Sarri e Hysaj presentano la sfida contro il Galatasaray valevole per il sesto turno di Europa League.
Le parole di Sarri:
La partita di domani è la più importante di questo segmento di stagione?
“Domani sarà molto importante, c’è in ballo un ottavo di finale di una coppa europea. Era già fondamentale ottenere la qualificazione, ma andare direttamente agli ottavi ci consentirebbe di avere due settimane libere per allenarci, cosa che da agosto non è mai successa. Spero che la Lazio sia cambiata rispetto all’andata, spero di vedere la nostra versione migliore, ce ne sarà bisogno: loro sono in testa al girone più complicato dell’Europa League. Non hanno mai preso gol in trasferta in Europa quest’anno”.
La gestione di Immobile?
“L’infortunio è lieve entità, non è grave. Se è in grado di giocare lo farà, altrimenti troveremo altre soluzioni”.
Cosa intende per programmazione?
“Di programmare le mosse per il futuro. Con il presidente ci parlo un paio di volte a settimana. Ci sono possibilità di fare bene”.
Come si mantiene l’ordine in campo?
“Il livello di applicazione incide fortemente. Se la squadra perde applicazione escono fuori gare disordinate. L’obiettivo è farla diventare una costante. Con l’ordine è aumentata la qualità. Ora parola chiave è costanza”.
Pensa che la Lazio può arrivare in fondo all’Europa League?
“Dipenderà da tanti fattori. Nella fase a eliminazione diretta c’è dentro anche la componente fortuna, soprattutto nel sorteggio. Sicuramente è una competizione di livello superiore rispetto alle edizioni precedenti, vista la nuova coppa presente. Inoltre dalla Champions sono scese squadre di grandi livello”.
A Genova abbiamo visto il vero Zaccagni: cosa si aspetta da lui per il futuro?
“Che faccia sempre il vero Zaccagni. Purtroppo ha avuto due infortuni, ma da 20 giorni si allena con continuità. Speriamo che la sfortuna sia finita: ha grandi qualità e una grande cambia, potrà esserci molto utile”.
Le parole di Hysaj:
Come procede l’apprendimento della linea difensiva?
“Siamo migliorati tantissimo. I gol li facciamo, dobbiamo imparare a non prenderli. La difficoltà maggiore? Ci vuole tempo per assorbire tutti gli insegnamenti del mister. Se si vuole giocare con la linea alta a centrocampo non bisogna sbagliare niente. Ci sono partite in cui siamo sicuri, altre in cui prendiamo 4 gol ma non va bene. Dobbiamo stare più vicini e parlare di più”.
Hai giocato sia a destra che a sinistra. E anche come difensore centrale…
“Sono destro, giocare lì è più facile per me, faccio giocate più veloci. Ho fatto anche il centrale, non è il mio ruolo ma cerco di farlo al meglio”.
Per un difensore avere in porta Strakosha o Reina fa la differenza?
“Non c’è differenza, sono due portieri forti. Uno ha più esperienza, l’altro deve ancora crescere”.
L’importanza di Immobile per la Lazio?
“Quando lo affrontavo rappresentava sempre una grande insidia. Per me è tra i migliori attaccanti in circolazione, me ne accorgo ogni giorno quando mi ci alleno insieme”.
Gli obiettivi in Europa League:
“Come tutti i miei compagni voglio andare avanti il più possibile in questa competizione”.