Con il recupero tra Atalanta e Fiorentina, vinto dagli uomini di Italiano per 2 a 3, possiamo definitivamente dare i voti della stagione di Serie A.
Una stagione che ha visto l’Inter dominare in lungo ed in largo, mentre altre squadre hanno sorpreso almeno nel n0stro campionato.
Andiamo a vedere i voti del nostro campionato.
Napoli e Juve bocciate: i voti alla stagione di Serie A
Inter 10: una stagione perfetta per gli uomini di Inzaghi che non hanno mai perso il controllo della situazione dalla prima all’ultima partita. Gioco corale, grande macchina da gol, sempre sicuri. Peccato non aver ottenuto gli stessi risultati in Champions League.
Milan 7: qualche rimpianto gli uomini di Pioli devono averlo. Il non aver mai trovato una continuità di gioco ed a volte l’essere stati poco concentrati sono costati cari. Poi il secondo posto ci sta, ma la distanza dall’Inter è davvero tropppa.
Juventus 4,5: per un momento è sembrata l’anti-Inter, poi 15 punti in 15 partite sono stati davvero troppo poco per una squadra comunque con qualità importanti. Il non gioco, la poca concretezza, hanno poi creato una spaccatura insanabile che, in ogni caso, avrebbe portato al cambio in panchina a fine stagione (anticipato per altri motivi ndr). La Coppa Italia, vinta meritatamente, è solo un’oasi nel deserto.
Atalanta 9,5: Il quarto posto in Serie A è sicuramente un grande merito degli uomini di Gaseperini, finalisti anche in Coppa Italia e, soprattutto, vincitori in Europa League. Cosa manca alla perfezione? A volte gli orobici hanno mancato nella continuità dei risultati. Ed il terzo posto, nel recupero del 2 Giugno, era sicuramente alla portata.
Bologna 10: la vera rivelazione del nostro campionato. Gli uomini di Thiago Motta hanno sorpreso sia nei risultati che nella qualità di gioco, creando grande entusiasmo intorno alla squadra e riportando i felsinei in Champions League. Ripetersi sarà difficile, ma questo Bologna può tornare a sognare in grande.
Roma 5: stagione a due facce quella dei giallorossi. Una prima parte quasi anonima con Mourinho, poi il nuovo entusiasmo con De Rossi che ha sicuramente portato risultati utili, ma non ha centrato l’0bbiettivo Champions. I giallorossi potevano e dovevano fare sicuramente di più vista la qualità della rosa.
Lazio 5: della squadra che la scorsa stagione è arrivata 2° alla spalle del Napoli, quest’anno non si è vista nemmeno l’ombra. Poco cinica sottoporta, poca solidità difensiva. Con Tudor, giunto dopo che si è dimesso Sarri, si è visto qualcosa di più, ma non abbastanza per lottare per la Champions League.
Fiorentina 5,5: vorrei ma non posso. La sensazione è che la squadra Viola abbia provato a fare di più, ma lo step successivo non è stato mai raggiunto. E’ mancato un finalizzatore, con Belotti, Nzola e Beltran che sicuramente potevano fare di più. Nico Gonzalez è andato a fasi alterne ed è mancato un leader tecnico e carismatico a questa squadra.
Torino 5: discorso simile a quello fatto per la Fiorentina. Ai granata è mancata lucidità in alcune situazioni e cinicità sottoporta. Il solo Zapata lì in avanti, con i suoi 13 gol, non è bastato per fare lo step decisivo. Sono mancati tanti giocatori, da Vlasic a Sanabria, ed è mancata la continuità di gioco. L’addio di Juric deve far riflettere.
Napoli 1: la squadra Campione d’Italia in carica non è mai pervenuta. Nata male sotto Garcia, finita peggio prima con Mazzarri e poi con Calzona. E’ mancata quella squadra “devastante” che nella scorsa stagione ha dominato il campionato ed ha fatto benissimo in Champions. E’ mancata quella macchina da gol e quel gioco corale che ha fatto la differenza. Una stagione da dimenticare che lascia solo macerie.
Genoa 10: stagione da 10 per gli uomini di Alberto Gilardino. Concentrati ed in palla dalla prima partita della stagione, la squadra ligure è stata arcigna da affrontare, ha trovato un ottimo gioco corale ed ha esaltato i singoli come Gudmundsson. Alberto Gilardino ha messo su una sinfonia perfetta.
Monza 6: la squadra brianzola si è limitata al compitino, senza strafare e senza eccedere. Intorno a Palladino, che cambierà panchina la prossima stagione, si è spento l’entusiasmo e, soprattutto nell’ultimo periodo, gioco e risultati sono mancati. Comunque l’obbiettivo salvezza è stato raggiunto.
Verona 10: la squadra veneta ha raggiunto un risultato che, sia ad Agosto che al termine del calciomercato di Gennaio, era del tutto inimmaginabile visto il rinnovo della rosa e la vendita di giocatori importanti. Ma Baroni e la sua squadra hanno stretto un patto, hanno giocato compatti e ci hanno messo carattere in ogni partita. Un grandissimo risultato.
Lecce 9: i salentini ottengono il massimo trovando la salvezza con una rosa costruita con poco budget, ma di qualità. Non sono perfetti, però, perchè nell’ultimo periodo con Roberto D’Aversa, poi sostituito con Gotti, avevano perso la retta via e sembravano essere entrati in un limbo da cui era imp0ssibile uscire. Con lavoro ed abnegazione i salentini hanno, comunque, centrato l’obbiettivo.
Udinese 4,5: i friulani hanno centrato la salvezza praticamente nel match casalingo contro l’Empoli e nell’ultimo match in trasferta a Frosinone. La qualità della rosa, però, prospettava una maggior tranquillità nell’ottenere il risultato minimo. Ed anche la gestione della panchina, con tre allenatori in stagione, ha lasciato abbastanza a desiderare.
Cagliari 10: sir Claudio Ranieri ce l’ha fatta ancora una volta, nonostante gli evidenti limiti della rosa. I sardi sono stati una squadra che, dopo la prima vittoria in rimonta, hanno iniziato a lottare su ogni pallone per sovvertire tutti i pronostici che li vedeva già retrocessi. Una grande prova di attaccamento alla maglia da parte dei giocatori, che hanno seguito i dettami del carismatico tecnico ed ottenuto un grandissimo risultato.
Empoli 10: alzi la mano chi, al momento dell’arrivo di Davide Nicola ad Empoli a Gennaio e dopo la cessione di Baldanzi, pensava che l’Empoli potesse salvarsi. E’ stato un autentico miracolo da parte dei toscani, che si sono compattati ed hanno ottenuto risultati importanti. Certo, però, che ottenere una salvezza al 93′ è roba da far saltare le coronarie di ogni cardiopatico.
Frosinone 4: la qualità della rosa, è vero, non era eccelsa e la squadra era deficitaria di giocatori “esperti di Serie A”. I risultati, fino a Novembre, erano stati ottimi. Poi una squadra che ha arrancato, come prevedibile, nonostante un buon gioco espresso. All’ultimo match i ciociari erano padroni del loro destino, avendo 2 risultati su 3 a disposizione, ma hanno giocato con paura e, si sà, questo non aiuta. Hanno tutte le qualità, comunque, per fare bene la prossima serie cadetta.
Sassuolo 1: arriva la retrocessione al termine di un campionato iniziato male, poi ripreso, e terminato malissimo. La squadra non ha mai espresso una fase difensiva convincente, mentre in avanti sono mancati gli interpreti (Berardi infortunato, Laurientè indecifrabile) e la capacità di andare a segno. A niente è servita la cura Ballardini, subentrato a Dionisi. La squadra non ha mai avuto uno scatto d’orgoglio. Retrocessione meritata.
Salernitana 1: la squadra era partita con ben altri obbiettivi ma presto si è rivelata inadatta alla Serie A, con una rosa deficitaria in ogni ruolo e gestioni di alcune situazioni al limite del dilettantesco (vedi Dia). I campani non hanno mai provato a reagire al loro destino ed hanno chiuso la stagione con solo 2 vittorie. La sensazione è che la società debba programmare la prossima stagione con maggior serietà e maggior convinzione, affidandosi magari a uomini esperti.