Alcuni spunti dalle risposte di Maran in conferenza stampa ai giornalisti presenti.
Qual è l’avversario che temi di più: il Verona o il Cagliari stesso, dopo l’euforia e l’entusiasmo di questi giorni?
L’entusiasmo è una cosa sempre buona, se la squadra lavora in un certo modo. Abbiamo fatto le cose a mille all’ora: l’entusiasmo dev’essere carburante e non un qualcosa che ti tira indietro. La squadra ha preparato questa partita nel modo migliore.
Il Verona è la squadra che ha colpito più pali (6, insieme alla Lazio); il Cagliari nemmeno uno, ma ha concretizzato il triplo.
È innegabile che i numeri del Verona sono buoni, i punti non rispecchiano quanto fatto finora. La squadra è partita forte, è una squadra quadrata e difficile da incontrare. Dobbiamo confermare i nostri numeri: non ci culliamo su di essi, ma anzi devono essere una spinta per fare meglio.
Tattica attendista anche contro il Verona?
Non siamo mai attendisti: ci sono delle squadre che ti costringono ad abbassarti un po’, e il Napoli è una di queste. Bisogna saper cosa fare con ordine ed organizzazione.
Com’è stato il recupero dei giocatori in tre giorni, a livello di energie fisiche e nervose?
Abbiamo un giorno in meno rispetto al Verona e abbiamo fatto una partita molto dispendiosa. Devo valutare qualcuno, c’è sicuramente qualcosa da tenere in conto. Attendiamo domani mattina.
Quante altre volte Maran con Catania e Chievo è partito così bene?
Onestamente non ricordo, non sono uno che va a rivedere quello che ha fatto ma guarda sempre avanti. Dobbiamo sempre cercare di ottenere il massimo. Siamo consapevoli delle difficoltà e dobbiamo essere bravi a catalizzare le nostre energie nel nostro lavoro. Bisogna essere ambiziosi, ma sapere che l’ambizione va coltivata tutti i giorni. Su questo non possiamo sbagliare la mira.
Come sta Nainggolan? Rispetto alla vigilia di Napoli sembri più pensieroso e preoccupato.
(sulla seconda domanda) Non lo sono, cerco di far passare il messaggio di quanto dovremo essere bravi domani per fare risultato. Sarà una partita sporca, dovremo essere veramente bravi a venir fuori dalla loro pressione. Voglio che tutti siamo incanalati e proiettati in questa gara. Per quanto riguarda Nainggolan, lo ho convcocato. Ho possibilità di dargli un po’ di minutaggio, ed è quello che spero di fare.
Pisacane a fine match: la partita con il Napoli è importante solo se battiamo il Verona.
Questa frase è importante: c’è una forte consapevolezza in tutto questo. La partita successiva è quella più importante e più insidiosa, di questo siamo consapevoli. Dobbiamo solo avere l’attenzione giusta per affrontare questa gara.
Che tipo di sensazioni le ha dato la partita di Napoli?
Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, sapendo che loro costruiscono molto. Nel primo tempo abbiamo corso un solo rischio, nel secondo diversi sulle palle inattive e ci siamo difesi. Quando la squadra arriva all’87’ con sei giocatori nella metà campo avversaria, ha la determinazione di fare un risultato forte. Si sapeva che dovevamo concedere qualcosa: ma non deve mai mancare la sana follia nell’andare a cercare il nostro destino per andare a far gol. Credo che i ragazzi abbiano fatto alla grande quello che dovevano fare. Ho esultato perché ciò che mi circonda mi ha trasmesso cosa contava per Cagliari quella partita.
Quanto ti ha fatto piacere tenere la porta inviolata in uno stadio e contro una squadra così importante?
Molto: capita poi all’87’ che fai una bellissima azione e vinci la partita. Il fatto di aver chiuso senza subire reti deve essere un segnale importante che ci siamo dati.
Conti di riconfermare Lykogiannis?
Non è giusto che io dica a voi chi scenderà in campo. Credo che Luca (Pellegrini, ndr) abbia fatto un percorso diverso quest’estate, e nelle partite ravvicinate poteva soffrire gli impegni che avevamo. Sta lavorando bene e la sua condizione cresce giorno per giorno, Lyko si è fatto trovare pronto ed è quello che conta di più.
Perso Pavoletti, si sono comunque fatti 4 gol di testa. Sulle palle inattive, quanti ne mandi mediamente a saltare? Il modo di operare è lo stesso senza Pavoletti?
Abbiamo preso in considerazione il fatto che Pavo ha determinate caratteristiche, che ora non abbiamo. Cerco di sfruttare le caratteristiche che abbiamo, i cross che facciamo vengono fatti in velocità e non più cercando la torre. Dobbiamo cercare di migliorare nel capitalizzare le occasioni e in altri aspetti. A saltare siam sempre andati in 5 e 6 anche gli anni scorsi.
Hai elogiato Oliva prima della sfida con il Napoli. Come lo hai visto lì? Quanto potrà tornare utile in futuro?
Son contento di averlo fatto prima della gara e non dopo, altrimenti era troppo semplice. Totò ha messo in campo le caratteristiche che mi aspettavo. Deve migliorare alcuni aspetti, soprattutto in fase di possesso, ma mi aspettavo una prova maiuscola da parte sua perché c’erano tutti i canoni per poterla fare. Gli è servita anche quella mezz’ora in casa contro il Genoa, ha rotto il ghiaccio.
Juric è un nome che era circolato a Cagliari quando era circolato anche il suo. Una parte della tifoseria si era schierata. A distanza di tempo, sente di voler dimostrare qualcosa ai tifosi?
Niente da dimostrare, Ivan (Juric, ndr) è un grandissimo allenatore. Devo fare in modo che la mia squadra arrivi il più in alto possibile.
La sfida con il Verona per Maran e il suo staff (e gli ex Chievo) è un derby. La vittoria col Napoli può essere una svolta per l’entusiasmo dei tifosi? Ha fatto fare la corsa al biglietto in questi giorni.
Noi viviamo di questo entusiasmo, ci dà una grande spinta. (sulla prima) Alleno il Cagliari e sono orgoglioso di allenare questa squadra, aldilà dei passati e dei trascorsi è una partita importante. Siamo consapevoli che il nostro futuro passa da quello che mettiamo noi in campo e da come affronteremo questa squadra.