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Cagliari-Lazio: Ranieri in conferenza stampa

Iniziamo con un punto sugli indisponibili…
“In dubbio Sulemana e Hatzidiakos, hanno preso dei colpi e oggi non erano a disposizione. Gli altri, tranne Oristanio e Shomurodov, ci saranno. Loro no perché ancora non possono mettere le scarpe da calcio”.

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La peggior prestazione del Cagliari contro la Roma?
“Abbiamo fatto una mediocre prestazione, sotto l’aspetto tecnico. Sarà una partita delicata, la Lazio lo scorso anno è arrivata seconda in classifica e giocherà contro il Bayern Monaco… A noi servirà l’umiltà di giocare con le nostre qualità, ovvero determinazione e voglia di morire sul campo”.

Come si affronta la Lazio?
“Con determinazione, perché non possiamo competere sotto l’aspetto tecnico. Servirà umiltà e voglia di morire su ogni palla giocata. Vogliamo fare una partita perfetta, poi se avremo quel briciolo di fortuna servirà anche vincere, ma la prima cosa è non perderla”.

Rifarebbe le scelte di formazione di lunedì, come Obert su Dybala o senza Viola?
“Dopo aver preso 4 gol sarei scemo a rifarle… Col senno di poi siamo tutti allenatori però”.

Dopo le tre sconfitte, come sta la squadra?
“Li avevo visti benissimo anche prima della Roma… Certo prendere un gol dopo un minuto può creare uno shock. Abbiamo preso 3 gol dopo dei calci d’angolo e questo mi fà fastidio. Se li fanno in contropiede o con grandi giocate ok, ma così vista anche la nostra fisicità mi ha dato fastidio”.

Come sta Lapadula?
“Non ha fatto la preparazione, poi si è rifatto male… Più gioca e più prende la sua migliore condizione fisica”.

La gara di andata è stata una delle migliori in trasferta?
“Sì, come con la Juventus, due buonissime partite. Prenderemo spunto, ripeto che l’importante è non perdere. All’andata abbiamo giocato 10 contro 11 per quasi un’ora e all’ultimo c’è stato il salvataggio su Pavoletti”.

Come sta Luvumbo dopo il rientro dalla Coppa d’Africa?
“Sta bene… Lo prendo in considerazione perché è tornato, si è riposato e si è allenato bene. E’ uno dei papabili. Io lo utilizzo sia dall’inizio che a gara in corso se voglio cambiare partita. Io la formazione la penso tutta la settimana, poi tiro le somme la sera prima”.

La gara con la Lazio potrà essere paragonata a quella col Bologna?
“Si può paragonare a quella o al Napoli. La Lazio gioca con un solo play, un 4-3-3 classico con le ali che vengono sempre all’interno per stimolare la sovrapposizione dei terzini o l’ingresso delle mezzali. Giocano sempre in verticale, dobbiamo stare attenti ed essere concentrati perché sono davvero bravi”.

Come sta Gaetano e cosa può portare?
“E’ un giocatore che predilige la metà campo offensiva, anche se una mano in difesa la sa dare. Ha buonissima qualità e ottima visione di gioco”.

Come si risolve il problema dei gol da calcio d’angolo?
“Abbiamo dei giocatori che non sanno marcare, quindi dobbiamo per forza procedere con la marcatura a zona. Sembrava andasse bene, poi c’è stata la sfida con la Roma”.

Le sconfitte contro tutte le grandi?
“Dobbiamo cercare di portarne qualcuno a casa, perché sono punti pesanti. Alla fine te li ritrovi… Abbiamo fatto buonissime partite ma non le abbiamo portate a casa, per demerito nostro. Penso alla Lazio all’andata o alla Juventus per esempio”.

C’è la sensazione che la squadra sia molle, nonostante le sue parole di fiducia? Mina può aiutare in questo senso?
“Abbiamo la consapevolezza, ne parliamo spesso, per salvarci dobbiamo raspare il campo. Col Torino abbiamo perso ma la squadra ha lottato fino in fondo… Io accetto la sconfitta quando succede questo. La Roma ha giocato bene, da parte nostra la prestazione fisica c’è stata, ma loro sono stati più bravi. E noi non siamo riusciti a segnare. Dopo il primo tempo abbiamo detto che potevamo restare in partita nonostante il 2-0, invece non ci siamo riusciti. Dobbiamo cambiare registro, ora sta a me trovare quei giocatori che abbiano un carattere volitivo. Io posso stimolare alcuni giocatori per far sì che trasmettano il massimo anche al gruppo. Noi siamo una squadra compatta, questo è uno spogliatoio fantastico, io non ne ho mai avuto uno così. E per questo lotteremo fino all’ultimo secondo. Ma se scendiamo in Serie B poi sarà dura risalire, quindi è troppo importante restare in Serie A. E lo dico non solo per Cagliari, ma per tutta la Sardegna. Questo è come sto vivendo io il momento”.

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