Contro la Sampdoria, Davide Nicola prepara una gara d’attacco tramite il fraseggio. Non ci saranno solo cross per Djuric, ma anche altre soluzioni.
Ci sono indicazioni sui convocati?
“Devo avere un confronto con lo staff medico, non posso dire altro”.
Torna Bonazzoli. Si va verso lo schieramento con due punte?
“Abbiamo provato tante soluzioni. I due trequartisti, le due punte, il cambio di modulo. Di sicuro vedrete una squadra che possa dimostrare qualità. Voglio mettere in campo gente che sappia giocare a calcio. Con la Roma abbiamo dimostrato di saper fraseggiare palla a terra, non ci fossilizziamo solo sui cross per la testa di Djuric”.
E’ l’ultima occasione per tener viva la speranza salvezza, il Cagliari però gioca in casa qualche ora prima…
“Non voglio essere blasfemo, ma credo che la Salernitana sia risorta già da un po’. Ora dobbiamo solo cercare di strappare il massimo punteggio. Non voglio fare troppe chiacchiere, c’è la necessità di mettere in difficoltà ogni avversario e su tutti i campi. Voglio una squadra sempre concentrata, che ci creda fino alla fine. La prestazione di Roma non è stata accompagnata dal risultato, ma resta una prestazione di ottimo livello”.
Giocherete per un solo risultato?
“E’ da tempo che giochiamo per un solo risultato, è l’unico modo per costruire ciò che ci interessa. E’ da tempo che le prestazioni dicono che meritiamo la vittoria, è arrivato il momento di andare oltre le difficoltà e raccogliere quanto abbiamo seminato. Non deve interessare l’avversario, conta solo la Salernitana”.
Fazio o Ranieri?
“Tutti e due, uno dei due o nessuno dei due. Vedrete domani. Voglio prima capire chi gioca dall’altra parte”.
Da cuore genoano è una sorta di derby?
“A me interessa solo la Salernitana, raggiungere con questi ragazzi il miglior risultato possibile. Sono orgoglioso delle prestazioni che stiamo facendo, a Roma ho visto una squadra tosta e desiderosa di tornare a casa con un successo. Ci stiamo girando intorno, manca solo l’ultimo step. Le parole hanno poco valore, sono del tutto relative. Noi non vediamo l’ora di trasformare le prestazioni in punti, la nostra classifica e tutto l’ambiente ne hanno assolutamente bisogno”.
Inizia un ciclo terribile: vantaggio o handicap?
“Nessuna delle due. Questa è la realtà, a che serve chiedersi se sia meglio o peggio? Dovremo adattarci, tutti dovranno farsi trovare pronti. Il calendario ci dà ancora l’opportunità per raggiungere il nostro obiettivo”.
Che partita sarà domani contro la Sampdoria?
“Sappiamo che è la seconda partita consecutiva in trasferta, mercoledì ci sarà addirittura la terza. A noi tocca dare il massimo, nel pieno rispetto di un avversario che ha indubbiamente delle qualità. Sarà dura, ma mi aspetto una prestazione altamente positiva della Salernitana”.
Quanto vi fa bene la vicinanza del presidente Iervolino?
“Tanto. Ci siamo incontrati, ha detto che la squadra cazzuta di Roma lo ha reso orgoglioso. Evidentemente si nota la qualità del nostro lavoro. Sarò ripetitivo, ma ora dobbiamo trasformare tutto questo in quella vittoria che meritiamo e manca da troppo tempo”.
Djuric e altri giocatori importanti sono in diffida, è una cosa che peserà sulla scelta dell’undici titolare?
“Ogni partita ci dà la possibilità di raggiungere il nostro obiettivo, non ci sono calcoli da fare. Domani dobbiamo provare a vincere, è un match fondamentale e vogliamo andare a Genova con passione, sicurezza, lucidità ed entusiasmo. Loro hanno valori, li abbiamo anche noi. Manca l’ultimo step. Altri ragionamenti non mi interessano”.
Come sta Mousset e quanto sta crescendo Bohinen?
“Emil aveva inciso positivamente anche da subentrante. I tempi di ogni calciatore vanno rispettati, altrimenti li mandi allo sbaraglio. Qui ci sono giocatori forti, interessanti, presi nel mercato di gennaio per aumentare il livello e la qualità. Bohinen ha risposto presente, gli toccherà avere la forza di essere continuo. Per quanto riguarda Mousset la distorsione si è rivelata più seria del previsto”.
Perotti sta meglio?
“Sì, in settimana ha lavorato parzialmente con il gruppo e aspetto di capire quale sarà l’orientamento dello staff medico. Se posso lo porto, è molto importante che respiri nuovamente il clima della partita importante”.
Djuric e Mikael possono giocare insieme?
“Sì, ma conoscete bene le caratteristiche di Milan e ha bisogno di un certo tipo di calciatori al suo fianco. Ad ogni modo ci sarà un tour de force e tutti si dovranno far trovare pronti, noto una crescita complessiva che mi fa ben sperare. Mikael deve sfruttare la grande opportunità che gli ha dato la Salernitana, le occasioni le avranno tutti e toccherà al campo emettere il verdetto”.
Siamo all’ “ora o mai più”?
“A me non piace parlare di ultima spiaggia, non concepisco queste frasi. Preferisco dire “ora e sempre”. Vogliamo portare a casa la massima posta in palio, su questo non c’è dubbio. Ci alleniamo per quello, sappiamo bene quale sia la situazione e di cosa abbiamo bisogno. Anche vincere domani non basterebbe, perchè mercoledì prossimo c’è un’altra gara altrettanto importante. Si vede ad occhio nudo che la Salernitana sta facendo il massimo per salvarsi, l’ambiente lo percepisce e ci sostiene”.
A Nicola piacerebbe restare a prescindere dalla categoria?
“A me interessa parlare di questo periodo, se andassi oltre significherebbe non essere concentrati sull’attualità. Il mio futuro si chiama Sampdoria, la mia gioia è vedere la dedizione al lavoro e l’atteggiamento giusto in ogni singolo calciatore. Dobbiamo sfruttare questo singolo momento”.
Cosa manca per vincere, visto che le prestazioni sono buone?
“Il passaggio da competitivo a vincente passa da tante componenti. La cura dei particolari fa la differenza. A parole sembra semplice, però bisogna dimostrarlo nei fatti. Sono una persona perseverante, fino a quando la matematica non mi dirà che è finita io ci crederò sempre. La capacità di mantenere l’entusiasmo è una delle doti naturali più importanti”.