Ogni settimana qualcuno dei grandi giocatori crolla. Nessun bonus e brutti voti proprio quando avevate bisogno di lui per fare punti. Spesso, però, è una situazione momentanea ed il turno dopo tornano subito a fare bene. Ecco 5 giocatori di grande valore che nella ventottesima giornata hanno deluso e possono rivelarsi dei possibili riscatti della 29ª giornata.
Samir Handanovic
Ha preso 5 gol in 3 partite, non regalandovi mai il bonus “porta inviolata” nelle partite di giugno. Con il Brescia potrebbe riscattarsi. Mancherà ancora Skriniar e bisognerà monitorare la condizione fisica dei nerazzurri, che ultimamente in fase difensiva lascia desiderare. Ma il Brescia, alla ricerca di punti salvezza, potrebbe essere la squadra giusta. Se avete il pacchetto dei portieri dell’Inter la scelta è obbligata, se avete alternative pensateci bene prima di escluderlo.
Bruno Alves
L’Hellas Verona ha segnato 5 gol in 2 partite, rimanendo a secco solo contro il Napoli. Ma il Parma è parso in forma in queste giornate. La certezza è che Di Carmine, o chi giocherà al suo posto, sarà un avversario meno ostico di Lukaku, con cui nell’ultima giornata Bruno Alves ha perso molti scontri individuali. Il fisico meno imponente agevolerà la fase difensiva.
Sergej Milinkovic Savic
Non puntare sul sergente potrebbe essere reputato quasi un’eresia. Inzaghi ed i suoi uomini non voglio smettere di credere al sogno scudetto. Per inseguire la Juventus, senza perdere ulteriore terreno, le azioni passeranno dai suoi piedi e da quelli di Luis Alberto. Il Torino ha dato ultimamente barlumi di ripresa, ma non dovrebbe essere un avversario insormontabile.
Edin Dzeko
9 e 3. I punti in meno rispetto all’Atalanta ed il vantaggio sul Napoli. La Roma deve, prima, difendere la sua posizione e, poi, provare l’impresa, che ad oggi appare impossibile, di scavalcare l’Atalanta. In area saranno mandati palloni a cercare i piedi o la testa del bosniaco. A secco con il Milan, ma con l’Udinese?
Christian Eriksen
Il danese continua ad alterare partite dove viene ritratto come giocatore sopraffino di grandissimo talento ad altre dove viene reputato una palla al piede per la fase offensiva dell’Inter. La verità sta nel mezzo: è un giocatore forte, che ancora deve trovare la quadratura del cerchio nel gioco di Conte. I primi lampi di classe già ci sono stati, ora serve la continuità.