In casa Milan, in vista della partita con il Napoli, gara che non si giocava il vertice del campionato dai tempi di Maradona, ci sono buone e cattive notizie.
Dall’infermeria
Dall’infermeria rossonera arrivano solo buone notizie. Rebic ha forzato durante questa settimana per riprendersi la maglia da titolare sulla trequarti alle spalle di Ibra.
Prima dell’infortunio, le gerarchie erano chiare tra lui e Leao, ma con la strada spianata, il portoghese ha dimostrato il suo valore. Pioli ora sa di avere una freccia in più al proprio arco e di poter contare su di lui. Di fatto, l’infortunio di Rebic non ha fatto altro che ridare vita al ballottaggio tra i due.
Musacchio è finalmente disponibile dopo le tante vicissitudine atletiche. Se Romagnoli non dovesse farcela, Musacchio potrebbe finalmente essere un’alternativa al fianco di Kjaer.
Stesso discorso per Saelemaekers che ha smaltito l’infiammazione pubalgica che non gli ha permesso di rispondere alla convocazione del suo Belgio.
Le note dolenti
La nota più dolente dal punto di vista tecnico è la positività di Murelli, il secondo di Pioli altrettanto positivo. Il Milan, di conseguenza, si presenterà a Napoli, di fatto senza allenatore in panchina essendo entrambi indisponibili.
La vicenda rinnovo contrattuale di Calhanoglu ha invece interrotto quella tranquillità che si era instaurata in tutto l’ambiente rossonero grazie ai risultati positivi conquistati sul campo.
I 7 milioni richiesti per rinnovare il contratto, stridono con quanto fatto negli ultimi 2 anni fino a gennaio, quando il turco risultava a libro paga, ma spesso senza un reale beneficio per la squadra. Per il giocatore, in quanto momento, lo stadio chiuso è un vantaggio in quanto, in questi casi, la curva rossonera non ha mai risparmiato contestazioni. Gli ultras rossoneri dovranno accontentarsi dei social per esprimere il loro disappunto sulla questione.