla condizione dei giocatori. C’è un grande dispendio di energie, si tiene conto anche di questo. Le rotazioni che stiamo cercando di fare sono dettate anche da questo: settimana scorsa Depaoli ha avuto la febbre per tre giorni, e quindi devi cercare di evitare forzature. Chi ha giocato tanto può avere un calo di rendimento e devi fare delle valutazioni”.
Qual è l’aspetto che le è piaciuto meno della gara con la Fiorentina? Un commento sulle prove di Duda e Ngonge?
“Per un quarto d’ora o venti minuti abbiamo creato buoni presupposti per pareggiare la gara, con un’occasione abbastanza clamorosa. In quel momento la gara era aperta: quello che dobbiamo migliorare, su un calcio d’angolo così, è che non devi prendere gol. In quei momenti può venire a mancare una certa lucidità: è in quello che una squadra nella nostra situazione deve avere delle letture che sono fondamentali. Non devi disunirti, la gara dura novanta minuti e bisogna restare dentro la partita fino alla fine. Il secondo gol era evitabile, l’abbiamo preso perché ci è mancata un po’ di lucidità. I nuovi hanno giocato sin da subito, soprattutto Duda e Ngonge: dopo l’exploit iniziale c’è una fase di assestamento, ma entrambi hanno un buon rendimento e possono crescere molto, dal punto di vista fisico e delle conoscenze”.
Lo Spezia è Nzola dipendente?
“Parliamo di un giocatore importantissimo, che determina tanto: lo testimoniano i numeri. Domenica è rientrato e ha fatto due gol, è un giocatore decisivo anche per le dinamiche di gioco della squadra: fa reparto, attacca la profondità, ha struttura…”.
Darà ancora fiducia a Lasagna dal primo minuto o giocherà Gaich?
“Dipende dalla condizione del momento e dall’aspetto mentale: in partite così è fondamentale. Stiamo ruotando molto, anche domenica ci sarà una formazione iniziale e poi ci saranno dei cambi che andranno fatti perché siano decisivi e importanti. I ragazzi devono capirlo, il calcio di oggi va in questa direzione. La differenza la fa anche questo aspetto”.
Cabal può essere un’opzione? Come sta Faraoni?
“La continuità in questi casi è importante: Faraoni è un giocatore di esperienza. Per noi conta molto che sia rientrato in certi meccanismi, perché nel percorso che dobbiamo fare puntiamo molto su di lui. Cabal è entrato bene con la Fiorentina, ma nelle gare precedenti aveva fatto bene anche Coppola. Sono rotazioni che fanno parte di un percorso che dobbiamo fare e tendono a coinvolgere sempre più giocatori”.
Teme l’effetto del loro cambio di allenatore?
“Sono delle incognite in più, come metro di giudizio abbiamo solo la loro gare di Udine. Sotto questo profilo hai meno riferimenti, ma per l’importanza della partita e per il momento che stiamo vivendo dobbiamo superare anche questa incognita”.
Braaf con Ngonge e Lazovic può essere un’ipotesi?
“Valutiamo tutto, ma vogliamo anche mantenere una certa coerenza. Lunedì c’è stato un risultato negativo, che determina molto i giudizi, ma abbiamo fatto anche cose positive. In una situazione come questa è giusto essere coerenti e andare avanti su questa strada. Di certo dobbiamo affrettare i tempi e migliorare certi aspetti, sperando di recuperare anche i giocatori che sono fuori, perché c’è bisogno di tutti. Nel complesso, però, questo è stato un periodo positivo per noi, e dunque è giusto essere coerenti rispetto a quello che abbiamo fatto finora”.
Una sua opinione sul gol di Biraghi? È mancato fair play?
“Mi riaggancio al discorso sulle letture della partita: in quel caso c’è l’astuzia di Biraghi, mentre noi siamo stati leggerini. Hai fatto fallo, sapevamo che la Fiorentina battesse velocemente le punizioni… Occorre avere la capacità di stare dentro la partita fino alla fine, e probabilmente in quel momento non lo eravamo. È un episodio che testimonia come, da questo punto di vista, dobbiamo crescere: il tema, d’ora in avanti, sarà soprattutto quello, è lì che non dovremo sbagliare. Da questo episodio dobbiamo trarre ispirazione”.
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