La cornice del prossimo Derby sarà quella delle grandi occasioni, un Olimpico gremito come poche volte nella storia recente delle stracittadine della Capitale, oltre 53.000 i tagliandi già staccati.
Analizziamo come le due formazioni si apprestano ad affrontare questa sfida.
Il gioco
Entrambe le squadre giocano un calcio tutto corsa e sacrificio. Da un lato il 4-3-3 della Roma focalizzato sulle fasce, centrocampo muscolare e difesa compatta. La Lazio risponderà col classico 3-5-2, zero distanza tra i reparti, un blocco unico illuminato dai singoli, in strabiliante forma fisica.
I numeri
La Roma effettua 22 cross a partita, solo 15 per la Lazio, che però segna più reti di testa (4 contro 1). In ben due occasioni su tre, la Lazio è riuscita a ribaltare una situazione di svantaggio nel punteggio, cosa mai riuscita alla Roma (2 sconfitte su 2). I biancocelesti hanno una notevole percentuale di realizzazione (un tiro su 4 va in gol); la Roma guadagna molti calci d’angolo (74) e colpisce numerosi legni (11). Questo derby vedrà sfidarsi il terzo miglior attacco del campionato (Lazio, 31 reti) e la miglior difesa (Roma, 7 gol)
I singoli – Immobile al momento puó essere considerato l’unico vero crack della serie A, tutto ruota intorno al centravanti e anche Sabato sarà una spina nel fianco per la difesa romanista. Luis Alberto, ormai una realtà del nostro campionato, agisce da regista e, completo sotto ogni aspetto, costringerà De Rossi agli straordinari. Pellegrini avrà il duro compito di interdire l’azione avversaria, tenendo alti il ritmo e la concentrazione, potrà risultare decisivo (attenzione anche in ottica Fantacontrario). Dzeko dovrà far valere la migliore tecnica rispetto ai difensori laziali e capitalizzare il lavoro di terzini ed esterni, che non avranno vita facile.
Parola al campo. E Derby sia!