Gasperini in conferenza stampa presenta la sfida al Genoa per continuare la corsa alla Champions nella sfida casalinga, a Reggio Emilia, contro il Genoa.
Il Genoa gioca con toni agonistici molto accesi, vedi all’andata quando de Roon fu costretto a uscire per una botta alla caviglia dopo pochi minuti. Se avesse fatto sempre così, non avrebbe bisogno di punti: perciò la partita di domani è pericolosa. Per noi la posta in palio è fondamentale: sappiamo in quale posizione di classifica siamo, tre punti a Reggio Emilia ci lancerebbero forse in maniera decisiva. In questi mesi abbiamo sempre spostato gli obiettivi verso l’alto. Siamo vicini a poter fare qualcosa di straordinario, anche se non abbiamo ancora centrato alcun traguardo. Non possiamo permetterci di pensare ad altro fino a sabato sera, perché in campionato mancano ancora tre partite. La stagione è straordinaria anche per l’assenza di infortuni gravi e prolungati, al netto di Toloi.
Su Gomez
Col Genoa la sfida è anche superare le assenze di peso. Gomez è su altissimi livelli e dopo aver cambiato ruolo ha aumentato il suo carisma e il suo ascendente nei confronti della squadra. Come giocatore è sempre stato fantastico, ma il suo peso specifico sui compagni è aumentato.
Su Ibanez
Ibañez è buono, ma non ha mai giocato e non è il caso di proporlo in una partita così importante. In teoria potremmo anche giocare a quattro. E Castagne potrebbe partire offensivo come a Torino: le soluzioni non ci fanno difetto.
Sul Genoa
L’avversario di turno si salva sicuramente perché ha dei valori, ma ha la necessità di chiudere il discorso per raggiungere questo obiettivo. E’ una squadra che seguo con affetto: è una piazza molto entusiasta che mi tributa grande stima, lo striscione di domenica è emblematico. Mi spiace che in questo momento l’ambiente non esprima la gioia e la felicità che gli sono consone: noto un po’ di rottura tra pubblico e società.
Sulla città di Bergamo
L’Atalanta è un’isola felice, in giro vedo tanta scontentezza. L’entusiasmo che c’è a Bergamo è unico: in tanti, invece, avrebbero voluto fare molto di più. Con 5 punti sei matematicamente davanti al Torino, con 6 alla Roma, con 7 al Milan: possiamo essere dentro tutto o fuori da tutto. Per questo sabato è fondamentale contro una compagine alla ricerca di punti per chiudere con la salvezza.
Sul giocare in casa, ma a Reggio Emilia
Giocare in casa a Reggio Emilia crea qualche disagio, ma il prezzo vale il biglietto: si accetta un po’ tutto in nome del restyling dello stadio, che diventerà qualcosa di incredibile. In tre giorni la Curva Nord è andata giù. Il presidente ha fatto un regalo alla città, ai tifosi e a se stesso. I tifosi sono encomiabili, vanno da una migrazione all’altra: da Bergamo a Reggio Emilia, da Reggio Emilia a Roma…