“Che Napoli mi aspetto dopo il cambio in panchina? È sempre una squadra molto forte, è una squadra che lo scorso anno ha stradominato il campionato, mi aspetto il miglior Napoli, ma anche per noi siamo in una buona posizione di classifica. È sempre stata una partita di riferimento, domani avremo sicuramente il metro. È una partita dove dobbiamo far bene tutti, l’obiettivo nostro è sempre quello di fare il massimo. Siamo alla tredicesima di campionato, in una partita che dura 90 minuti ci possono essere tutte le componenti, dobbiamo saperci esporre e saperci abbassare”.
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Infortunati?
“Sono rimasti fuori Palomino e Toloi. Ruggeri ha recuperato abbastanza bene, abbiamo recuperato un po’ tutti, il dubbio dell’ultima ora è quello di Koopmeiners, è arrivato dalla nazionale un po’ acciaccato, lo valuteremo domani. È un problema fisico, è un affaticamento. Il problema è che giochiamo domani”.
Adopo?
“Potrebbe giocare anche se non ha le caratteristiche di De Roon, è sicuramente differente”.
De Ketelaere?
“Non mi preoccupa, è comunque un giocatore in crescita. Ha avuto modo di recuperare bene dal punto di vista fisico, mi è sembrato sicuramente in crescita anche sotto l’aspetto della condizione. Arriva da una stagione non positiva, adesso sta facendo il suo percorso, ma riguarda un po’ tutti quanti. Su di lui le luci sono sempre molto accese, ma è un giocatore che ha le qualità e ha bisogno di metterle in mostra”.
Che Scamacca si aspetta da qui in avanti?
“Vale un po’ il discorso di De Ketelaere, entrambi arrivano da stagioni non positive. Non è che fai 3 gol in una stagione e quella dopo ne fai 40: vedo delle cose molto buone, la continuità e tutte le altre componenti che evidenziate sono tutte cose che vogliamo migliorare. Hanno bisogno di continuità, agonismo, partecipazione, ma è anche giusto scommettere. Se ci fossero stati giocatori già pronti non sarebbero venuti all’Atalanta”.
Carnesecchi o Musso?
“Domani giocherà ancora Carnesecchi anche per dare continuità alla partita che ha fatto a Udine. Andremo avanti un po’ così, a vista”.
Ha già saputo i temi dell’incontro tra Percassi e Pagliuca?
“No, non sapevo nemmeno del viaggio a Boston. Non so quando rientrerà, ma sono cose che riguardano la società, con Pagliuca non c’è mai un discorso tecnico”.
Come gestisce questi momenti pieni a livello d’impegni?
“Non riguarda solo noi, c’è l’Inter che tira come un treno, ma anche le altre impegnate nelle coppe hanno pagato qualcosina. Io ho detto che le coppe ti danno parecchio, può succedere che paghi qualche partita”.
È una settimana piena di scontri diretti. Chi è favorito per lo Scudetto tra Juventus e Inter?
“È facile dire che l’Inter sia la squadra più accreditata, fino adesso hanno dato questa sensazione. In questo momento sono le squadre pretendenti, l’Inter è un po’ più favorita, ma sono passate solo 12 giornate. La Juventus ha sicuramente possibilità di crescita molto importante. Con Inter e Juventus sono state due partite che in fin dei conti ci hanno dato consapevolezza ed energie, la qualità con cui affronti queste squadre ti dà la dimensione e il metro di quelle che possono essere le tue possibilità”.
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