Notizie sui convocati?
“Lovato non si è allenato tutta la settimana, se c’è la possibilità di portarlo in panchina lo farà. Ha problemi legati ad un virus intestinale. Fazio invece sta meglio, siamo contenti perché è una risorsa in più. Poi domani vedremo chi sarà pronto per scendere in campo dal primo minuto. Lo stesso discorso vale per Bohinen. Parlerò con loro per capire come si sentano”.
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Che percentuali ha Bonazzoli di poter giocare dal primo minuto?
“Tutti i calciatori a disposizione potrebbero partire dall’inizio. Devo capire anche come giocherà lo Spezia, tenendo conto che hanno giocato l’altro ieri in coppa Italia. Ognuno darà un grosso contributo, che sia dal primo minuto o in corso d’opera”.
Radovanovic lo vede mediano o difensore centrale?
“Può agire in entrambi i ruoli, dipenderà anche dalle condizioni di Bohinen”
Spezia, Lazio, Cremonese. Trittico importante…
“A me interessa soltanto la partita di domani, voglio vedere una Salernitana spensierata e che abbia entusiasmo. Posso assicurarvi che siamo reduci da una bella settimana di lavoro. In passato abbiamo affrontato uno scontro diretto e poi un avversario fortissimo come l’Inter. Domani vorrei rivedere alcune cose che ci hanno contraddistinto nelle gare precedenti”.
Salernitana-Spezia è una gara da vincere a tutti i costi?
“La vittoria non è un obbligo, ma una volontà. Dobbiamo avere gusto e piacere di raggiungere qualcosa. Contro il Verona, due settimane fa, c’era quasi l’obbligo di portare a casa i tre punti. In altre circostanze non abbiamo messo in mostra la massima espressione del nostro tipo di gioco. Ci vogliamo misurare con lo Spezia, ho chiesto ai ragazzi di avere spensieratezza e di trasformare in prestazione tutto quello che abbiamo fatto sul campo per tutto l’arco della settimana”.
E’ d’accordo con chi dice che la Salernitana vista contro Verona e Inter sia stata meno aggressiva rispetto a quello che chiede Nicola?
“Solo contro il Sassuolo non ho visto l’aggressività necessaria, dovevamo migliorare sui tempi di uscita di ogni singola catena. In alcune circostanze, paradossalmente, vedo maggiore aggressività quando siamo nella metà campo avversaria piuttosto che nella nostra. Voglio una Salernitana che sappia leggere le situazioni, che non si faccia sorprendere dall’atteggiamento dello Spezia a prescindere che decidano di attaccarci alto o di aspettarci per poi ripartire. A me, con l’Inter, la Salernitana non è dispiaciuta. I dati sono sotto gli occhi di tutti. Io vedo progressi da febbraio, da quando sono arrivato. E’ chiaro che c’è tanto da migliorare. Ma non possiamo immaginare di essere monotematici, occorre la capacità di proporre strategie diverse”.
Spezia in campo col 4-3-3, come si comporterà la Salernitana?
“Il 4-3-3 che vedremo domani sarà diverso da quello che hanno proposto in coppa Italia. Noi ci siamo preparati a prescindere da quello che sarà il loro atteggiamento tattico, potrebbero venire a Salerno con tre attaccanti o di cambiare pelle in corso d’opera. E’ quando alzi la linea di pressione che le cose cambiano, i movimenti devono essere sempre sincronizzati in entrambe le fasi”.
Salernitana a +5 sulla zona retrocessione, eppure ci sono tante critiche nell’ambiente. Questo vi dà noia?
“La valanga di critiche non la percepisco. Vivo la città e percepisco che la gente è soddisfatta. Da quando è arrivato questo presidente si sono visti miglioramenti sotto tutti i punti di vista, sono visibili e dobbiamo essere contenti. Arrivai in una condizione disperata, si creò un ambiente positivo e siamo riusciti a fare l’impresa. Sul campo lavoriamo bene, per strada si evidenzia la voglia dei tifosi di starci vicino. Nessuno può essere scontento di quello che abbiamo fatto negli ultimi otto mesi, fermo restando che tutto è migliorabile. Il calcio è qualcosa di altalenante, chi fa sport a certi livelli ne è consapevole. Non mi preoccupa affatto il prossimo avversario o la classifica, il mio entusiasmo è sempre lo stesso”.
La convocazione in Nazionale può essere uno stimolo in più per Piatek?
“Io sono contento di tutto il gruppo di lavoro. C’è il piacere di stare insieme, di crescere e di regalare soddisfazioni. I ragazzi pensano anzitutto alla maglia della Salernitana, se fanno bene qui è consequenziale vengano convocati. E’ un professionista esemplare, al pari di tutti gli altri”.
I suoi ricordi della parentesi con lo Spezia…
“E’ una storia da giocatore, appartiene a qualche anno fa. Oggi sono l’allenatore della Salernitana e so bene cosa voglio ottenere”.
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