La classifica si allunga sempre di più e chi aveva bisogno di questo turno per svoltare ha malamente fallito: le pagelle della 25° di Serie A vedono piene insufficienze per 3 delle nostre così dette big.
Le pagelle della 25° di Serie A: Inter perfetta, altre squadre non pervenute
La capolista Inter (10), nell’appuntamento testa-coda della Serie A, non stecca.
Anzi gli uomini di Simone Inzaghi hanno letteralmente macinato la Salernitana (0) che, nonostante il cambio di allenatore, è andata a Milano solamente per fare una scampagnata e non ci ha mai neanche provato. Troppo forti i neroazzurri, che non lasciano scampo alla squadra campana ed alle inseguitrici.
A partire dalla Juventus (0), inguardabile, brutta, inconsistente contro un ottimo Verona (9).
Davvero sconcertanti gli uomini di Allegri, costretti a rincorrere per due volte la squadra veneta, senza idee e senza gioco. A differenza del Verona che, nonostante un calciomercato stravolgente, ha lottato con le unghie e con i denti e possono anche dirsi rammaricati per essersi fatti recuperare 2 reti più per errori propri che per merito degli avversari.
Se i bianconeri steccano, il Milan (1) neanche si presenta contro il Monza (10).
Eppure anche i rossoneri avevano raddrizzato una partita “storta” contro la squadara della Brianza. Ma poi si son lasciati travolgere dalla reazione rabbiosa degli scaligeri, che hanno colpito per 2 volte in pochi minuti in contropiede. La squadra di Palladino, finalmente, ha la sua impresa stagionale. Il Milan, invece, torna nell’oblio dell’incertezza.
E’ entusiasmante vedere l’Atalanta (10), perfetta e cinica (anche se Scamacca stenta ndr) macinare il Sassuolo (0) e lanciare l’assalto al 3° posto della classifica.
5 vittorie nelle ultime 5 non arrivano certo per caso e, davvero, gli uomini del Gasperini sono stati perfetti per tutti i 90 minuti di gioco. A differenza degli uomini di Dionisi, autori della solita prestazione incolore e con la situazione in classifica sempre più preoccupante, oltre che con evidenti limiti di gioco.
Il Bologna (9) approfitta di una Lazio (4) disattenta ed imprecisa e resta in scia dell’Atalanta, in lotta per il 4° posto.
Bella da vedere la squadra felsinea, con un gioco armonioso e cinico sottoporta. La Lazio, esaltata dalla vittoria ottenuta negli ottavi di Champions, non è stata difensivamente solida e quasi totalmente inefficace in avanti. La squadra di Sarri mostra sempre due volti in questa stagione, non trovando mai costanza di rendimento.
Prestazione di sofferenza nel primo tempo ed autorevole nel secondo tempo: la Roma (8) passa soffrendo contro un Frosinone (5) sprecone.
Prova solida in difesa per gli uomini di De Rossi, il cui arrivo ha sicuramente dato nuova verve ai giallorossi, e poi un secondo tempo molto intenso ha portato i 3 punti. Il Frosinone, scioltosi come neve al sole nella seconda parte di gara, può recriminare per il poco cinismo sottoporta mostrato nella prima fazione di gioco: attenzione perchè la classifica ora si accorcia sempre di più.
Un passo avanti per l’Empoli (8), mentre tre passi indietro per la Fiorentina (3): il Derby toscano si chiude con un pareggio che fa molto felici gli uomini di Davide Nicola (fin qui imbattuto ndr) e che mostra, ancora una volta, le lacune della Fiorentina.
Un pareggio arrivato in rimonta, con Niang che risponde al gol iniziale di Beltran. Ma l’Empoli si è comportato meglio della Viola in campo e, forse, avrebbe meritato qualcosa di più. Comunque l’ennesimo passo avanti per gli azzurri di Empoli, mentre la Fiorentina continua a stagnare nella sua mediocrità.
Il Napoli (2) rimette in riga il match contro il Genoa (8) solo nel finale di match, con un gol di Ngonge nato dal pressing finale.
In casa partenopea è tutto pronto per l’ennesimo ribaltone in panchina per cercare di salvare il salvabile in una stagione disastrosa. Per il Genoa l’ennesima prova di essere una squadra solida, con la possibilità di crescere ulteriormente, capace di mettere in difficoltà qualunque avversario.
Prova importantissima del Torino (8) che, pur soffrendo per un pò il Lecce (3), porta a casa i tre punti e rinnova l’entusiasmo intorno.
Dopo un primo tempo così e così, la squadra granata ha costretto il Lecce sulla difensiva e l’ha colpito per ben due volte, senza mai rischiare di perdere il controllo del gioco. La squadra di D’Aversa è scarica e senza soluzioni offensive: attenzione perchè la classifica si fa sempre più corta alle spalle.
Altro punto in cascina per l’Udinese (4), anche se contro il Cagliari (6), i friulani sono autori di un passo indietro sia nella qualità del gioco sia nei risultati.
Merito di un Cagliari che, nonostante i limiti tecnici oltremodo evidenti, butta il cuore dietro l’ostacolo e trova un pareggio utile a rilanciare le speranze salvezza.