“Tonali è un giocatore importante, uno di quei ragazzi che non ha mai smesso di credere nelle sue possibilità. È diventato un centrocampista completo e di grande qualità, ma sa che può fare ancora meglio. Sono contento, il rinnovo è meritato. Lui mette tutto in campo e questi atteggiamenti fanno la differenza”.
La vittoria più importante?
“Sono vittorie sofferte, combattute, abbiamo giocato un ottimo primo tempo, poi abbiamo sofferto l’inferiorità numerica. È una vittoria importante contro una squadra che in casa aveva pareggiato contro la Juventus e la Lazio. Dovevamo sbagliare un po’ meno tecnicamente, ma credo che abbiamo migliorato delle situazioni e ce le porteremo avanti”.
Leao e De Ketelaere?
“A parte il fallo di Leao, penso che quando un attaccante difende la palla e il difensore si butta per terra l’attaccante viene ammonito. Gli avevo detto di stare attento, ma al suo posto giocherà qualcun altro. Su De Ketelaere sta facendo tutto con grande disponibilità e talento”.
L’Italia del volley?
“A Parma avevamo molto la cultura del volley, ovviamente fa piacere vedere il grande percorso che stanno facendo e spero che vincano”.
Chi perde di più, voi senza Leao o il Napoli senza Osimhen?
“Entrambe possono perdere tanto, forse di più noi perché è probabile anche l’assenza di Rebic. Sono cose che succedono, ora recuperiamo le energie dopo una settimana intensa, abbiamo un’altra partita di Champions importante per la classifica del girone e poi cercheremo le soluzioni per il Napoli. Manterremo le nostre qualità e le nostre caratteristiche, chiaro che Leao sarà un’assenza pesante per noi”.
Cosa ha detto a Leao?
“Ho visto Leao scherzare molto durante la prima parte di riscaldamento, forse facevo meglio a preoccuparmi… ma io sono abituato così, mi piace parlare e sentire i giocatori. Qualche volta devo tranquillizzarli, altre stimolarli, ma fa parte del nostro modo di lavorare”.
Gli arbitraggi in Italia e in Europa?
I giocatori si adattano al metro dell’arbitraggio, noi siamo andati a giocare a Salisburgo e i mezzi falli non li hanno mai fischiati. Credo che nel derby abbiamo giocato 47 minuti di calcio eccessivo, sono pochissimi su 90 minuti di partita. Sono loro che devono determinare i nostri atteggiamenti, i giocatori è chiaro che si innervosiscono se fischi tanto. Sicuramente c’è un po’ di differenza rispetto all’Europa”.