” Yes we Can”.
E’ ciò che si son sentiti dire oggi i dirigenti bianconeri da un obiettivo di mercato a lungo rincorso.
Stiamo parlando di Emre Can che, come anticipato dalla nostra redazione, si appresta a Giugno a vestire la maglia bianconera.
Yes we Can now
Una lunga trattativa, nata da un forte interesse per il mediano tedesco nell’estate 2017, quando il Liverpool ha respinto ogni offerta per lui nonostante il contratto in scadenza.
Un lungo corteggiamento, culminato nel primo “Ja” arrivato a Dicembre. Poi, dopo l’invio dei documenti, la firma tarda ad arrivare. C’è l’inserimento di altri top club europei: il Real Madrid lo valuta, il Bayern Monaco vuol riportarlo a casa, il PSG è pronto a riempirlo d’oro ed il giocatore tergiversa.
Sono giorni di attesa in casa bianconera, un’ attesa snervante che porta la situazione ai limiti della sopportazione. Il dg Marotta ed il ds Paratici sono in costante pressing sul giocatore e sull’agente Reza Fazeli, modificano l’offerta verso l’alto, portandola a circa 6 milioni + bonus a stagione per 5 anni, modificano il compenso spettante all’agente, trattano sulla richiesta di clausola rescissoria da inserire nel contratto.
Intanto Can sfoglia la margherita, ascolta tutti, anche il Liverpool con Jurgen Klopp che non si rassegna a perderlo. Nel tempo visita Vinovo, parla con Allegri, con la dirigenza, si confronta con il suo amico Khedira.
Il progetto è intrigante, l’idea di essere protagonista in un top club europeo lo affascina più dei soldi del Paris Saint Germain e più del ritorno a casa, in quel Bayern Monaco che l’ha fatto partire troppo a cuor leggero.
Emre Can allora ha detto sì al progetto Juve. Non importa se ha detto “Ja, wir können es schaffen” o “Yes we Can” o “Sì possiamo farlo”, l’importante è che questo matrimonio s’ha da fare.
L’annuncio al termine della stagione europea del Liverpool, giusto il tempo per limare i dettagli. Ma Emre Can è il primo colpo dei bianconeri.