Ha già spiegato di aver lasciato Leao fuori dall’inizio. È il migliore della squadra, a posteriori rifarebbe la stessa scelta?
“No, la rifarei. Ho fatto le scelte che ritenevo migliori, Origi doveva lavorare in verticale con Giroud per coprire la zona di Calhanoglu. Non credo sia stata colpa di Origi ma la troppa frenesia, dovevamo cercare di salire più col baricentro della squadra e abbiamo sbagliato troppi palloni”.
Quale deve essere l’obiettivo, vista la classifica?
“Dobbiamo fare meglio e dobbiamo arrivare tra le prime quattro. Dobbiamo fare punti già da venerdì”.
Il 3-5-2 è un modulo che potrebbe riproporre da inizio partita?
“Nelle prossime giornate difesa a tre sicuramente, poi come svilupperemo la fase offensiva dipenderà”.
Ieri ha detto che non potevate giocare per il pareggio, poi l’atteggiamento è sembrato tanto difensivo. Perché?
“Il piano partita era aspettare l’Inter nella nostra metà campo, cosa che abbiamo fatto abbastanza bene, ma poi una volta presa la palla attaccare e non ci è riuscito”.
Che effetto fa vedere i tifosi, che in passato l’hanno esaltata, essere così critici in questi giorni?
“I tifosi hanno tutto il diritto di criticare, le ultime prestazioni non sono state all’altezza. Tutto quello che ho guadagnato è stato tramite passione, lavoro e idee”.
C’è l’idea di tornare al 4-2-3-1 o è questo il nuovo Milan?
“In questo momento credo sia bene cercare di essere una squadra e non credo dipenda dal sistema di gioco”.
Il Milan ha perso la voglia di stupire?
“Sicuramente siamo un po’ più pesanti mentalmente, meno leggeri e meno entusiasti. Questo sì. E si vede… Però dobbiamo essere forti, capire che questi momenti si superano con grande fiducia, volontà e determinazione. La prossima occasione ce l’abbiamo tra qualche giorno”.