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Garcia e Mario Rui in conferenza stampa di presentazione alla sfida con il Braga

Garcia: Kvara non segna da un po’, ma non deve pensarci e avere sempre il piacere di giocare. Mario Rui: Difendere a uomo o a zona cambia poco.

Le parole di Garcia:

Qual è il problema? Perché non va?
“Siamo solo quinti, volevamo fare meglio ma è solo l’inizio della stagione. Nella sconfitta abbiamo giocato benissimo un tempo, l’altro no. Nel pareggio bene solo nel secondo tempo. Dobbiamo essere più continui, ma il campionato è il campionato e la Champions è la Champions. Sono solo sei partite, vuol dire che ogni partita conta molto di più rispetto al campionato. Siamo qui per vincere, arriviamo con ambizione, determinazione e fiducia”.

Ha sentito De Laurentiis?
“Né più né meno rispetto al solito. L’ho sentito domenica e anche stamattina. Io sono sereno e tranquillo. Il presidente? Lo sembra anche lui, chiedetelo a lui”.

Cosa dovrete fare?
“Dobbiamo essere più efficaci sotto porta. E dobbiamo essere in grado di finire le partite senza prendere gol. In quattro partite abbiamo subito cinque gol, però analizzando le statistiche abbiamo subito otto tiri nello specchio. Vuol dire che non difendiamo così male e che non siamo fuori posizione. Abbiamo subito un rigore, due palle inattive col Genoa, due contropiedi con la Lazio. Non è mai la stessa cosa: se concediamo poco, come all’inizio, faremo dei clean sheet e sarà più semplice vincere le partite”.

Come sta vedendo Osimhen e Kvaratskhelia?
“Tutta la rosa è importante, chi inizierà è importante, ma il risultato si fa non solo con gli undici che iniziano. Osimhen ha iniziato bene, con due gol in tre partite, poi non ha segnato ma speriamo che lo faccia domani. Kvara invece è stato frenato durante la preparazione da un infortunio, ha saltato la prima partita, la seconda solo nel secondo tempo. Poi ci ho parlato perché io lo voglio tranquillo, deve essere decisivo. Non segna da un po’, ma non deve pensarci, avere sempre il piacere di giocare. Sarebbe già molto buono se facesse un assist come col Sassuolo. Domani si gioca la Champions, il sogno di tutti noi, vogliamo andare il più lontano possibile. Queste serate sono fatte anche per i grandi calciatori e Khvicha ne è uno”.

E’ cambiato qualcosa nella preparazione?
“Le statistiche non vogliono dire tutto, ma nell’ambito della preparazione fisica sì. Nel secondo tempo col Genoa ci sono stati dati più alti rispetto al primo tempo. Una squadra che è stanca non può fare questa cosa”.

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Che avversario si aspetta? Che partita bisognerà fare?
“Noi veniamo per vincere, con determinazione, ambizione e fiducia. Il Braga ha delle qualità, conosciamo bene alcuni giocatori, ci sono tanti che hanno giocato in Francia e conosciamo bene, da Fonte a Moutinho. Hanno qualità, Bruma, Ruiz e non solo. Bisognerà essere continui, fin dal primo minuto dobbiamo mostrare determinazione, dare tutto e cominciare bene questa Champions League”.

E’ deluso dall’andamento? O sorpreso?
“Deluso per niente, neanche sorpreso. Dobbiamo imparare, sia io che la squadra. Nel primo tempo con la Lazio abbiamo fatto meglio di tutta la stagione, ma poi ci serve continuità. Da domani è questo che proveremo a ottenere”.

A che punto è Natan
“Vi avevo spiegato che abbiamo avuto la sosta per farlo lavorare. Ora pare non abbia più problemi fisici, aveva un problema al ginocchio. E’ più vicino a entrare in questa squadra, ma voglio far sì che ci siano buone condizioni”.

C’è il rischio di sottovalutare l’avversario?
“Ho giocato qui col Marsiglia in Europa League. Torno qua con piacere, è uno stadio particolare. Il Braga è cresciuto tanto visto che ora è in Champions League. Noi rispettiamo gli avversari e faremo in modo di giocare al 100%”.

Le parole di Mario Rui

Con che sentimento affrontate la gara?
“Vogliamo vincere a tutti i costi, è una notte di Champions League, siamo carichi”.

Come ti spieghi che un punto di forza dell’anno scorso come il pressing quest’anno pare sia un punto debole?
“Le altre rispetto all’anno scorso sono meno sorprese, più preparate su di noi. Tocca a noi calciatori in campo e durante la settimana cercare di migliorare. Ma parliamo di due partite, mi sembra un po’ esagerato tutto questo pessimismo. Cercheremo di migliorare e dare un’immagine diversa già domani in modo da far cambiare idea a tutti”.

E’ cambiato qualcosa nella preparazione? Percepite difficoltà fisiche? C’è coesione tra tutte le componenti?
“Il gruppo è coeso, essendo praticamente lo stesso non ci sono problemi. Ci dispiace che se ne parli così tanto perché c’è compattezza tra squadra e staff. La condizione fisica pure è buona. E’ solo una questione di percezione da fuori, tutti i test dicono che stiamo bene, i dati sono buoni. Solo a livello di gioco non ci stiamo esprimendo al massimo, quello è un demerito nostro, dei calciatori”.

Ora sui corner marcate a uomo e non a zona. C’entra questo con i gol presi su angolo?
“E’ una coincidenza, anche lo scorso anno abbiamo sofferto sui calci d’angolo. Difendere a uomo o a zona cambia poco. Sicuramente è un punto da migliorare, ma credo che i gol presi siano una coincidenza”.

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Giocare qui può aiutarti anche a tornare in nazionale?
“Non è il mio primo pensiero, il primo obiettivo è aiutare la squadra a ottenere i tre punti. Poi mi fa piacere che si giochi in Portogallo”.

Che Braga ti aspetti? Come ti senti a Napoli?
“E’ tra le migliori squadre di Portogallo negli ultimi anni, andrà in campo per vincere. A Napoli sto bene, sono lì da sette stagioni, Napoli è una delle città più belle in cui sia stato. I tifosi ci stanno molto vicini e questo conta tanto”.

Ti ha fatto male l’esclusione dai convocati per il Mondiale?
“No, non sono stato male. Far parte della nazionale al Mondiale era un mio obiettivo, ma il commissario tecnico ha dovuto fare delle scelte, io ho guardato il Portogallo da tifoso a casa”.

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