“È chiaro che giocando tre partite in una settimana è un momento importante, ma non solo per noi. Non so se sarà decisivo, ma queste tre partite possono chiarire qualcosa”.
I giocatori recuperati quanto possono innalzare la qualità?
“In questo momento abbiamo bisogno di tutti al meglio, è fondamentale arrivare a questo punto della stagione nella miglior condizione fisica e mentale. Ci sono mancati alcuni giocatori, speriamo di recuperare anche Lookman che purtroppo non ci sarà nemmeno domani. La squadra mi pare che sia seconda come miglior attacco. Se poi segnerà Zapata, o Lookman, o Hojlund, va bene, abbiamo sicuramente bisogno di tutti quanti”.
Come vede il Torino?
“È una squadra che ha una grossa identità, Juric ha fatto un gran lavoro di rilancio, ma la società è cresciuta. Juric oltre a fare risultati valorizza molto i giocatori. Ma anche per l’Atalanta è un grande merito essere lì davanti a squadre come Fiorentina, Sassuolo, Bologna: avere questo vantaggio importante valorizza anche il nostro lavoro. Mi aspetto una gara difficile, molto contrastata, anche tattica, non so se sarà una bella partita, se sarà aperta o meno, sicuramente tutte e due le squadre cercano sempre il massimo risultato, non solo per necessità di classifica, entrambe giochiamo per cercare di vincere, non per speculare. Dovremo essere bravi sugli episodi, sulla compattezza e sulla qualità. Le partite cominciano a diventare come delle finali”.
La situazione della Juve pesa? Così come il fatto di non sapere se il settimo posto darà automaticamente l’Europa.
“L’unico modo è non pensarci, dobbiamo pensare a guardare la nostra classifica, a guardare davanti se riusciamo a pizzicare una squadra, abbiamo mille motivazioni per poter guardare avanti”.
Sarà una gara pesante anche per via degli scontri tra Roma-Milan e Inter-Lazio?
“Non sarà quella decisiva, al di là degli scontri diretti che riguarderanno anche noi, abbiamo bisogno di vincere al di là di quello che fanno quelle davanti a noi. Non so di quanti punti abbiamo bisogno, ogni settimana ci sono risultati particolari, meglio pensare partita dopo partita”.
È il momento anche per Muriel?
“È un po’ sotto pressione perché deve nascere la bambina (ride, ndr). Muriel è un giocatore fondamentale per noi, ha la capacità di poterci dare una spinta”.
Sarà una partita chiusa?
“Koopmeiners ha fatto tanti gol, anche de Roon. I gol dalla distanza non sono tantissimi, bisogna considerare anche la bravura dei portieri, non è facile bucarli da venticinque o trenta metri. Questa è un’arma meno usata, probabilmente”.
Sono mancati i gol dalla distanza?
“Più che i tiri dalla distanza ci sono mancati i gol su calci piazzati, speriamo di farne adesso qualcuno in più. Sono tutti importanti, da uno o dall’altro. Bisogna dare la giusta importanza a tutto, magari anche su autogol (ride, ndr). Il risultato diventa pesante, soprattutto la vittoria. Rimane la convinzione che per fare risultato bisogna giocarsi la partita, con buona identità”.