In estate si assisterà sicuramente ad una rivoluzione in casa Inter, non fosse altro per tutti contratti che scadranno a giugno.
Difesa di rivedere con Handanovic, De Vrij, Skriniar e Acerbi in scadenza e Bastoni nel 2024 oltre agli altri.
Dumfries potrebbe essere sacrificato alla causa bilancio, mentre in avanti si dovrà dirimere il caso Lukaku e la scadenza di Dzeko.
Gli obiettivi di mercato
A causa delle problematiche di bilancio, la società sta chiedendo a Marotta di cercare opportunità dove gli altri vedono problemi.
Sul taccuino ci sono diversi nomi per la difesa: il primo è quello di Ndicka dell’Eintracht, 23enne che sta sfogliando la margherita per il suo futuro. Su di lui mezzo Premier, ma il ragazzo e combattuto e l’Inter non lascerà nulla di intentato.
Le alternative sono Smalling in scadenza, un remake del caso Mkhitaryan, e Becao, per il quale occorrerebbero 10 milioni per il cartellino.
Sull’esterno, in caso di partenza dell’olandese, da tempo è stato individuato Buchanan, canadese del Brugge. L’Inter ci aveva puntato in tempi non sospetti, ma i soliti conti da sistemare, non hanno permesso l’affondo prima dell’exploit mondiale.
In avanti il sogno si chiama Firmino che è ai titoli di coda con il Liverpool e che poterebbe la rivoluzione anche in attacco.
Dopo otto anni ai reds e con uno spazio sempre più angusto reso ancora più limitato dall’arrivo di Gakpo, il brasiliano vorrebbe un nuovo progetto che gli dia piena fiducia. In Premier non mancano gli estimatori, ma tra i top club difficile che qualcuno possa riservargli fiducia incondizionata.
Lo stipendio attuale è di circa 10 milioni netti, cifra che va oltre il budget, ma se dovesse accettare una riduzione almeno del 20% e sfruttando il decreto crescita, l’Inter potrebbe riflettere seriamente sui rinnovi sia di Dzeko che di Lukaku.