Cambia la classifica in cima e si denotano le forze delle varie squadre in questa giornata. Ecco a voi le pagelle alla 9° giornata di Serie A, con valutazioni squadra per squadra.
Che voto avrà il Milan? Le pagelle alla 9° di Serie A
In testa della classifica l’Inter la fa da padrona.
I neroazzurri (8) vincono il match contro il Torino (5) e si confermano la squadra da battere di questo campionato.
Dopo un’ora di gioco in cui gli uomini di Inzaghi hanno costruito poco ed il Torino è stato battagliero ed, a tratti, pericoloso, Simone Inzaghi cambia la sua squadra con le sostituzioni e scardina la difesa granata, orfana di Schuurs. Thuram, Lautaro e Calhanoglu sono autori dei 3 gol che fissano il risultato sullo 0-3 e puniscono, forse troppo, gli uomini di Juric. Pillola di valutazione: al momento l’Inter ha subito 0 gol in trasferta, segno di solidità e maturità.
Scende in seconda posizione il Milan (4) che si lascia battere nel big match di giornata contro la Juventus (6) solida e cinica.
Un match “brutto” da seguire, deciso da episodi. Il primo è il rosso a Thiaw al 40′ del primo tempo che ha costretto i rossoneri a giocare con un uomo in meno fino a fine match. L’altro è il tiro dalla distanza provato da Locatelli e deviato da Krunic, che ha superato Mirante ed ha regalato i 3 punti ad i rossoneri. Di certo, però, i bianconeri potevano fare molto di più sul piano del gioco.
Delude la Fiorentina (3) che perde il Derby toscano contro un sorprendente Empoli (10).
Partita perfetta per gli uomini di Andreazzoli che, anche se soffrono per buona parte del match, non si lasciano superare dalla squadra viola, apparsa sfilacciata in campo e priva di idee. Ciccio Caputo e Gyasi regalano la gioia della vittoria all’Empoli, la prima in questa stagione, ed una situazione di classifica più tranquilla.
Vince e convince il Napoli (8) che, orfano di Osimhen, ritrova un super Kvaratskhelia e tanto basta per superare un Verona (5) che sta tornando quello che ci aspettavamo dagli scaligeri ad inizio campionato.
Un match mai in discussione con gli uomini di Garcia che hanno mostrato un gioco veloce, cinico e molto tecnico. Ben si comporta anche Raspadori, schierato a sorpresa al posto di Simeone (il maggior indiziato a sostituire Osimhen). Verona poco lucido e poco in partita: a nulla è servito il gol del buon Lazovic. Per gli uomini di Baroni sono 4 sconfitte nelle ultime 5 partite e dietro inizano a correre.
Vince in scioltezza l’Atalanta (9) contro un Genoa (4) che, al momento, è una squadra davvero poco valutabile in Serie A.
La Dea sblocca la situazione nel secondo tempo con Lookman e, nel recupero, con Ederson. In mezzo dei grandi interventi di Carnesecchi per tenere la sua rete inviolata. Il Grifone, ad oggi, mostra un gioco discreto, ma poco cinismo. In attesa di capire come sta Retegui, Gilardino deve trovare delle soluzioni alternative.
Soffre, nonostante la superiorità numerica, ma trova la vittoria la Roma (6) contro un Monza (6) che fa comunque la sua partita.
A dir la verità i giallorossi aumentano il numero di pali colpiti in stagione (8 in totale ndr). Il match è stato piacevole con un Monza che, anche in 10 vs 11, si rende pericoloso in un paio di occasioni. La Roma la sblocca grazie ad El Shaarawy, sempre decisivo quando subentra e l’unico a battere Di Gregorio ed i pali.
Continua la sua striscia positiva il Bologna (8) che trova una vittoria sofferta contro un Frosinone (6) mai domo e contro un super Soulè.
Ferguson e De Silvestri archiviano la causa nel primo tempo, mentre nel secondo tempo è Soulè a riaprire la causa ed a creare qualche grattacapo alla difesa felsinea. Ottavo risultato utile per la squadra di Thiago Motta, che sta confermando tutte le sue ottime qualità in questo avvio di campionato.
Vittoria facile per la Lazio (8) contro un Sassuolo (4) che, praticamente, ha allungato la sua sosta essendo praticamente non pervenuto.
Felipe Anderson e Luis Alberto sbrigano presto una pratica più semplice del previsto visto che, praticamente, Provedel è stato totalmente inoperoso. La buona notizia per Sarri è che anche dalle seconde linee può pescare qualità e trovare continuità di gioco. Inspiegabile il calo del Sassuolo: ci si aspettava onestamente di più.
Il Lecce (8) rovina la festa all’Udinese (3) e, probabilmente, mette fine all’avventura di Sottil sulla panchina friulana.
L’Udinese prova a fare la partita, mentre i giallorossi ripartono in contropiede e sfiorano il gol con Strefezza. Nel secondo tempo, poi, le maggiori emozioni: Thauvin trova il primo gol in Serie A su calcio di rigore, mentre Piccoli trova la rete del pareggio nel finale, archiviando il risultato sull’ 1 a 1. Il numero 0 alle vittorie nella casella dell’Udinese adesso pesa più che mai: Sottil è quasi l’ex allenatore friulano.
0 vittorie anche per Salernitana (4) e Cagliari (6) con i sardi che, forse, hanno qualcosa in più da recriminare contro la squadra campana.
Accade tutto nel giro di 15 minuti, con i sardi che vanno in vantaggio con Zito Luvumbo e poi, dopo il pareggio di Dia, trovano il gol del redivivo Viola. Nel recupero è Dia a fissare il risultato sul 2 a 2. Restano a 0 le vittorie per entrambe le squadre e resta critica la situazione. La sensazione è che, comunque, il Cagliari non può far più di così, mentre la Salernitana può solo che migliorare.