Rendiamo omaggio ad Astori
La notizia che giunge all’orecchio è una di quelle che ogni persona non vorrebbe mai ascoltare. Una di quelle notizie che fanno capire quanto possa essere severa la vita, che fanno capire quanto sia importante godersi ogni attimo della propria permanenza su questo pianeta. La mattina del 4 marzo 2018 viene a mancare il capitano della Fiorentina Davide Astori. Così, l’atmosfera gioiosa di una tranquilla domenica, si trasforma nel’atmosfera di una giornata molto dolorosa.
Una morte, quella del difensore italiano, improvvisa, una morte che non ha permesso i saluti, una morte che non ha permesso di rendere omaggio come si deve ad una icona del calcio pulito, quello che non esiste più. Davide Astori era una “GRANDE PERSONA PERBENE”.
Struggente l’addio di Saponara
Non è mai facile salutare una persona a cui si voleva bene. Nel caso di Saponara, deve essere invece veramente difficile salutare colui che per primo ti ha accolto in un ambiente nuovo. Deve essere difficile salutare colui che ti guidava nelle vittorie e nelle sconfitte. Un post, quello del giocatore viola, che ha commosso il mondo dello sport intero, che si unisce al già citato post di Buffon, alla dedica della vittoria di Fabio Fognini, al bellissimo gesto della società fiorentina di rinnovare il contratto al difensore e di devolvere lo stipendio alla sua famiglia. Astori era un modello per tutti (qui la sua carriera e la notizia shock).
Il mio saluto
Oggi voglio fare uno strappo alla regola, voglio parlare in prima persona nel mio articolo, mi sento in dovere di farlo. Non è facile trovare le parole per esprimere quello che ho provato ieri e che sto provando tutt’ora. Io ancora non ci credo. Se in qualche modo queste parole riusciranno ad arrivarti, spero che tu sia orgoglioso di quello che eri e sarai per me. Non ero un tuo diretto tifoso, il mio cuore è per un’altra squadra, ma esistono quei calciatori che, nonostante una squadra diversa dalla mia, riescono a fare breccia nel mio cuore. Tu Davide eri uno di quelli.
Lo sai che sei stato il mio primo difensore acquistato al fantacalcio? Mi sento legato a te per questo, posso dire di averti scoperto. La prima volta che ti ho visto a Firenze? Andavi a recuperare la partita con la Roma, alla stazione arrivaste tutti insieme, feci in tempo a fare la foto solo con il Berna. Però ti vidi, mi bastò quello, ero già felice. C’è stata anche una seconda volta, in una partita di questa stagione. Facesti un figurone, non hai fatto giocare la mia squadra. Vederti giocare dal vivo insieme a Pezzella è stato davvero forte, eravate una bella coppia.
E che dire di tua moglie e di tua figlia, la piccola Vittoria? Hanno un pezzo in meno nella loro vita, ma saranno orgogliose di te, così come tutti quelli che in questi giorni tiferanno Fiorentina per te. Già, non posso fare a meno di tifare anche la viola. Grazie alle tue gesta, e per il tuo ricordo, sarà la mia seconda squadra per sempre! Purtroppo non ti conoscevo di persona, e nemmeno ti conoscerò mai, ma sappi che ti volevo bene. Perché in fondo il calcio crea una famiglia, e te ne eri un pezzo importantissimo. Con le lacrime agli occhi mi tocca dirlo: ciao Asto, ci mancherai!
La palma d’oro della stagione
Il calciatore, che vanta 378 presenze in carriera e 8 goal con le squadre di club, oltre alle 14 presenze in Nazionale e al goal in Confederations Cup del 2013 segnato contro l’Uruguay in finale per il terzo posto, si merita la palma d’oro come migliore giocatore di questa stagione di Serie A. L’ultimo goal segnato in questa stagione e nella sua carriera, è quello messo a segno contro l’Hellas Verona. Questa stagione sarà ricordata per lui!
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