Napoli: ed ora che si fa?

Napoli: ed ora che si fa? Dopo la sconfitta di Liverpool con l’unico risultato che non doveva essere quali sono i programmi?

Obiettivo ottavi fallito anche se sarebbe stato un traguardo ambizioso

I partenopei dovevano affrontare un girone di ferro, il girone più difficile di tutta la competizione e lo hanno fatto a testa alta.

Nota ormai la sfortuna del Napoli nei sorteggi di Nyon, esce nuovamente per lo scarto reti. E pensare alle occasioni create e buttate alle ortiche in queste 6 gare.

L’obiettivo dichiarato ad inizio stagione da De Laurentiis e i suoi era appunto andare più avanti possibile nella competizione della coppa dalle grandi orecchie. Ma ora che si fa? 3° posto e retrocessione in Europa League dove il Napoli sarà testa di serie.

Con Benitez si arrivò in semifinale qualche anno fa, mentre, con Sarri, la retrocessione all’Europa che “conta meno” determinò una rinuncia all’Europa stessa per dedicarsi al campionato.

Oggi rispetto a ieri

Oggi i partenopei hanno un ritardo di 8 punti dalla prima in classifica e seppur occupa la seconda posizione in campionato, la rimonta, a Dicembre, sembra già un qualcosa di incolmabile… e allora?

Ancelotti non è uno che molla qualcosa e sicuramente la sua filosofia non cambierà ora, anche perché ha una rosa completa ed ha dimostrato di voler puntare su tutti gli effettivi.

Con i 3 nuovi acquisti di Dicembre: Ghoulam, Meret e Younes, la rosa sembra ancora più completa e questo non è che un ulteriore rammarico. Averli avuti a disposizione qualche settimana prima avrebbe potuto cambiare qualcosa.

Testa a tutto

Immaginiamo che di certo Carletto non si sente già battuto in campionato e cercherà di essere sempre lì, pronto ad approfittare di un eventuale crisi.

Si attende il sorteggio di Nyon per capire, dall’urna, che avversario di seconda fascia capiterà e a Gennaio parte la coppa Italia: avversario il Sassuolo.

Insomma ancora tanti gli impegni per la truppa partenopea e per il fantacalcio le solite incertezze di titolarità fino ad ora sofferte, anzi forse ancora più accentuate.