Juve – Milan la vigilia del pranzo di Pasqua

Il sabato sera ognuno per i fatti suoi

Il sabato sera separati: io vedo l’anticipo e lei esce con le amiche. Ma che figata può essere? Di comune accordo decidiamo di lasciare casa e di uscire visto che la domenica a pranzo avremmo avuto, per la prima volta, i miei e i suoi a pranzo a casa nostra.

Da bravi svizzeri avevamo organizzato già tutto: tavola apparecchiata, vino in frigo, già cucinato quello che si poteva cucinare, pulto il bagno con divieto di farmi la doccia perchè altrimenti lo avrei sporcato (che poi sono i suoi capelli ad intasare il piatto doccia). Insomma casa nostra era off limits sabato sera, non si poteva sporcare neanche un bicchiere, la colazione l’indomani l’avremmo fatta al bar.

Inizia la serata

Così sabato sera già alle 20 usciamo di casa, io avevo prenotato in un pub con gli amici per vedere Juventus vs Milan e lei sarebbe andata in una vineria con le sue amiche fidanzate dei miei amici. Le avremmo raggiunte dopo la partita.

Considerato il fatto che alle 20 ero già fuori di casa alle 20.15 ero già nel pub a bere birra e mangiare noccioline nell’attesa che gli altri arrivassero. La serata va alla grande, la partita è intensa e ricca di emozioni e già dopo il primo tempo ero alla quarta birra media. Raimonda non scrive, quindi “no news, good news”.

Iniziano i messaggi

Alle 22.15 ecco il suo messaggio “amore mi vieni a prendere sto male! Ho mangiato una polpetta piena di aglio, sto malissimo”
Ma porca miseria, fammi finire di vedere la partita almeno! “cos’hai? cacarella? vomito?”
“no reflusso”
“e che vuol dire”
“beato te che non soffri di reflusso gastroespfageo, cioè acidità quando ti risale”
“cioè? Rutti?”
“no, è solo reflusso, cioè ti sale l’acidità, la cosa più brutta del mondo!”
“e dove va?”
“Non mi far dire parolacce, sono una signora!…. SALE IN GOLA CRETINO!”
“quindi sono rutti?”
“none!!!”
“rutti soffocati?”
“spero che ti venga, guarda. Così capisci!”

Gli ultimi 15 minuti

Ovviamente mi metto in macchina quando è oramai il 75esimo, dicendomi “tanto la partita finisce 1 a 1”.  Mi perdo gli ultimi cruciali 15 minuti della partita e la vado a prendere: era bianca in volto da far paura. La porto a casa e corre in bagno, quel bagno dove mi era stato vietato di fare qualsiasi cosa, lei ci ha fatto di tutto! Dopo averci fatto tutto, se ne va a letto e mi chiede di pulire. Ho pulito il bagno, mi sono perso la partita, le ho preparato la colazione e ho dovuto finire di cucinare io perché la mia amata era indisposta.