Sarà oggi forse il giorno più importante per porre le basi al ritorno di Pogba in bianconero.
Dal 2012 ad oggi, data in cui il 19enne francese approdò alla Juventus, sono cambiate tantissime cose. Alla Juventus sono cambiati praticamente tutti i dirigenti, presidenza esclusa, al Polpo manca Mino Raiola autore del primo Pogba a Torino.
Le condizioni
Ad ora di pranzo, la socia storica di Raiola, l’avvocato Pimenta che cura gli interessi di Pogba, ha in agenda un incontro con la società bianconera.
Il francese lascerà il Manchester United a parametro zero e le pretendenti più accreditate restano Juventus e PSG.
La richiesta è un quadriennale a doppia cifra, condizioni non sostenibili per l’attuale Juventus. Dalle stanze dei bottoni bianconere sembra che sia stato imposto il tetto ingaggi a 7 milioni, quelli che percepisce Vlahovic, ma forse, per il Polpo, una piccola eccezione si può fare. Con il massimo sforzo si potrebbe arrivare a 8 più alcuni bonus per 3 anni. La Juve ci proverà cercando anche di sfruttare i buoni rapporti tra il giocatore ed Allegri.
Un obiettivo targato Allegri
In teoria, Pogba, non rientrerebbe in nessuno dei parametri di mercato della Juventus. Non più giovanissimo (29 anni), non italiano, non del tutto integro (nelle ultime 3 stagioni 62 presenze su 114) a causa di tanti problemi sia muscolari che ossei, il francese è però una richiesta esplicita di Allegri.
Dal punto di vista tecnico è ciò che occorre nella mediana del mister per esprimere il suo gioco.
All’incontro di oggi saranno messe le carte in tavola e sarà più chiaro se esiste qualche concreta possibilità di rivedere Pogba in bianconero oppure le possibilità economiche del PSG avranno la meglio. A Parigi c’è un post-Mbappe da tracciare ed il mediano francese rappresenta un buon punto di partenza.