Fantapazznews dà seguito alla rubrica del nostro partner assocalciatori.it riportandone il seguente articolo: “CAPITANE CORAGGIOSE”.
L’esperienza delle Mamme Calcio diventa di carattere nazionale. Lo ha confermato il presidente nazionale Uisp Vincenzo Manco nel suo intervento conclusivo nell’aula Pettinato dell’Università Kore di Enna giovedì 25 ottobre, nel convegno dedicato alle pari opportunità delle donne nel mondo dello sport dal titolo “Capitane Coraggiose”. Un appuntamento voluto non a caso dall’Uisp nazionale proprio nella cittadina siciliana, per accendere i riflettori su questa esperienza di pari opportunità, unica in Italia.
Presente anche Katia Serra, ex giocatrice di calcio della Nazionale femminile, con una “storia sportiva” di oltre 35 anni (movimento femminile che in Italia conta circa 24 mila tesserate) opinionista Sky e Rai, ed attualmente responsabile del settore femminile dell’Associazione Italiana Calciatori. “Io faccio parte di quella generazione che quando con la Nazionale arrivavamo a Coverciano non potevamo calpestare neanche per sbaglio l’erba del campo principale dove si allenava la nazionale maschile – racconta – questo per farvi capire come era netta la differenza tra il mondo del calcio maschile e femminile. In questi anni tante le conquiste fatte, ma tante ancora da fare. Il fatto stesso che ancora oggi non viene riconosciuto il professionismo alle donne in nessuna disciplina sportiva ne è la conferma. Quindi le donne rimangono sempre penalizzate perchè purtroppo c’è chi ad un certo punto si trova ad un bivio e scegliere, o fare sport ad alto livello o lavorare e quasi sempre si sceglie la seconda opzione. Ma grazie al lavoro fatto negli anni, nell’ultima legislatura, siano riusciti, ad esempio, ad ottenere per le atlete il diritto alla maternità. Un importante passo in avanti di civiltà. Le conquiste non vengono mai calate dall’alto ma frutto di sacrifici e lotte e non solo nello sport. Ancora oggi in quasi tutti gli ambiti la donna nella sua carriera rimane fortemente penalizzata rispetto agli uomini. Emergere continua a rimanere difficile ma non impossibile”.