Prologo
Italia vs Svezia era la partita della vita, non bisognava perderla e tanto meno pareggiarla, tutti davanti al televisore, magari abbracciati per sostenere gli azzurri. Quando la giocano? Di lunedì! Ma ce l’hanno forse con me? Un televisore ho e il lunedì la mia compagna vuole vedere Gray’s Anatomy, è il mio “giorno libero” non si discute per almeno 2 ore, mi leggo un libro, gioco con la Nintendo, cerco di importunare altre ragazze su tinder…
“Amore, stasera gioca l’Italia, che ne dici se ci guardiamo la partita?”
“wow! Gioca l’Italia? Ma i mondiali non sono in estate?”
Giustamente le partite della nazionale di solito si vedono in estate durante i mondiali o gli europei. Siamo onesti: chi se le vede quelle partite noiose di qualificazione del tipo Italia vs Lussemburgo o Italia vs Israele?
“No, amore è per qualificarsi ai mondiali di quest’estate”
“Ma siamo a novembre, fino a quest’estate c’è tempo!”
Anche qui ha ragione, ma credo che se avessimo giocato questo play-off ogni mese avremmo fatto la stessa medesima figura.
Il primo tempo
Comincia la partita, partono gli inni. Fischiano l’inno svedese. “Perchè?” Bella domanda, ho cercato di darle una spiegazione che avesse un qualcosa di psicologico o antropologico collegando i fischi alla paura e che con i fischi si cercava di scacciare le nostre paure di essere eliminati da questo mondiale, ma alla fine la risposta migliore me l’ha data la mia compagna con: “siamo degli stronzi!” Ed io a quel punto muto!
La partita va avanti e per il commento tecnico vi suggerisco di leggere i post di chi è riuscito a vedere la partita in modo più sereno rispetto al mio. Ma le prime avvisaglie che noi non meritassimo di passare il turno le abbiamo già a fine primo tempo:
– gli fischiamo indegnamente l’inno
– non gli danno due rigori netti
– gli trombiamo le connazionali in Romagna da 50 anni
Il secondo tempo
Durante il secondo tempo finalmente riesco a spiegarle il motivo dell’importanza di questa partita e del perché dovremmo vincere con almeno 2 gol di scarto, ma che al momento ci andrebbe pure bene farne uno solo, per poi sperare di andare ai supplementari e segnare il secondo gol in quei 30 minuti oppure sperare nella cinica lotteria dei rigori, che a lei piace tanto, e che se dovessimo perdere potremmo comunque sempre dire “e vabbè, ma siamo usciti ai rigori, che sfiga”.
Ed in questo momento, esattamente al quarantesimo minuto del secondo tempo, che la mia amata tira fuori tutta la sua saggezza e mi dice: “Comunque siamo proprio Italiani. C’era tutto il tempo per qualificarsi con calma e poi stare lì a grattarsi e invece no, puntiamo a risolverla gli ultimi 5 minuti dell’ultimo giorno disponibile.” Anche in questo caso, sto zitto e aspetto tristemente il fischio finale della partita.
Il triste epilogo
Dopo il triplice fischio lei mi prende la mano, mi sorride e mi dice: “Amore, ora niente scuse quest’estate si esce a prendere il gelato! …altro che partita e birra!!!” Giampiero Ventura è diventato ufficialmente l’idolo di tutte le mogli e fidanzate d’Italia.