Pioli in conferenza stampa pre Atalanta, una sfida difficile che può valere una buona fetta di scudetto. Le condizioni di Rebic e Tonali.
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Un accostamento: a Verona il qaurto di finale con il Belgio e domani la semifinale con la Spagna?
“Sì, ma è dalla partita contro la Lazio che giochiamo questo tipo di partite da dentro o fuori. Giocheremo contro un avversario che, dopo di noi, ha il miglior ruolino in trasferta”.
Sentimenti ed emozioni della vigilia?
“Domani lo stadio tutto rossonero non può che darci ancora più carica ed energia, sappiamo quanto siano bravi e forti i nostri tifosi a sostenerci. Ho visto una squadra molto attenta, con la giusta serenità e abbiamo cercato di preparare la partita di domani nel miglior modo possibile. Altre emozioni non ci sono”.
Domani una sfida che evoca tanto…
“Il 5-0 umiliante ci era servito per capire tante cose, ma non credo che domani chiuderemo un cerchio. Domani la partita è importantissima, ma poi ce ne sarà un’altra. Non dobbiamo cambiare la nostra mentalità. All’andata avevamo fatto molto bene, ma mi aspetto cose diverse da Gasperini”.
Sei più tranquillo dopo le ultime partite?
“Il Milan la affronterà con tanta consapevolezza del momento e delle qualità. Il nostro percorso è cominciato due anni fa, abbiamo superato tante tappe positive e negative. Siamo stati bravissimi fino ad oggi, dobbiamo essere migliori di qua alla fine”.
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Come fa a non pensare oltre?
“Non pensiamo oltre, ma pensiamo alle 17:59 di domani sera. Veniamo da un percorso che ci ha permesso di arrivare con grande attenzione e serenità necessaria alla partita. Quello che succederà dopo dipenderà dal risultato dalla partita. Noi abbiamo la forza per determinare il risultato. Poi succederà quello che dovrà succedere”.
Hai detto qualcosa di particolare allo spogliatoio?
“Vi sembrerà strano, ma ho percepito una piccola percentuale di attenzione in più; poi tutto uguale: stessi sorrisi, stessa voglia di lavorare”.
Come ti senti e come possono sentirsi i tuoi giocatori?
“Sono convinto che i giocatori si sentano come me: motivato e concentrato. Saliremo sul pullman per andare a San Siro con grande positività ed energia perché ci aspetta un grande pubblico”.
Sarà The Last Dance a San Siro per Ibrahimovic?
“No, non credo. Onestamente non lo so, ma io mi auguro di noi perché Zlatan è un campione con la C maiuscola. Non mi riferisco solo all’aspetto tattico. Ho una stima nei suoi confronti che è smisurata, mi auguro che non sia the last dance. Lui saprà scegliere il suo futuro, ora pensa a domani”.
Come sta Rebic?
“Ante è un giocatore di qualità importantissima: tecnica, fisica e caratteriale. Ha avuto più problemi quest’anno ma ora sta benissimo, è un giocatore importante per noi”.
Si ricorda lo striscione post 5-0 a San Siro?
“Misero quello striscione nel riscaldamento, poi da inizio gara ci incitarono. Li ho capito che non si erano dimenticati delle brutta figura, ma che ci volevano aiutare a risollevarci”.
Come sei messo a sedute dal dentista?
“Ho finito un lavoro poco tempo fa, ma non so se interessa… (ride, ndr)
Il Milan ha vinto e convinto a Bergamo, mentre in casa…
“È difficile rispondere a questa domanda, perché l’Atalanta non cambia tra casa e trasferta. Il calcio è molto strano, basti vedere i risultati dei ragazzi di Gasperini quest’anno. Sarà una partita tra due squadre che vorranno offendere e che sono organizzate: la qualità e l’intensità faranno la differenza”.
Pensi che l’Inter possa vincere entrambe?
“Non lo so e non mi interessa, non penso all’Inter. Siamo solo concentrati su di noi, non abbiamo bisogno di altri stimoli perché siamo già al massimo”.
Ha motivato la squadra in questa settimana?
“La settimana è stata molto normale per le nostre abitudini, non c’è bisogno di fare uno spitch motivazionale ai nostri giocatori. Il club va tutto nella stessa direzione”.
Quando rinnovò il contratto dopo Sassuolo-Milan del 2020, era in cuor suo convinto che due anni dopo avrebbe lottato per lo Scudetto a due turni dalal fine?
“Ero felice, molto positivo e avevo molta fiducia nei miei giocatori: hanno sempre dimostrato qualità importanti”.
Verona e Atalanta giocano un calcio simile…
“Giocano un calcio simile, ma l’Atalanta cambia spesso le uscite. Dovremo essere bravi a capire chi ci verrà a prendere e muoverci di conseguenza, se ti muovi tanto e bene puoi trovare spazi in più. È una squadra di ottimo livello, ci vorrà un Milan con una performance alta per riuscire a superare questi avversari”.
C’è un momento che porta nel cuori di questi due anni?
“I nostri tifosi sono unici. Sono stati fantastici quando non si poteva andare allo stadio e sono venuti qui in 5-10mila ad incitarci: sentivamo la loro presenza. Domani dobbiamo stimolarci a vicenda”.
Ha parlato di nuove caratteristiche per Tonali…
“Ci siamo arrivati tramite la conoscenza, che si ha col tempo. Io non parlerei di cambio di sistema, perché noi lo cambiamo continuamente. Tonali ha anche la caratteristica di inserirsi, ha una gamba sopra la media e va sfruttata con e senza palla”.
C’è qualche problema con i corner…
“Possiamo fare meglio, anche se non siamo statici. Mi auguro che domani vada meglio…”.
Come ha vissuto Tonali questa settimana? Ha invocato Santa Lucia per domani?
“Santa Lucia è fuori stagione (ride, ndr). Ha vissuto la settimana come tutti i suoi compagni”.
Le esperienze di domani aiuteranno domani?
“Ne abbiamo fatte di esperienze, spaziando in tante situazioni. Domani è la classica partita in cui raccogliere tutto ciò che abbiamo seminato”.
C’è una domanda che vorrebbe le facessimo?
“Sì, ma ve la dico il 22 maggio”.
Come è possibile portare un gruppo di giovani a tale obiettivo?
“Talento e disponibilità nel lavoro”.
Questa settimana ricorda quella pre Atalanta-Milan dell’anno scorso?
“Dopo il Cagliari l’anno scorso stavamo male a livello morale, abbiamo svoltato dopo la grigliata a Milanello del mercoledì”.
L’Atalanta fuori da San Siro ha fatto bene… Si potrà colpirli con le ripartenze?
“È una situazione che andrà riproposta, ma bisognerà leggere bene le pieghe della partita: un contro è prepararle, un conto è giocarle”.