Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 29º turno di campionato 2023/24.
ATALANTA
In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.
BOLOGNA
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— Bologna FC 1909 (@BolognaFC1909en) March 14, 2024
Motta parla della gara contro l’Empoli:
La forza del suo Bologna è stata quella di ragionare step-by-step. A dieci giornate dalla fine si può però dire che la partita di Empoli è più importante delle altre per quello che rappresenta?
“Come sempre, la partita con l’Empoli è la più importante perché è la prossima. Loro stanno bene, sanno cosa vogliono e hanno messo in difficoltà tante squadre. Sarà una bella partita da giocare”.
Il segreto della vostra continuità è ragionare quotidianamente. All’interno di questo percorso ha però avuto momenti di sconforto e debolezza?
“Esistono sempre momenti più o meno belli, in cui è necessario migliorarsi giornata dopo giornata per mantenere in alto le cose positive. E’ però naturale che in una stagione ci siamo momenti peggiori in cui è necessario però mantenere un grande equilibrio”.
Domani non c’è Zirkzee. Lui cosa insegna a chi può prendere il suo posto?
“Joshua è Joshua, non dobbiamo paragonarlo con nessuno. Mi dispiace per lui, perché era un periodo molto positivo. I ragazzi che possono sostituirlo stanno bene, da Jens a Santiago Castro che è arrivato qui con grande fame”.
In attacco chi si può avvicinare di più al gioco di Zirkzee?
“Non voglio che nessuno cerchi di avvicinarsi a Joshua perché ognuno ha le sue caratteristiche. In questo momento Odgaard si può avvicinare a lui ma ha anche altre particolarità. Ognuno di loro deve mettere in campo la sua miglior versione per la squadra”.
Come sostituirà Posch?
“Beukema può giocare a destra, De Silvestri e Corazza stanno bene. Abbiamo tre alternative a disposizione e chi giocherà lo farà al meglio”.
Ha già un’idea sulla linea difensiva di domani?
“Si, e sono convinto che chi giocherà lo farà al massimo livello”.
Qual è l’insidia maggiore dell’Empoli?
“Loro stanno molto bene, hanno dimostrato di poter competere anche contro le grandi. Fanno una fase difensiva di sacrificio e sono molto bravi sulle ripartenze. Sono bravi a limitare il gioco dell’avversario e hanno giocatori importanti come Cancellieri e Cambiaghi”.
Il Bologna nella sua storia non ha mai vinto al Castellani. Quanto conta questo fattore?
“Dipende come si pensa prima di una partita. Noi dobbiamo essere concentrati su questa partita perché la prossima, e se saremo focalizzati su quello che dobbiamo fare aumenteremo le nostre probabilità di vincere. I dati che riguardano il passato contano relativamente”.
Quali sono le caratteristiche da sottolineare di Odgaard?
“La prima e più importante è la sua disponibilità: è un ragazzo che è entrato alla fine di una partita ed è stato determinante, è entrato 30′ contro il Lecce e ha saputo incidere, contro l’Inter ha giocato da esterno e si è sacrificato moltissimo. Mi piace molto questa sua disponibilità. Inoltre è un buon mancino, ha qualità con la palla tra i piedi, sa fare gol sa utilizzare bene il corpo, ed è attento in fase difensiva”.
Nicola è anche un grande motivatore. Che cosa può preoccupare di più dell’Empoli di Nicola?
“Nicola ha fatto molto bene ovunque è stato. Le sue squadre hanno grande determinazione, sono molto compatte e generose tra di loro sia in fase difensiva che offensiva. Sappiamo di affrontare una squadra che sta bene, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi giocando questa partita al massimo”.
Si aspetta una partita sporca non solo dal punto di vista fisico ma anche tattico?
“Visto l’infortunio di Ismajli potrebbero spingere meno da quella parte ma hanno tante soluzioni alternative. Per quanto riguarda il gioco, rimane lo stesso anche se cambiano gli interpreti che metteranno in campo”.
La scelta sul sostituto di Zirkzee influirà anche sulle scelte degli esterni?
“Si, ma abbiamo giocatori molto intelligenti in squadra che sanno adattarsi al gioco dei compagni”.
Come ha reagito in generale la squadra alla sconfitta con l’Inter e coma ha visto Orsolini in settimana?
“La reazione del gruppo è stata buona: non piace perdere né a me né ai ragazzi. Per tutta la partita abbiamo fatto una buona prestazione, considerando che abbiamo affrontato la prima in classifica. Orsolini come tutti gli altri è fondamentale. Abbiamo bisogno di tutti, come è stato fatto fino ad oggi. Penso all’ingresso di Fabbian contro il Cagliari che in cinque minuti ha messo a segno il gol vittoria, o agli spezzoni di gara giocati da Odgaard. Anche chi è in panchina riesce a trasmettere carica ai compagni e essere fondamentale per la squadra”.
L’Empoli è dietro solo al Bologna nella classifica dei contrasti vinti. Quanto incide il lavoro di un allenatore?
“Penso che l’allenatore in questo senso incida tanto. Ci sta il voler vincere, il dirlo e poi il farlo. Se uno è disposto a entrare in campo con questa predisposizione riesce a far passare dal “dirlo” al “farlo”. Noi da inizio stagione abbiamo la disponibilità di tutti i ragazzi che giocano sempre per fare il miglior risultato possibile”.
Secondo lei questo Bologna come si potrebbe distinguere in Europa?
“Capisco la domanda, ma non ho nessuna idea. Vorrei che tutte le italiane continuassero nelle competizioni europee perché conviene a tutti”.
Lei sta introducendo molti concetti nuovi nel calcio, fino a che punto si sente capito nella sua gestione dal pubblico e dai giornalisti?
“Mi interessa e che mi importa quello che pensa la gente, ma è una cosa che non posso controllare. La realtà è che se si vince tutti dicono che uno fa bene, se si perde spesso non è così. Io accetto le opinioni di tutti, ma quello che so è che sono qua per lavorare al massimo, prendere le decisioni migliori per tutti, senza farmi influenzare da nessuno e senza fare esperimenti. Se sbaglio, è perché sono umano”.
Rispettava l’opinione del pubblico anche quando giocava?
“Nella stessa partita sono stato fischiato e poi applaudito e ringraziato. Il pubblico ha il diritto di esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni, così come io ho il dovere di fare il massimo per la mia squadra. Non posso però controllare le reazioni degli altri, e le rispetto di cuore visto che sono stato anche io tifoso. Ho fischiato e applaudito giocatori con cui poi ho giocato insieme, questo è il calcio”.
CAGLIARI
In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.
EMPOLI
Nicola in conferenza presenta la sfida al Bologna:
Dove vi siete focalizzati nella preparazione della gara?
“Incontriamo una big, lo dicono i numeri e la posizione in classifica, il loro allenatore ha fatto un gran lavoro. Sappiamo che tipo di avversario incontriamo, abbiamo dimostrato di voler battagliare con chiunque. Ci siamo focalizzati su come giocano, sono molto organizzati e dinamici nello sviluppo del gioco, hanno un fraseggio importante e verticalizzano bene”.
Quanto sarà importante tenere la concentrazione per tutti i novanta minuti?
“Questi tipi di avversari ti obbligano a crescere, anche a Milano i ragazzi sono rimasti concentrati e hanno interpretato la partita in vari modi. Noi dobbiamo essere organizzati, ma mantenere leggerezza ed entusiasmo di esprimere noi stessi. Ci sono momenti e momenti della partita, contro qualsiasi avversario ci sono difficoltà particolari. Noi non possiamo fare una cernita delle situazioni, ma pensare che la partita sia quella che ci permetta di fare passi in avanti. ça tendenza di questa squadra è quella di crescere”.
Cosa vorrebbe rivedere riproposto col Bologna?
“La concentrazione e la capacità di recuperare la palla nel minor tempo possibile. A Milano nel primo tempo abbiamo giocato una bella gara, ci è mancato il tempo di uscita e di portare la palla velocemente da una zona all’altra. Dobbiamo essere bravi a riconoscere le situazioni e lavoriamo quotidianamente su questo”.
L’entusiasmo quanto è stato importante?
“Questo è il punto fondamentale, sono d’accordo che nella singola partita c’è una storia diversa. I ragazzi stanno mettendo entusiasmo, così come abbiamo bisogno dell’entusiasmo del nostro pubblico. Credo che i tifosi apprezzino i nostri, perché danno sempre tutto anche con squadre più forti. Tenere in piedi una partita fino al 95′ è una qualità, non ne possiamo fare a meno, non dobbiamo farci toccare dall’aspetto emotivo. Io per primo devo trasmettere questo entusiasmo, da fuori devono sapere che stiamo facendo di tutto per fare del nostro meglio”.
Le caratteristiche di Cerri danno un aiuto maggiore?
“Noi abbiamo tre-quattro attaccanti centrali, qualcuno potrebbe giocare anche seconda punta, con caratteristiche diverse. Non abbiamo solo uno spartito, non lavoriamo solo sulla conquista della seconda palla. Cerri è utile e lo sarà, vale per tutti gli altri. Dal punto di vista tattico Niang a Milano ha fatto una partita importante, con loro anche Caputo che non è al top è da tenere in considerazione”.
Come sta Ebuehi?
“Ebuehi, al pari di Bastoni, sta lavorando in maniera continuativa con noi. Io chiedo espressamente che la gente non si gestisca, arriva da un infortunio non semplice, lui secondo me è già in grado di esprimere almeno parte del minutaggio”.
Dopo il Bologna ci sarà la sosta. Cosa positiva o negativa?
“Prendiamo il calendario per com’è, sappiamo che stiamo andando forte dal punto di vista dell’atteggiamento e delle prestazioni. Si lavora su di noi con la consueta convinzione e con la possibilità per gli infortunati di recuperare ulteriormente”.
FIORENTINA
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FROSINONE
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GENOA
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INTER
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JUVENTUS
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LAZIO
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LECCE
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MILAN
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MONZA
Palladino in conferenza stampa:
Palladino, l’ultima vittoria con il Genoa è l’ennesima dimostrazione della forza del Monza?
“Stiamo continuando a crescere rispetto allo scorso anno e i gol fotocopia di Pessina a Genova ne sono una dimostrazione. Siamo orgogliosi del nostro percorso e consapevoli che non era facile. Perché confermarsi è sempre più difficile che affermarsi”.
Che Cagliari si aspetta di affrontare?
“Arriva una squadra in salute e hanno un pubblico molto caldo. Dal mio punto di vista sono difficili da affrontare. Conosco bene mister Ranieri e i suoi principi di gioco. La storia parla per lui, personalmente ho un bel ricordo con il mister. Un allenatore da rispettare e c’è sempre da imparare. Il Cagliari è nel momento migliore della stagione e le insidie per il Monza sono dietro l’angolo. Mi aspetto e voglio dalla mia squadra una prova di temperamento e personalità”.
Si aspettava la crescita esponenziale di Mota Carvalho, cosi come di altri calciatori?
“Crescere e migliorarsi è il minimo, ogni giorno mettiamo dentro qualcosa in più. Mota Carvalho è un esempio: da lui mi aspettavo esattamente questo. Aveva solo bisogno di sbloccarsi, l’ho stimolato e punzecchiato al punto giusto e questi sono i risultati. Ma come lui ce ne sono tanti altri che sono cresciuti e stanno facendo bene come Birindelli, Bondo, Colpani. Ma anche lo stesso Akpa Akpro, Colombo. Vorrei davvero citarli tutti”.
Si è parlato della possibilità di un cambio di proprietà. Qual è il suo pensiero?
“Sinceramente a noi queste voci non ci devono toccare. Ci interessa solo la partita con il Cagliari, nessuno ci distoglie dalla sfida di domani”.
Palladino, ha sentito il CT dell’Italia Spalletti? C’è la possibilità di vedere qualche giocatore del Monza nella prossima lista dei convocati?
“Spero di vedere tutti i ragazzi del Monza convocati. Scherzi a parte il CT Spalletti è molto bravo e guarda molto in casa nostra. Come Monza speriamo di dare una mano alla nazionale”.
C’è qualche indisponibile? Ci sarà l’opportunità da qui in avanti di vedere Popovic?
“Gagliardini rientra mentre Caprari non è ancora tornato in squadra. Per quanto riguarda Popovic mi auguro di dargli spazio da qui a fine stagione. Ragazzo bravissimo, ha avuto difficoltà nell’imparare l’italiano ma Djuric l’ha aiutato molto. Abbiamo preferito dargli minutaggio con la primavera perchè stare 8 mesi fuori non è facile”.
Quanto è soddisfatto del legame che avete creato con i vostri tifosi?
“Mentre tornavo a casa verso Milano dopo Genova ho capito veramente quello che da il calcio ai tifosi. Erano sotto la pioggia alle 2 di notte ad aspettarci. Mi ha molto toccato e questi momenti valgono più di una vittoria in campionato”.
NAPOLI
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ROMA
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SALERNITANA
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SASSUOLO
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TORINO
Juric presenta la trasferta di Udine:
La sosta arriva in un momento buono?
“Mah no…Ci esprimiamo bene, quindi speriamo di continuare. Penso che non arrivi nel momento giusto”.
Quali sono le insidie di Udine?
“Hanno grandi individualità, giocatori forti e di gamba. Hanno uno stile di gioco consolidare, sanno aspettare e poi colpire in velocità o nei piazzati. Ha un organico importante”.
Sazonov e Zapata sono preconvocati: è un orgoglio?
“Vediamo chi sarà chiamato, l’importante è creare valore: quando si viene convocati, è normale che faccia piacere anche all’allenatore”.
E’ una partita fondamentale per gli obiettivi?
“Ultimamente giochiamo ad ottimi livelli, ma non siamo riusciti a capitalizzare e siamo mancati nei dettagli, anche un po’ di sfortuna. Dobbiamo continuare così e crederci, ora devi cominciare a vincere le gare anche in modo non pulito”.
Come mai questa differenza tra le azioni create a destra e quelle a sinistra?
“Guardando i dati, il lato destro è più pericoloso di quello sinistro. Sul lato mancino abbiamo creato un po’ meno. Dobbiamo migliorare da quel lato”.
Come sta Sanabria?
“Sanabria è libero di muoversi, ha totale libertà di movimento. Ha preso una botta, doveva aspirare sangue e ora vediamo come sta. Ha fatto un gran bel gol, speriamo che cominci a segnare: si è sempre trovato nelle occasioni, poi è stato sfortunato e poco freddo. Nelle prossime dieci partite può fare bene”.
Chi gioca al posto di Djidji?
“Tameze torna la prossima, non per questa. Dobbiamo decidere: come caratteristiche Sazonov lo preferisco in mezzo, Lovato rientra ma è stato fuori. Domani vediamo”.
A sinistra prosegue con Masina e Rodriguez?
“Sono tutte opzioni. Masina ci sta sorprendendo: a Udine non giocava mai, ci ha sospeso in positivo come gioca e come dinamismo, anche da terzo attacca tanto. Rodriguez dà stabilità. E poi abbiamo Lazaro e Vojvoda che spingono un po’ di più. Masina si trova meglio da terzo come caratteristiche, Rodriguez può fare entrambe le cose”.
Con l’Europa più lontana, si rischia un rilassamento?
“Guardiamo sempre in modo positivo, vogliamo fare grandi cose: ho questa percezione. Ma guarda indietro e abbiamo un punto in più del Toro di tre anni fa, sarebbe una tragedia se ci fermassimo. Sarebbe un segnale bruttissimo. Bisogna continuare a giocare bene, ti gira male ma non voglio che succeda questo”.
Cosa hanno lasciato le quattro gare contro le big?
“Un po’ di rammarico e un po’ di consapevolezza. A volte sei soddisfatto per ciò che esprimi, poi ci sono giornate che sei deluso perché giocando così devi fare punti. Ora abbiamo l’Udinese, hanno qualità importante e infatti vendono a prezzi cari i loro giocatori. Io passo le giornate tra questi due sentimenti: soddisfatto e felice per come siamo cresciuti, ma anche deluso e rammaricato per i risultati”.
Masina non ha il passo per fare l’esterno o proprio come caratteristiche non può farlo?
“Non so se sia per gli infortuni, ma vedo un giocatore che quando parte da dietro crea superiorità mentre è meno efficace negli spazi ristretti. E’ una sorpresa, non giocava a Udine che è sotto di noi e qui è un titolare fisso: deve far riflettere questa cosa. Poi è bravo di testa sui lanci lunghi, dà uno spessore fisico importante. Rodriguez fa bene tutti e due i ruoli. Li abbiamo provati entrambi, la conclusione è stata questa”.
E’ Gineitis a battere i corner?
“Ha tante buone caratteristiche, tra queste c’è il fatto di battere bene i piazzati e ha un bel piede. Può fare anche gol, li fa già in allenamento. Si sta ritagliando il suo spazio, è una cosa bella perché è partito dal basso: deve alzare il livello, ma può farlo solo con le partite. E’ un’opzione seria per sempre”.
A Udine chi gioca in mezzo al campo?
“Vorrei dare continuità a Gineitis: quando hai un giovane che ha giocato poco, ho quasi un obbligo nel dare un’opportunità ai ragazzi. Servono anche come capitale e come crescita individuale. Anche a Napoli ha fatto una partita seria, anche se a livello tecnico abbiamo fatto meno bene rispetto alle precedenti”.
Meglio con Ricci o con Linetty?
“Giocherà Ricci. Samu deve fare un grande finale di campionato: è migliorato in tante cose, è stato un po’ frenato ma è pronto a fare dieci gare ad alto livello. Giocherà lui con Gineitis, sono giovani, freschi e belli”.
Come stanno Okereke e Kabic?
“Il primo è un top per come si allena e come partecipa, ha caratteristiche un po’ particolari: è diverso da Radonjic e Brekalo, ma è penalizzato perché là vuole muoversi Zapata. Spero di dargli più minuti possibili, è venuto qui con grande volontà. Kabic deve crescere ancora tanto per meritarsi di giocare, deve lavorare tanto”.
UDINESE
In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.
VERONA
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