Ci fa il punto della situazione infortunati?
“Stiamo provando a recuperare Mazzitelli ma sarà difficile. Harroui sta proseguendo il lavoro di reintegro in rosa, credo avverrà tra una settimana, dieci giorni mentre per Kalaj siamo ancora in attesa di ricevere la comunicazione di poterlo far giocare”.
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Gelli come sta? Può giocare in un centrocampo a due?
“Non è detto che si giochi a due, anche se lui in sviluppo è bravissimo a legare il gioco e lo ha fatto anche l’anno scorso con Grosso. Può giocare dell’inizio perchè ha trovato una buona condizione, non ancora ottimale. Al momento a centrocampo abbiamo tante alternative”.
In difesa l’assetto dipende da come si schiererà il Genoa?
“Non preparo la partita in base alla formazione avversaria. A volte ci adattiamo alle caratteristiche degli avversari ma mai per mentalità iniziale ci adattiamo agli avversari”.
Su cosa ha lavorato in queste settimane?
“Dobbiamo sempre migliorare dal punto di vista difensivo ma questo può sempre succedere quando provi a giocare. La mentalità non deve cambiare, dobbiamo essere più bravi nella fase preventiva, quando abbiamo la palla noi. Quando si diventa bravi in una cosa bisogna continuare ad allenarla”.
Kaio Jorge insieme a Cuni e Cheddira?
“A me non piace giocare con due punte lo avete visto, l’ho fatto raramente a gara in corso in determinate situazioni. Kaio ha caratteristiche diverse dai suoi compagni e può fare la seconda punta. Per ora lo vedo come uno dei nostri tre attaccanti”.
Come si batte il Genoa?
“Non deve cambiare la nostra struttura di gioco. Dobbiamo portare avanti la nostra filosofia. Affrontiamo una squadra che sa difendersi bene, una squadra tosta. Dobbiamo avere pazienza di aspettare il momento giusto. Hanno delle assenze ma recuperano Messias che ha vinto lo scudetto col Milan, e hanno altri calciatori di spessore. Lo stesso Puscas è un nazionale, loro ne hanno tanti. Noi abbiamo meno, per me è un bene perchè lavoro con tutti ma questo da il valore delle rose”.
Un passaggio sulla qualificazione della Nazionale…
“Al di là del risultato, importantissimo per la Nazionale, sono felicissimo per Spalletti, gli ho fatto già i complimenti per la qualificazione e credo sia l’allenatore giusto in questo momento per l’Italia. Mi piace la sua mentalità e spero resti anche agli Europei. Abbiamo dei calciatori di valore, spero che emergano col tempo”.
Dove può arrivare Reinier?
“Reinier credo rappresenti la gioventu del Frosinone, sono felice di questa crescita ma gli ho detto di non abbassare la guardia. In questo momento si sta allenando con grande continuità e bene. Ha capito che per ambire a prospettive più alte non basta la tecnica ma serve altro e lo sta mettendo”.
Frosinone domina la classifica dei legni. Che idea si è fatto?
“Capita. Oltre la sfortuna vuol dire che cerchiamo il gol. Noi facciamo tanti tiri in porta, e per me tirare in porta significa voler far gol. Noi abbiamo tanti calciatori bravi dai 20-18 metri a creare pericoli, li invito sempre a cercare di creare qualcosa ma senza tirare per liberarsi il pallone”.
Mister dopo le soste di settembre e ottobre dopo 20 minuti Frosinone sempre sotto di due reti. Cosa bisogna evitare domenica?
“Non credo si debba legare alla sosta, sono state due gare differenti. Dobbiamo cercare di dare piu equilibrio. L’approccio alla gara è importante ma anche finire bene e noi abbiamo subito più reti nei finali di gara che all’inizio.Credo che la squadra debbba avere equilibrio nel corso della gara e sapersi difendere meglio complessivamente. Chiaro che i contropiedi possono esserci perchè nella gestione della palla si possono sbagliare dei passaggi”.
Il Frosinone non ha mai segnato da fuori area…
“Magari sono anche le caratteristiche dei giocatori ma anche la ricerca del gioco dell’allenatore. Non facciamo nemmeno tanti cross o li facciamo in zona di campo differente. I dati vanno presi con le molle e analizzati in profondità”.
Complimenti per la gara di San Siro. Cosa ha lasciato quella sfida?
“Avremmo meritato qualcosa di più in classifica, i complimenti alla fine servano a poco. Ci sono tante cose positive di quella gara, di negativo c’è la sconfitta”.
Qual è la magia di questo posto?
“Questo stadio ha tanto entusiasmo, mi vengono a trovare spesso amici e vengono anche con le mogli perchè hanno il piacere di venire allo stadio. Al di là della partita a loro piace l’atmosfera e mi auguro che da domenica a fine campionato sia ancora più piacevole”.
Giornata dedicata alle donne. Come si può crescere da questo punto di vista?
“Non basta una giornata, credo che quotidianamente bisogna comunicare questo cambiamento. Io vedo il cambiamento, nel Frosinone ad esempio lavorano molte donne. C’è crescita e apertura in tal senso, deve essere la normalità vedere le donne nel calcio. Io sono aperto a questo. Tempo fa non si vedevano donne, ora c’è una crescita in tal senso”.