Cosa si sente di dire e cosa ha detto ai ragazzi?
“Devo ringraziare i ragazzi per questa prestazione. E’ una finale storica, una doppia finale, e li devo ringraziare. Il gol del pari poteva ammazzarci e invece siamo arrivati in finale, una finale che volevamo tantissimo. Se mi avessero chiesto: “Roma o Praga?”, avrei scelto sempre Praga. I ragazzi sono stati fantastici”.
Ha mai pensato di non riuscire a farcela?
“Spesso inciampavamo davanti ai record, ma questo percorso è iniziato l’anno scorso con un progetto nuovo e un’idea nuova che ci ha portato a qualificarci all’Europa. Ma tutti desideravamo arrivare in fondo attraverso un percorso fantastico. Abbiamo concluso il cerchio con una partita straordinaria. Mi hanno reso orgoglioso. Dobbiamo continuare a sudare perché dobbiamo giocare due finali”.
Squadra contratta per la pressione?
“La squadra è partita non dico contratta ma abbiamo cercato di capire come questo Basilea poteva affrontare la gara, come all’andata. Nei primi venti minuti ci hanno messo in difficoltà con Ndoye, poi abbiamo preso in mano la partita sbagliando gol incredibili e stavo pensando già ai calci di rigore. Però quando abbiamo messo dentro Barak doveva fare solo l’attaccante, gli ho detto di buttarsi dentro per segnare: detto fatto, bravo Antonin. Ha sfruttato questa occasione. Abbiamo sfruttato tutto ciò che ci ha permesso per andare in finale. Siamo in finale, siamo felici”.
Che vittoria è stata?
“Ieri ho detto che tutti quelli che arrivavano qui di sicuro avrebbero visto una squadra sudare per vincere. Siamo stati bravi e va fatto un applauso straordinario ai ragazzi. Li ho visti con degli occhi giusti, perché all’andata quel quarto d’ora non poteva privarci di una finale che tutti volevamo”.
Che percorso è stato fin da Twente in poi?
“E’ stato un percorso bellissimo che ti porta in giro per l’Europa, portandoti a confrontarsi con realtà importanti. Era un nostro obiettivo e abbiamo dimostrato sempre quanto il gruppo tenesse alla competizione. Mi ha sempre fatto vedere grandi cose questa squadra, abbiamo messo in difficoltà tutte le difese anche quella del Basilea che reputo granitica. Abbiamo fatto tanti gol, forse più di tutti e ci arriviamo con grande merito. Andremo in finale, ce la giocheremo e ce la metteremo tutta per dare un’altra gioia ai nostri tifosi”.
Come si fa a mettere la storia da parte?
“I numeri di questa stagione sono importanti, ci rendono orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Parte da Moena e questi due anni si concluderanno con Roma e Praga. Due obiettivi grandiosi, mi fa piacere di essere il primatista di queste statistiche. Il record in questo caso l’abbiamo messo. Sono stanchissimo e felicissimo, perché non sono solo i 120 minuti ma un’intera preparazione che parte dalla partita d’andata. Sono molto felice per questa impresa, i ragazzi hanno dimostrato di volermi bene e di credere in quello che proponiamo perché solo così potevamo farcela. Forse abbiamo distrutto lo spogliatoio dalla gioia”.
È stata la vittoria della squadra, sei d’accordo?
“La squadra l’ho vista all’andata molto amareggiata per quello che avevamo fatto, avevamo macchiato una partita davanti a un entusiasmo incredibile. Eravamo amareggiati per la vittoria mancata. Da un minuto dopo abbiamo cercato di preparare la partita del ritorno. Ho visto occhi pieni di fiducia, è partito un applauso dopo la riunione tecnica che ci ha permesso di vincere la partita. Sono felicissimo perché a parte che si tratta della mia esperienza europea e abbiamo centrato una finale che è un traguardo fantastico. Ora dobbiamo prepararla per trasformare un buon lavoro in un capolavoro”.
Per i tifosi avete già vinto fermando il gioco per il tifoso che stava male.
“Abbiamo fermato noi il gioco perché chiedevamo i soccorsi immediati per questa persona che si è salvata così. Appena abbiamo sentito dell’urgenza abbiamo chiamato tutti per capire la situazione. Sono contento anche di questo”.