Cosa l’ha colpita stasera?
“Il gioco di squadra. Una squadra che ha lavorato bene in settimana, sull’organizzazione di gioco. Ho visto quello su cui abbiamo lavorato, non era facile giocare qui, con una squadra motivata e in serie positiva. L’abbiamo fatto molto bene. Il 2-0 non è un risultato che chiude le partite, ma mi sentivo tranquillo in panchina, mi sembrava una partita controllata e mi è piaciuto”.
C’è bisogno di qualcuno se Zaniolo partisse?
“Non ho mai perso un minuto a pensare al mercato post Zaniolo. Magari sbaglio, ma la mia condizione è che non c’è storia. Non ho pensato a niente, la cosa per me è molto semplice. Quello che mi dice lui, quello che mi dice il direttore è verità assoluta e quello che mi dice lui mi fa dire che non c’è storia. Sarei sorpreso se Zaniolo andasse via, se lo facesse faremo una riunione di emergenza. Ha parlato il direttore e ne ha parlato bene. L’importante è che abbiamo vinto la partita, poi vedremo cosa succederà. La mia sensazione è che l’1 febbraio sarà qua, esiste la volontà di Zaniolo di andare via ma questo non significa che andrà via. Ho questa sensazione, perché Nicolò è un giocatore importante e le cose che stanno sul tavolo sono impossibili da accettare per la società. Al momento non c’è niente. Ho un ottimo rapporto con lui, se rimarrà sarà un giocatore in più. Devo accettare che lui voglia andare via, ma dov’è la proposta per la Roma? Se Nicolò va via, qualcuno deve venire. Non può andare via in cambio di niente. Mi spiace che Tiago Pinto esca come il cattivo della storia, cerca solo di difendere gli interessi della Roma”.