Ora è ufficiale: Antonio Conte è il nuovo allenatore dell’Inter.
Servono poche ora a questo Venerdì 31 Maggio per iniziare con una notizia bomba. Era già nell’aria da qualche giorno, ma doveva essere ufficializzata.
Conte è il nuovo allenatore dell’Inter e lo sarà per i prossimi 3 anni con un accordo che si aggira intorno ai 12 milioni a stagione. Dal sito ufficiale della squadra milanese si apprendono tutti i valori morali per i quali è stato scelto l’ex CT a cui sarà affidato il compito dell’ulteriore salto di qualità dopo la qualificazione Champions raggiunta da Spalletti.
Ecco il comunicato del club:
MILANO – Sono i gesti, gli sguardi, i dettagli, a definire Antonio Conte. Una vita dedicata al calcio, fin da piccolo. Appassionato e innamorato del pallone al punto da farlo diventare l’obiettivo da perseguire – diventando calciatore – e anche il mezzo migliore per potersi esprimere, per lasciare un segno. In campo e in panchina.
Determinato e ambizioso, Antonio Conte inizia il suo viaggio con l’Inter: due entità con lo stesso obiettivo, lo stesso orizzonte, quello della vittoria. Testa, cuore e gambe sono le parole chiave della carriera di Conte, nato a Lecce il 31 luglio 1969.
Testa: come le idee chiare che ha sempre avuto sul terreno di gioco, quando giocava come centrocampista e i suoi allenatori erano certi che avrebbe proseguito la carriera vestendo i panni del mister.
Cuore: come quello che ha messo e mette in ogni sua avventura, alimentando sempre nei compagni e nei suoi giocatori un senso di appartenenza necessario a raggiungere gli obiettivi più importanti.
Gambe: quelle per lavorare con intensità durante gli allenamenti e i match, da vivere tutti al massimo.
Lavoro e sudore, unità d’intenti e identità. Come quelli della Nazionale azzurra agli Europei 2016. L’Italia di Conte, eliminata ai calci di rigore dalla Germania, emozionò e compattò un’intera nazione. E anche all’estero ha lasciato la sua impronta, vincendo alla prima stagione la Premier League.
Ora la sfida di Antonio Conte è la stessa di tutto il mondo nerazzurro: continuare a correre, per riportare l’Inter nell’elite del calcio europeo.
“Sono sicuro che Antonio Conte sia uno dei migliori allenatori che esistano – ha dichiarato il Presidente nerazzurro Steven Zhang -. Sono certo che ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo, a realizzare la nostra missione che è sempre la stessa: riportare questo club tra i migliori al mondo’.
‘Inizia un nuovo capitolo della mia vita, sono entusiasta – ha commentato Antonio Conte, nuovo tecnico dell’Inter -. Cercherò con il lavoro di ricambiare tutta la fiducia che il Presidente e i dirigenti hanno riposto in me. Ho scelto l’Inter per la Società, per la serietà e l’ambizione del progetto. Per la sua storia. Mi ha colpito la chiarezza del Club e la voglia di riportare l’Inter dove merita”.
#WelcomeAntonio
Ieri era stato esonerato ufficialmente Spalletti ed oggi il nuovo mister prenderà possesso della nuova scrivania alla Pinetina per unirsi alla delegazione interista che viaggerà verso Madrid per la finale di Champions.
? | UFFICIALE
Antonio Conte sarà il nuovo allenatore dell’Inter!#WelcomeAntonio pic.twitter.com/AtklPrKlkX
— Inter (@Inter) May 31, 2019
Calciomercato
Già chiaro il progetto calciomercato per cercare di ridurre il gap dalla Juventus e provare l’assalto al titolo: una punta, un mediano e un esterno con la buonuscita di Icardi.
Ruolo chiave sarà quello di Marotta. Per la punta, tutte le strade portano a Roma e precisamente da Dzeko, mentre per il centrocampo è Barella il primo obiettivo. Per l’estero il sogno è Chiesa, ma lì ci sono più di un punto interrogativo.
Capitolo Icardi
Conte ha subito messo in chiaro che la squadra è davanti a tutto e tutti e i singoli dovranno ragionare da gruppo. In questo discorso non trova spazio l’attaccante argentino che ha complicato, e non poco il percorso di Spalletti nella passata stagione. Niente colpi di scena, niente foto sexy, niente mugugni, niente ritardi, Conte vuole uomini che siano professionisti al 100% sia sul campo, sia nello spogliatoio sia nel privato. Di contro, la stessa società non vuole e non può però svendere uno dei suoi pezzi pregiati ed ex capitano e quindi Marotta dovrà lavorare al meglio per salvare “capra e cavoli”.