Il ministro dello sport ha nuovamente parlato oggi, in riferimento alle parole di ieri di Gravina continuando lo scaricabarile cominciato ieri dalla FIGC.
In sintesi ieri, il presidente della FIGC ha detto che non firmerà mai per la condanna a morte del calcio italiano. Se il governo vuole ucciderlo lo deve imporre in pratica scaricando le responsabilità sul governo.
Spadafora ha risposto, oggi in sintesi, che se la FIGC dovrà redigere un protocollo tecnico-sanitario in grado di essere approvato dal comitato scientifico per avere il via libera. A questo potranno far seguito gli allenamenti e la ripresa del campionato. Tra le righe, il ministro dello sport si ha scaricato la responsabilità ai comitati tecnico-scientifici delle rispettive organizzazioni.
Le parole di Spadafora di questa mattina:
Bisogna che anche la Lega Serie A finisca qui polemiche e scontri. Io penso che il calcio debba essere anche in questo momento un simbolo di quello che è sempre: cioè di leggerezza, di gioco, che si debba dividersi solo per il tifo per le nostre squadre del cuore e non per altro.
Ora la situazione è questa.
In questi giorni ancora il comitato tecnico-scientifico sta incontrando le varie componenti al mondo dello Sport quindi la FIGC e non solo per avere gli approfondimenti sul Protocollo per la ripresa degli allenamenti, che la FIGC aveva proposto. Ora diciamolo chiaramente se questo protocollo troverà una sintesi un accordo tra comitato tecnico-scientifico e FIGC gli allenamenti riprenderanno.
E questo sicuramente avrà un riflesso anche positivo sulla possibile ripresa dei campionati. Viceversa sarà il governo a decretare per motivi di evidente emergenza sanitaria la chiusura del campionato anche creando, è possibile, quelle condizioni affinché il mondo del calcio paghi meno danni possibili, alla pari di tutte le altre filiere produttive del paese, per questa emergenza.