Che Napoli sarà nel 2019?

Che Napoli sarà nel 2019? Che Napoli ci aspetta dal punto di vista del fantacalcio?

Ancelotti continua a stupire e lo fa anche in coppa Italia nella gara contro il Sassuolo vinta per 2-0, ma non senza soffrire.

Attacco titolare considerando che Insigne è squalificato in campionato, al fianco di Milik.

In mediana, con Hamsik infortunato spazio a Diawara che ben si è mosso, con vicino Fabian Ruiz. Sulla destra il solito Callejon ed a sinistra, in un ruolo del tutto inusuale e dove aveva già dimostrato di non essere a suo agio Ounas.

È proprio l’algerino autore di un’ottima gara. Sgusciante in ogni sua iniziativa, gli manca però l’ultimo passaggio.

In difesa Koulibaly è il solito muro impenetrabile con Maksimovic alla sua destra ed il duo ex Empoli, Hysaj e Mario Rui sulle fasce con Ospina che riprende il posto tra i pali.

Ounas si dimostra uno dei più in palla, mentre Allan, inizialmente in panchina a causa del lungo viaggio non sembra del tutto ispiratissimo.

Contro la Lazio

Domenica sera, i confermati saranno solo 5: Maksimovic, Diawara, Ruiz, Callejon e Milik.

Difesa completamente rivoluzionata con Albiol, Ghoulam e Malcuit. Zielinski a centrocampo e Mertens al financo di Milik con Meret che ritorna tra i pali.

Una nuova stella

Intanto, ai più sarà anche sfuggito, ma al minuto 90, contro il Sassuolo, un giovane diciottenne è stato gettato nella mischia da Ancelotti: Gaetano al posto di Milik che ne ha occupato anche il ruolo.

Il primo giocatore del Napoli in campo nato oltre l’anno 2000.

2 o 3 i palloni giocati, nei 5 minuti di recupero concessi, ma ben 2 occasioni da gol.

La prima, con un ottimo movimento a tagliare non assistito da Insigne che preferisce il tiro, sbagliato, in porta. Il secondo, su svirgolata difensiva di un difensore nero verde, si invola in solitaria verso la porta avversaria, ma non ha ancora la cattiveria per arrivare fino in fondo e viene recuperato e chiuso in angolo.

2 notizie in casa Napoli: la prima è che finalmente il vivaio comincia a portare qualche prospetto in prima squadra e la seconda è la conferma che Ancelotti non porta nessuno in panchina tanto per farlo, ma mette tutti sullo stesso livello.