Le parole di Pioli
C’è un fattore San Siro?
“Assolutamente sì, è fantastico giocare davanti ai nostri tifosi. Ci danno un sostegno ed energia prima, durante e dopo ed è un’arma in più che cerchiamo di portare in campo con noi”.
C’è rabbia per la partita contro il Chelsea?
“Dobbiamo dimostrare che è stato un singolo episodio e che non possa essere la normalità per il nostro livello. Eravamo delusi. Domani sarà un’altra partita, ma dobbiamo imparare dalle situazioni di settimana scorsa; abbiamo valutato gli errori, il Chelsea li ha sfruttati”.
Come sta De Ketelaere?
“Charles ha avuto un risentimento e affaticamento, credo che difficilmente ci sarà domenica. Rientra Messias tra i convocati. Aspettiamo il risveglio muscolare di domani mattina per decidere la formazione”.
Come sta la squadra dopo Londra e la Juve?
“Il Milan non deve vivere tra Chelsea e Juve, ma deve vivere le proprie partite secondo il proprio livello. Non dobbiamo essere preoccupati: sì delusi per Londra, ma domani è un’altra partita e noi dobbiamo riuscire a giocare al nostro livello”.
Quale avversaria ti inquieta di più nel girone?
“Non mi inquieta niente, sono concentrato su domani. Non possiamo avere altri pensieri se non pensare a fare un risultato domani. Il resto non ci interessa”.
La partita di domani vale più di tre punti?
“Per la Champions la partita di domani vale tanto, anche al di là dei punti, sia per il valore dei nostri avversari che per il nostro percorso”.
3 anni di Milan: si aspettava di essere a questo punto?
“È stato un percorso in cui ci siamo e mi sono concentrato giorno dopo giorno; non è né scontato né giusto pensare troppo in là, ma lavorare bene sul presente per affrontare meglio il futuro. Il pensiero è stato quello di lavorare bene con il club e i giocatori: è questo il mio obiettivo e il mio percorso”.
Come si prepara una partita così in così poco tempo?”
“È abbastanza semplice, avevo la partita di Londra da prendere in esame e l’ho fatto ieri mattina: in base alle posizioni di Londra abbiamo valutato se ci fosse qualcosa effettivamente da cambiare. C’è qualcosa da cambiare? Ehhh (ride, ndr)”.
Come sta crescendo Dest?
“Arriva da un modo di giocare parecchio diverso dal nostro: il Barcellona ha molto più palleggio, gestione, tecnica, meno verticalità e aggressività; è normale serva un po’ di tempo di adattamento. Credo molto nelle sue qualità e presto arriverà anche il suo momento”.
Si può cambiare atteggiamento di squadra, magari giocando in maniera un po’ più attendista?
“Potrebbe come no, dipende dalle valutazioni che abbiamo fatto delle partite precedenti. Ho le mie idee, domani cercheremo di mettere in pratica qualcosa di diverso”.
Le parole di Tomori
Hai esultato in maniera intensa contro la Juventus…
“Dopo il Chelsea ero arrabbiato e volevo dare tutto sul campo, poi ho segnato e ho sentito questo feeling: ero eccitato e felice. Volevo cancellare la partita di Londra è segnare è stata una bella sensazione”.
La squadra ha reagito dopo la sconfitta contro il Chelsea…
“È stata una brutta partita per noi, non abbiamo giocato come al solito e come sono abituato a vedere nell’ultimo anno e mezzo. Ma siamo riusciti a reagire positivamente, giocando un’ottima gara contro la Juve. Questo ci ha permesso di allontanare la sconfitta contro il Chelsea e siamo qui domani per prenderci la rivincita”.
Domani, a San Siro, troverai la tua ex squadra…
“Do sempre il mio meglio in ogni partita; settimana scorsa non ci sono riuscito, ma il calcio ti dà sempre un’altra chance e cercheremo di sfruttarla al meglio domani: sicuramente dimostreremo che possiamo fare molto meglio. Non abbiamo bisogno di motivazioni: certamente spingeremo di più”.
Il Chelsea fa meno paura in trasferta?
“No. Vogliamo vincere ogni partita. Siamo arrabbiati perché non abbiamo vinto a Londra, vogliamo cancellare quella prestazione. Non siamo stati il Milan, non sono stato io quello visto. Dobbiamo imparare da Londra”.
Hai avvertito la sensazione che in questo club si deve alzare sempre il livello?
“So che il Milan è un grande club, sono orgoglioso di essere qui. Siamo una squadra forte, sappiamo che possiamo alzare il nostro livello. Quando il mister dice la formazione, andiamo in campo per dare tutto e vincere la partita. Spero che quest’anno possiamo vincere ancora”.
In Champions il Milan non ha reagito dopo lo svantaggio, al contrario di quanto succede in Italia…
“Reagiamo sempre allo stesso modo: vogliamo segnare. Contro il Chelsea non era il vero Milan, non abbiamo dato la reazione che volevamo: vogliamo imparare da quella sconfitta”.
Può essere questa gara importante anche in ottica nazionale con Southagate?
“Ogni partita è un’opportunità per dimostrare che posso e voglio giocare. Ho parlato con Southgate e lui mi ha detto che devo continuare così e che sta guardando ogni partita; questo lo so già, so che devo continuare ogni partita dando il massimo e poi Southgate deciderà. Voglio dare il massimo per andare al Mondiale e giocare con l’Inghilterra”.