Napolo k.o. La Juve passa in extremis all’Olimpico. Svolta scudetto

Sabato ricco di emozioni quello di ieri. Svolta nella corsa scudetto con la Juventus a -1 dal Napoli ed una partita da recuperare.

Svolta scudetto nel pomeriggio di anticipi nelle zona alta della classifica. La Juve si impone al 93′ all’Olimpico di Roma, con un gran gol di Dybala, e gran dormita di Parolo. Gara non proprio emozionante, ma portata a casa in maniera cinica da una “Signora” squadra. Lascerei da parte le solite polemiche sterili su rigori che c’erano, che non c’erano, che dovevano essere visti dall’arbitro, dal Var, dell’assistente o dal barista dello stadio… La Juve ha preso ago e filo, per rinforzare lo scudetto sul petto, al 93′, mentre il Napoli era in pieno riscaldamento pre partita. “Dybalik” con la sua prodezza non ha segnato solo alla Lazio, ma anche al Napoli. Ha dato agli azzurri una “mazzata” psicologica non indifferente. Sicuramente gli azzurri venivano informati sulla gara di Roma, e dal virtuale +7 del 92′, e magari mentalmente erano pronti ad impostare la gara in un certo modo, sono tornati al +4 ed una gara in più rispetto la Juve. Anche se il Napoli è passato in vantaggio con  Insigne, l’immediato pari di Under, con la deviazione di Mario Rui ed una palla mal gestita a centrocampo, ha gettato la squadra di Sarri nello sconforto, anche se il Napoli le occasioni le ha create. Uno Dzeco in formato mondiale, da 89 in pagella, ha fatto il resto. Se a Roma è entrato in scena Dybalik, ieri al San Paolo abbiamo visto Superallison. Ha preso tutto, e sulle due reti del Napoli non poteva nulla. Roma e Lazio che hanno, contribuito alla svolta scudetto.

Risultato bugiardo

Napoli 2- Roma 4. Chi non ha visto la partita immaginerà un assedio dei giallorossi. Invece le statistiche, ma con quelle non vinci gli scudetti nè le coppe, raccontano di un Napoli che ha fatto il 66% di possesso palla, lo stesso numeri di tiri in porta, come quelli fatti nella partita contro il Benevento, ma quella partita fini 3-1 per gli azzurri. Cambia il numero di reti subite 4, contro una squadra che entra 8 volte in area azzurra. Il Napoli ha concesso più del solito, sia in campo, sia dal punto di vista mentale.

L’applauso del popolo napoletano.

Al fischio finale, i tifosi dello stadio San Paolo hanno accolto con un boato il triplice fischio finale, per sostenere la squadra nel momento più difficile della stagione. Anche durante la partita, incitamenti e cori si sono alzati a favore della squadra. Il vero applauso va questa gente, che vive il calcio in maniera assoluta, esagerando certe volte, che ieri era li allo stadio, a sostenere la propria squadra e la propria fede. La stessa gente che sarà li anche nelle prossime sfide interne del Napoli e non solo. Nota lieta la convocazione e l’utilizzo di Milik, tornato completamente a disposizione di Sarri.