De Laurentiis vende il Napoli?
Non si sa, ma se tre indizi fanno una prova, allora sembra proprio che la direzione si quella.
Già qualche giorno fa era girata una voce subito bollata come bufala del rifiuto di ADL a un’offerta di 900 milioni di euro. Oggi una nuova voce si fa strada di un altro rifiuto a un’altra di 400 milioni di euro che si va ad affiancare da una relazione valutativa del club fatta fare dallo stesso De Laurentiis che avrebbe dato un risultato nell’intorno dei 518 milioni.
I 3 indizi che fanno una prova
Mettendo insieme le 2 offerte rifiutate e la valutazione fatta eseguire del club sembra essere stata formata la prova della messa in vendita.
De Laurentiis sembra si sia fatto i suoi conti e probabilmente ha capito che, dopo 15 anni di bilanci sempre in positivo e in espansione, è difficile continuare. Potrebbe essersi reso conto che oltre il traguardo raggiunto c’è un traguardo troppo ambizioso e irraggiungibile. Competere con le vere potenze europee potrebbe non essere alla sua portata e avrebbe potuto decidere di cedere il testimone per ripetere l’esperienza napoletana a Bari.
I galletti pugliesi sono di proprietà di De Laurentiis con il figlio che ricopre la carica di presidente. La famiglia De Laurentiis potrebbe voler ripetere il percorso fatto a Napoli per riportare i bianco rossi nel calcio italiano che conta.
Nel frattempo, però, sembra sia stata affidata a una banca il compito di trovare investitori. Avrà il compito di rintracciare chi avrà voglia di investire sull’acquisto del Napoli con una base d’asta che aggirerebbe intorno ai 700 milioni.