Napoli-Parma si potrebbe racchiudere in sole due parole, “senza storia”, e c’è un dato che lo conferma più di tutti, Karnezis ha finito la partita con zero parate in attivo, insomma, il portiere greco ha toccato il pallone solo per rinviare.
Napoli, Ancelotti fa la differenza:
Cambiano gli interpreti, ma il risultato è lo stesso. Il Napoli di Ancelotti convince nel gioco e nei risultati, ed è proprio questo che impressiona di più,. La valorizzazione della rosa non incide affatto sui risultati, in poche parole sta riuscendo dove tutti hanno fallito.
Addio ai titolarissimi:
Dimentichiamoci i titolarissimi, sono già 21 i giocatori utilizzati in questo inizio di campionato, una rarità da queste parti.
Ieri è stato il turno di Malcuit, schierato a destra al posto di Hysaj, indubbiamente uno dei migliori in campo. Anche Fabian Ruiz, che contro la Stella Rossa aveva già impressionato per personalità, si è confermato ieri tra i migliori in campo, schierato da esterno destro nel 4-4-2 in una posizione inedita per lui.
La partita:
Napoli che cambia molto rispetto alla partita di Torino. Il portiere greco Karnezis torna tra i pali, Mario Rui e Malcuit sono gli esterni, Maksimovic e Koulibaly i centrali, a centrocampo Zielinski e Fabian Ruiz sulle fasce, al centro Allan e Diawara, davanti c’è Milik con Insigne.
Primo tempo strepitoso del Napoli che trova subito il gol del vantaggio. Insigne insacca su passaggio di Milik, firmando il quinto gol in sei partite di campionato.
Napoli che non molla e che continua ad imporre il proprio gioco contro un Parma che sembra alle corde: è il palo a salvare i ducali su un tiro di Insigne dal limite.
Il secondo tempo si apre esattamente come il primo, Insigne lancia Milik in profondità, che davanti a Sepe non sbaglia e fa due a zero.
Nel finale arriva anche il tre a zero di Milik a conferma della magnifica prestazione della squadra di Ancelotti contro un Parma irriconoscibile. I ducali hanno offerto una prestazione completamente diversa da quella ammirata contro Inter e Juventus nelle precedenti partite.
Sono in tutto 9 i volti nuovi rispetto alla partita vinta domenica contro il Torino, ma la sostanza non cambia.
Il Napoli è implacabile e questo è un messaggio molto chiaro per la Juventus a ridosso dello scontro diretto, per lo scudetto il Napoli c’è, esattamente come un’anno fa.