Fantapazznews dà seguito alla rubrica del nostro partner assocalciatori.it riportandone il seguente articolo: “Calciatore del mese AIC Febbraio 2019 – Serie A”.
Febbraio ha visto diversi giocatori fornire delle prestazioni eccezionali, da renderli candidati credibili al premio di miglior calciatore del mese. Salvatore Sirigu, ad esempio, non ha subito neanche una rete, realizzando 9 parate contro il Napoli e respingendo un rigore a Rodrigo De Paul; mentre Cristiano Ronaldo in 4 partite ha realizzato 4 gol e 4 assist, confermandosi capocannoniere del campionato. Meritano di essere nominati anche Paquetà, decisivo nel cambio di passo del Milan; e Armando Izzo, autore di prestazioni difensive esaltanti e di un gol contro l’Atalanta ed Edin Dzeko, che oltre ai 3 gol segnati è sembrato tornare l’attaccante completo e decisivo che conoscevamo.
Per decretare il vincitore vi avevamo chiesto di scegliere tra Gianluigi Donnarumma, che a febbraio (oltre ad aver compiuto vent’anni) ha confermato il suo grande stato di forma compiendo diverse parate decisive e spettacolari, soprattutto nella sfida pareggiata dal Milan per 1 – 1 contro la Roma; e Krzysztof Piatek, autore di 5 gol in 4 partite con la nuova maglia. Ha vinto l’attaccante polacco con un buon margine di distacco, confermando l’eccezionalità delle sue performance.
Piatek aveva già vinto il premio di miglior giocatore del mese a settembre ed è il primo a vincerlo per due volte, addirittura con due squadre diverse. Con 5 gol in 4 partite l’attaccante del Milan è risultato essere il miglior marcatore in Serie A del mese di febbraio. Le sue 5 reti sono arrivate da soli 2.5 xG complessivi, frutto di 10 tiri totali, di cui 7 nello specchio della porta.
I gol di Piatek continuano ad essere sorprendenti e in qualche modo speciali: se il passaggio dal Genoa al Milan poteva presentare delle difficoltà, anche semplicemente ambientali, l’attaccante polacco è riuscito addirittura a migliorare i propri numeri offensivi aiutando il Milan a conservare il quarto posto su una Roma arrembante. Il primo gol all’Atalanta, poi, arrivato al termine di un primo tempo difficile per il Milan, è manifesto della brillantezza e della varietà di soluzioni a sua disposizione: colpisce la palla di spalle, con il collo sinistro, mandandola sul secondo palo senza neanche guardare dove sta la porta.
Dopo sei mesi in Italia, abbiamo più chiaro in mente che tipo di giocatore è Piatek. Non è un attaccante di quelli moderni e autosufficienti, che fanno più ruoli insieme, non lo vedremo ricamare passaggi eleganti o aiutare la manovra venendo incontro. Il suo gioco è piuttosto binario, tira se può tirare, la passa se non può tirare. Ma la sua capacità di essere decisivo grazie ad una concentrazione eccezionale, unita ad una varietà ed una potenza di tiro da centravanti d’élite, gli permettono di avere altri mesi strabordanti in fase realizzativa, facendo la gioia dei tifosi del Milan. A questo punto, se mai Piatek dovesse rallentare e iniziare a segnare come un giocatore “normale”, ci stupiremmo al contrario.