C’è qualche acciaccato. Come sta la squadra?
“Ci saranno degli assenti: Nzola, Ekdal, Zurkowski, Bastoni, assenti certi. Abbiamo l’infermeria abbastanza piena di altre piccole cose, oggi faremo una valutazione soprattutto per Holm e poi partiamo. Dragowski ha anticipato parecchio i tempi e quindi questo recupero è da gestire con un dosaggio di grande cautela. Due giorni di carico di fila non li regge, quindi ha bisogno di un recupero profondo dopo la partita ed è il motivo per cui per Bergamo non era pronto”.
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Conterà sbagliare meno possibile?
“È una partita senza due protagonisti, Nzola e Arnautovic. Dobbiamo trovare degli adattamenti alla partita che ci sarà. Credo che il Bologna sia una squadra con tante qualità, noi dovremo mettere in campo le nostre”.
Quale può essere un’alternativa a Nzola?
“Ci sono altri attaccanti che stanno più o meno bene, e questa è una variabile da considerare ogni volta. Come detto, cambiano le caratteristiche di come si lega il gioco e le linee di passaggio, come portare la palla”.
Arriva Wisniewski. Come lo valuta?
“Ho visto qualche partita del Venezia e mi sono fatto un’idea delle sue caratteristiche. I calciatori vanno valutati nel proprio contesto e vedendoli. È un difensore molto strutturato, destro, ha caratteristiche molto diverse da Kiwior e mi è piaciuto quando l’ho visto. Mi auguro dia il suo contributo”.
Il mercato sta finendo.
“C’è fastidio quando lavori durante questa finestra. Fatalmente hai calciatori in odore di qualcosa, che hanno pensieri e non sono focalizzati su quanto fai. Qualcosa qui e là si perde, poi la piccola perdita nella quotidianità si trasferisce in partita. Ben venga la fine del mercato”.
Come impensierire il Bologna?
“Sono un avversario diverso dalla Roma, sia in fase offensiva che difensiva qualcosa dovremo cambiare. Non mi è piaciuto che non siamo riusciti ad innescare la pericolosità, tanto che tra primo e secondo tempo ho provato a modificare i presupposti per arrivare a questa soluzione, cosa che proverò a fare anche domani”.
Quanto tempo ci vuole per inglobare i nuovi?
“Non c’è una risposta vera, i ragazzi hanno caratteristiche diverse e vengono da esperienze diverse. Sono arrivati diversi giovani, Zurkowski che era il più pronto e che conosce meglio la Serie A starà ai box per una ventina di giorni e ritarda il suo inserimento. La mia modalità è quella della goccia, del piccolo contributo ogni giorno, sia per atteggiamento che per condivisione delle idee. Non amo che arrivi un calciatore che entri in campo senza sapere nulla, mi piace una squadra integrata e che faccia ciò che deve insieme”.
Con Esposito e Bourabia si può permettere un trequartista in più?
“Parecchie persone non riescono a dare una valutazione corretta rispetto ad Ampadu. Viene percepito come diga, ma la realtà è che è uno che fa anche diga e legna, ma è ben diverso. Ci ha dato tantissimo, ha coperto un problema strutturale della squadra, aiutandoci in questo periodo. Abbiamo avuto diversi giocatori, Bastoni, Bourabia, Ekdal, che giocavano depotenziati perché non stavano bene. Ora sono arrivati nuovi infortuni, quindi bisogna vedere cosa riesci a permetterti ogni volta. Le cose che ci dicevamo ad inizio anno le stiamo dimostrando a livello pratico: non sono un fissato sul modulo di gioco. Nel momento in cui posso permettermi di migliorare la situazione col 5-5-5 lo faccio”.
Cipot e Krollis come li ha visti?
“Krollis è stato fermo totalmente un mese, è arrivato dalla sosta del suo campionato ed è venuto qui come se fosse un ritiro. Non è facile metterlo nemmeno negli allenamenti. Ha avuto la sfortuna che dopo 7 minuti di allenamento ha avuto un contrasto duro e non è a disposizione da un paio di giorni. Questa settimana ho apprezzato le qualità di Cipot, che mi sembrano notevoli”.
Che partita sarà?
“Molto aggressiva all’inizio. Entrambe hanno modo di proporre il gioco in modo diverso, ma di sicuro sarà una partita di aggressività. Poi, con la partita incanalata, credo cambierà”.