Balotelli e Brescia…cosa non ha funzionato?
Purtroppo anche questa volta Mario è ricascato nei suoi sbagli che ne hanno condizionato un’intera carriera.
Balotelli e Brescia…cosa non ha funzionato?
Le premesse ad Agosto erano davvero le migliori auspicabili:
In primis la sua voglia di tornare a casa, vicino alla sua famiglia…
in aggiunta la possibilità di giocare titolare nella squadra per cui fa il tifo, la squadra della città che lo ha visto crescere da ragazzino.
La grande motivazione di poter cosi riconquistare la Nazionale e poterla trascinare durante l’Europeo.
Inoltre anche la tifoseria nel momento dell’ufficialità di Mario al Brescia ha manifestato tutta la sua gioia per questo grande acquisto (cosa che non accadeva dai tempi di Baggio).
Nonostante il contesto positivo però le cose sono andate male anche quest’anno.
Addirittura pare che si sia arrivati ad una richiesta di rescissione unilaterale da parte del Brescia Calcio a causa del comportamento fuori luogo del ragazzo in questi mesi.
Cosa non ha funzionato allora? Difficile sinceramente da comprendere…
Mario è sempre stato titolare, è stato anche scelto come capitano da mister Lopez, che recentemente ha dichiarato di essere stato totalmente deluso dal suo comportamento
Ha segnato solamente 5 gol in 19 partite di campionato…
Donnarumma Alf., che da quando è “tornato” Balotelli dalla squalifica iniziale si è sempre seduto in panchina giocando solo pochi scampoli di partite, ha segnato 4 gol nelle pochissime gare in cui ha giocato titolare, praticamente quanti ne ha fatti Mario.
L’atteggiamento di Balotelli è sempre stato indolente, svogliato…quasi fosse sempre fuori forma, in cattiva condizione fisica.
Gli scatti erano rari, l’impegno e le progressioni palla al piede ancora meno…
ma nonostante tutto questo il pubblico bresciano è sempre stato dalla sua parte e lo ha difeso anche quando spesso e volentieri, oltre ad essere sottotono, era insultato dai tifosi avversari.
Detto questo ci chiediamo se siamo arrivati all’epilogo della sua carriera ai massimi livelli…
la risposta sembrerebbe scontata, anche se in fondo all’anima di ognuno di noi rimane la speranza che questo eterno ragazzone prima o poi possa maturare.