Fonseca fa il punto sugli indisponibili. Le condizioni di Mkhitaryan, Smalling, Veretout, Spinazzola, Santon e Reynolds.
C’è questa contraddizione della sua squadra tra Europa e Serie A: come mai?
“Sono due competizioni diverse. Come ho detto prima della partita con Ajax, noi siamo stati quasi sempre tra i primi 4 della classifica. Penso che è importante dire che sono mancati giocatori importanti in questo momento. Sono comunque due competizioni diverse: la Serie A è lunga, l’Europa League è più breve. Penso che la verità è più facile sbagliare in una competizione lunga senza i giocatori importanti”
Lei non ha mai pensato al suo staff un ottimo conoscitore del calcio italiano?
“Mai l’ho pensato”
Come si prepara mentalmente la gara di domani?
“E’ facile, i giocatori capiscono che la prossima è sempre la più importante. Ora devono capire che è importantissimo vincere con il Bologna”.
Cosa risponde a Sabatini che ieri, oltre ai complimenti, ha detto che il silenzio dei
Friedkin è irrispettoso: che ne pensa?
“Io non ho visto l’intervista, grazie per le parole. Non voglio commentare quello che non conosco”.
Sul suo futuro è vero che è già tutto deciso?
“Il mio futuro non è importante. Io sono solo focalizzato sul presente. E’ più importante la Roma”.
Come stanno Smalling e Mkhitaryan?
“Sarà difficile avere Smalling con l’Ajax. Mkhitaryan si è allenato oggi, è il primo. Non giocherà dall’inizio domani. Veretout vediamo perché ha giocato dopo l’infortunio con l’Ajax”.
Cosa manca per Pastore per giocare?
“E’ stato fermo tanto tempo, ho già parlato con lui e deve ritornare a giocare al tempo giusto, sa quello che penso.”
Infortuni quasi tutti al flessore…
“E’ un problema di tutte le squadre che giocano tante partite e che hanno giocatori in Nazionale. Quello che succede alla Roma succede in tanti grandi club. ho visto tanti infortuni nelle partite delle Nazionali. E’ un calendario congestionato con tante partite, in questo momento si vede di più perché ci sono tante partite. E’ un problema che dobbiamo affrontare. Guardiola ne parla sempre di questo problema, i giocatori non sono macchine”.
Può avere senso scegliere di puntare su una competizione?
“La cosa più importante è il Bologna”.
Come stanno Santon e Reynolds e Spinazzola?
“Sono convocati e pronti per giocare, vediamo domani. Spinazzola non sarà della partita”
Cosa manca al calcio italiano per affidarsi ai giovani?
“E’ un problema culturale, di necessità. Non possiamo dimenticare che la Serie A è uno dei campionato più forti d’Europa e del mondo. In Olanda o Portogallo non hanno il potere d’acquisto dei principali campionati d’Europa e sono obbligati a formare i giocatori. In Italia è diverso. Qui a Roma abbiamo un esempio però con Kumbulla, Calafiori, Villar.”
Domani ci sarà una soglia di attenzione maggiore?
“Sarà una partita difficile ma siamo focalizzati su tutta la squadra. Sappiamo che sarà una partita difficile contro una squadra aggressiva”.