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Gasperini in conferenza stamp presenta la sfida allo Spezia

Gasperini in sala stampa presenta la sfida allo Spezia di Italiano con un occhio al ritorno degli ottavi di Champions contro il Real Madrid.

Gasperini in conferenza stampa presenta la sfida allo Spezia che precede il ritorno di Champions contro il Real Madrid.

“Dobbiamo guardare a noi stessi, al nostro percorso. Per noi questa è la strada per crescere, per aver guadagnato posizioni e giocare in Europa. È il nostro modo di interpretare il calcio e raggiungere nuovi obiettivi. I modi sono validi quando ci riesci: con l’Inter abbiamo perso, ma ti lasciano la soddisfazione”.

Spesso le squadre esultano parecchio, come se avessero battuto una grande squadra.

“Anche noi quando vinciamo esultiamo, non è irrispettoso nei confronti degli avversari. Un’esultanza simile è normale. Ogni gara ha la sua storia, la gara va affrontata in base a come si svolge. Quello che fanno gli altri riguarda gli altri, noi cerchiamo di risolvere quelli che sono i nostri problemi. In queste gare l’episodio cambia lo svolgimento, noi dobbiamo essere bravi a giocare più tipi di calcio. Con lo Spezia sarà una partita diversa, ci saranno altre difficoltà. Comunque siamo soddisfatti, la squadra è concentrata ed è sul pezzo, gioca un bel calcio”.

Che approccio avrete alle due sfide?

“Sono gare importanti, in campionato ci sono tante squadre che si giocano l’Europa. A Madrid sarà una partita secca, ma l’avversario è di grandissimo valore. Noi sappiamo interpretare al meglio le gare, ora pensiamo allo Spezia. Poi sarà da dentro o fuori”.

Zapata?

“Ieri stava bene, se è in condizione può giocare. Altrimenti lo porto in panchina”.

Come si può colmare il gradino con le altre squadre?

“Noi siamo l’Atalanta, non possiamo pensare di acquisire giocatori a 80 milioni con contratti del genere, l’Atalanta ha il suo standard ma ha speso per quello che è il suo target, ricordiamoci che siamo in un periodo di pandemia, la proprietà ha affrontato la crisi. Dobbiamo avere il nostro target, hanno sicuramente sul mercato possibilità di spendere, noi dobbiamo seguire il nostro target. Il tutto in base alle proprie possibilità. Romero, Pessina, Maehle hanno dato un contribut importante, i soldi aiutano ma non si può sforare o fare chissà cosa. Altri hanno centinaia di milioni di debiti, ma si vede che possono affrontarli. Dobbiamo seguire il nostro percorso, la squadra si sta migliorando. La sensazione è che siamo sembrati forti rispetto all’Inter prima in classifica. È anche una forte motivazione, per noi quella dell’altra sera è una piccola vittoria, ti permette di pensare al futuro. Vincere a tutti i costi ti porta fuori giri, noi abbiamo un ambiente gratificato. Su questo cerchiamo di migliorarci”.

L’Atalanta è la squadra che sta facendo meglio in Europa.

“Mi dispiace, perché vuol dire che le altre hanno fatto peggio. C’è anche l’Europa League, per il calcio italiano sarebbe bello portare più squadre avanti. La Juve eliminata? Non sono sorpreso, in Europa ci sono squadre forti. Nel loro paese sono in testa, conoscono il calcio e sanno quali giocatori prendere. A volte c’è un po’ tanta presunzione nell’approcciarsi solo al nome. Il Real Madrid è una squadra di grandissimo livello, sono scontri rischiosi e ti puoi anche far male, ma non abbiamo la paura di snaturarci. È il nostro percorso, va tutto bene quello che poi è efficaci. Io personalmente cerco di seguire la strada vicina alle mie idee”.

Domani c’è lo Spezia.

“Lo Spezia sta cercando la salvezza attraverso il gioco. È un bell’esempio, mi sono divertito a vedere lo Spezia. Ha vinto, poi chiaro che è lì. Da parte mia è encomiabile quello che stanno facendo, traggo delle indicazioni e vedo una bella squadra. Gestiscono bene la palla, giocano con sicurezza. Andare a prendergli la palla non è facile, devi essere organizzata. La partita dell’andata è stata forse la più brutta, arrivavamo dalla pausa delle nazionali. Abbiamo avuto occasioni per vincerla, ma li ho apprezzati”.

Le condizioni della squadra quali sono?

“Non abbiamo bisogno di rifiatare, sembra che giocare a calcio sia un sacrificio. Io questa roba qua proprio…e i giocatori uguale. Gli unici rischi possono essere gli infortuni. Zapata da valutare, Sutalo e Hateboer sono fuori”.

I tempi di recupero di Sutalo?

“Non saranno immediati”.

Può essere un vantaggio giocare venerdì?

“Dobbiamo fare risultato, non sarà facile ma l’attenzione è solo sulla nostra gara”.

Messi e Ronaldo sono entrambi fuori dalla Champions.

“È una competizione durissima, fantastica. Messi e Ronaldo? Speriamo più in là possibile, ma prima o poi smetteranno. Poi ci sono Mbappé, Haaland…ma la Champions è l’espressione di squadra”.

Un commento su Piccoli?

“Sta facendo una bella esperienza, poteva anche restare qui se non ci fosse stato Lammers. È un ragazzo dell’Atalanta, va seguito nella sua evoluzione”.

Giocherà Sportiello o Gollini?

“È un altro tormentone, io non ci vedo niente di strano. Sportiello sta facendo bene, vogliamo migliorare in quel ruolo lì. Il miglioramento può essere fatto da Sportiello, da Gollini o dal mercato”.

Se lunedì non fosse uscito Duvan?

“Avrei messo Muriel al posto di un centrocampista, giocando poi a quattro. A volte in partita…con il Real Madrid dopo il cambio abbiamo preso gol. La casistica è enorme, non è mai facile”.

Ci sono stati tanti complimenti per l’Atalanta.

“Capisco che nel calcio si possa giocare in tanti modi, chi vince ha sempre ragione. Io ho sempre cercato di fare il mio tipo di calcio anche per raggiungere la salvezza, altri fanno in un altro modo, ma non è che li disprezzo. L’importante è raggiungere l’efficacia, poter raggiungere l’obiettivo. In Europa bisogna fare un altro discorso, in generale chi vince la Champions è abituata a vincere, propositiva, forte. Se riesci a fare tutto è il massimo”.

Come si ferma Haaland? E la prestazione di Djimsiti?

“È bello vedere nascere giocatori che andranno a sostituire i vari Messi e Ronaldo, con caratteristiche più fisiche. Non so se è l’effetto dei tempi, Messi è stato un esempio completamente diverso. Nel calcio giocano tutti, sia quelli alti che bassi. Djimsiti è stato strepitoso, ma per me l’altra sera abbiamo fatto una straordinaria partita difensiva contro giocatori forti come Lukaku e Lautaro. Gosens non ha mai dato spazio ad Hakimi, ma di tutta la squadra. I 60 gol forse nascono da queste capacità di difendere”.

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