Questo inizio di stagione ha acceso i riflettori sull Juventus e su quella che, fino a poco tempo fa, era considerata una delle difese più forti di tutta Europa, esempio del tenace stile italiano di respingere gli attacchi avversari.
L’addio di Bonucci, evento clou del mercato estivo, al momento ha portato più guai in quel di Milano che rimpianti a Torino. Sembra essere piuttosto la compattezza di squadra, tattica e mentale, ad essere in discussione quest’anno. Poco efficace il filtro del centrocampo, spesso insufficiente il movimento del blocco difensivo, sotto accusa é finito alcune volte perfino sua maestà Buffon.
I numeri in porta – Nello scorso campionato, Buffon ha raccolto nella propria rete un totale di 24 gol, di cui solo 7 in casa. Ad oggi sono già 9 i gol subiti, ben 4 quelli in casa. La proiezione sulle 38 giornate conduce a dati piuttosto in linea con lo scorso campionato (solo leggermente peggiori), ma la nostra Fantamedia recita un poco confortante 5,38, ben al di sotto del 6,05 con cui ha chiuso lo scorso campionato. Per un portiere che si è mangiato una consistente fetta dei budget d’asta di molte fantasquadre, il dato può definirsi senz’altro preoccupante.
I numeri in campo – Un dato su tutti evidenzia il faticoso momento di una Juventus che, benchè piazzata al secondo posto, sta pagando il calo del collettivo. Ad oggi, i palloni persi dai bianconeri toccano quota 338, solo uno in meno del criticatissimo Milan di Montella. A farne le spese sono principalmente i difensori : la media-voto si attesta per tutti appena sotto il 6 (solo Rugani riesce a strappare un 6,19).
Il dato contrastante – A rendere questo quadro un po’ meno amaro, i malus. Pochissimi i falli fischiati contro i difensori bianconeri (in media, uno a partita per ognuno dei titolari), solo 6 i cartellini totali (di cui 3 a carico di Lichsteiner). Spiegazione? La Juventus subisce la spinta degli avversari che hanno coraggio di affrontarla a viso aperto (leggi Lazio), non rincorre l’avversario ma piuttosto si fa prendere spesso d’infilata. In altre parole, sembra più arrendevole.
In questi quindici giorni di sosta, riuscirà mister Allegri a lavorare sulla tenuta mentale dei suoi giocatori e a ravvivare in loro il sacro fuoco della Vecchia Signora?