Spesso succede dopo partite andate male, come ci si ritrova immediatamente?
Siamo fortunati perché domani abbiamo la possibilità di chiudere lo scudetto e dobbiamo farlo. Bisogna aver smaltito questa delusione dell’eliminazione in Champions. Va accettata e bisogna andare avanti. Il risultato non possiamo cambiarlo e trovare alibi e giustificazioni credo sia un modo che usano quelli che non vincono. Accettiamo il verdetto del campo, analizziamo, quando avremo vinto lo scudetto, che è ancora da vincere e finché la matematica non lo consegna dobbiamo stare attenti, e programmiamo l’annata futura. Sempre con lucidità, perché non bisogna farsi prendere né da troppo entusiasmo né dalla depressione quando esci da un quarto di finale contro una buona squadra. La vita va avanti, il calcio va avanti e bisogna avere la lucidità e vivere con distacco per non fare danni. Siamo concentrati sul campionato, del futuro parleremo.
Quando vi siete visti prima con Agnelli, avevate un’idea di nuovo ciclo o si va avanti di anno in anno? La squadra ha bisogno di essere ristrutturata?
Non ho la scadenza quest’anno.
Non si inizia mai in scadenza però…
Non si sa mai. Detto questo non cambia niente. Eravamo concentrati sulla Champions, ora torniamo al campionato. Poi bisogna festeggiare, perché vincere lo scudetto sarebbe importante, perché è frutto del lavoro quotidiano in un’annata dove ci sono stati infortuni anche strani. La stagione in caso di vittoria di scudetto è una grande stagione perché il 50% dei trofei cui abbiamo partecipato li abbiamo portati a casa. Poi normale ci sia dispiacere per l’uscita dalla coppa.
Come si affronta questo finale di stagione?
Ci rimangono dopo questa cinque partite importanti dove la Juve deve giocare per fare belle prestazioni e risultato, perché non possiamo andare in giro a fare figuracce. Oltretutto da questo momento, e sarà così da qui alla fine, avremo infortunati certi: Perin, che si sta operando, Khedira, che si opererà come è venuto fuori, Mandzukic, difficilmente lo riavremo prima della fine della stagione per il problema al tendine, Dybala, venti giorni, Douglas Costa, se va bene dieci giorni, Chiellini se va bene lo riavremo con l’Inter, Caceres dieci giorni e Barzagli che sta meglio. Gli altri ci sono, si resta in 14/\15 e con questi bisogna finire la stagione nel migliore dei modi. E domani deve essere la giornata celebrativa in caso di vittoria scudetto.
Secondo lei c’erano troppe aspettative in Champions?
Si può dire tutto. Io ho sempre detto che l’arrivo di Ronaldo non voleva dire Champions. Il calcio non è una scienza esatta e in questi giorni qui sto imparando tanto da quelli che spiegano il calcio. E magari l’anno prossimo quando giocherò un quarto di finale rileggerò quello che hanno detto e saprò come fare. Questo è importante, è importante ascoltare. Per quanto riguarda le aspettative, la Juve gioca sempre per vincere. Siamo arrivati a giocarci i quarti non nelle migliori condizioni, poi abbiamo giocato, abbiamo perso e giustamente siamo andati a casa.
Ronaldo sarà titolare domani e com’è andata la sua stagione e quella di Cancelo?
Ha fatto una stagione straordinaria Ronaldo, si è messo a disposizione e domani giocherà. Cancelo può diventare uno dei migliori del mondo nel suo ruolo, ma dipende solo da lui.
Ronaldo ha detto “Io non faccio miracoli” e forse si ricollega al suo discorso. E poi c’è un video di Ronaldo che sembra dire “Ce la siamo fatta sotto”. E’ questa la sensazione, che dopo l’1-1 la Juve non abbia retto?
Chiacchierare ora della Champions non serve più. La Champions è finita, basta. Poi se vogliamo fare chiacchiere da bar stiamo qui tre ore. Quello che è stato detto da Ronaldo, conferma che Ronaldo+Juventus non è Champions sicura. Il Barcellona quest’anno gioca una semifinale dopo quattro anni eppure loro hanno Messi. Nel calcio ci sono tante componenti. Noi abbiamo preso il primo tiro al 34′, è finito sui piedi di uno e ha fatto gol. Non siamo stati eliminati per quello, ma siamo stati eliminati e non serve altro. L’importante sarà vincere domani per vincere il campionato e sarà una grande stagione, perché vincere non è facile, se no vincerebbero tutti. Quello che ha fatto la Juve non è facile, poi se domani vinceremo il campionato sarà da festeggiare. Poi apriamo l’uovo e mangiamo un po’ di cioccolata che non fa male, soprattutto quella fondente che mette di buonumore. Poi parleremo del futuro.
Lei ha sempre detto che il bel gioco non paga. Però l’Ajax giovane di martedì sembra aver dimostrato il contrario. Ha riflettuto su questo?
Non mi arrabbio sul bel gioco. Io rifletto su quello che sento, infatti ascolto molto. Dico che martedì noi abbiamo fatto un partita migliore di Amsterdam, ma le palle da polli che abbiamo perso hanno fatto sì che l’Ajax ha fatto una partita straordinaria. Invece l’Ajax ha giocato meglio ad Amsterdam, ma il risultato ci penalizza in casa. Inutile parlarne ora, loro sono andati meritatamente avanti, ma la partita di martedì è stata migliore di quella di Amsterdam.
Tu pensi di aver tratto qualche indicazione per il futuro da questa Champions? E stai facendo qualche riflessione sul tuo lavoro?
Per curiosità dopo la partita ho riguardato la partita. Due volte, perché sono di coccio. E mi ha confermato quello che avevo visto dalla panchina. Poi le riflessioni sono molto semplici da fare. Devi valutare l’annata con lucidità e distacco. Bisogna essere lucidi e cinici e valutare l’annata e i singoli giocatori, cosa abbiamo sbagliato a livello di lavoro, cosa abbiamo fatto bene, e ripartire per andare a migliorare. Non ci sono tante cose da fare. Un risultato negativo non cambia il lavoro di quest’anno. Io dico che quest’anno è stato fatto un grande lavoro, perché nelle difficoltà dell’annata la squadra sta portando a casa il campionato e ha portato a casa la Supercoppa.
Lei tornando indietro rifarebbe tutto in termini di preparazione?
Rifarei tutto… Noi abbiamo giocato una Coppa Italia a Bergamo con Bonucci infortunato, Barzagli infortunato, Chiellini uscito dopo dieci minuti, Benatia aveva chiesto di andar via e dai primi di dicembre non è voluto più scendere in campo. Il calcio è fatto di momenti e situazioni. Se giochi una finale e ti mancano otto difensori che fai? Ad Amsterdam con Chiellini, Barzagli e Caceres out, tre minuti prima della partita entra Bonucci: problema al flessore. Che fai? Giochi e speri che poi le cose vadano meglio. La prima finale a Berlino si ferma Chiellini e gioca Barzagli con uno strappo. In Champions serve la fortuna che in quel momento lì tutto ti vada liscio.
Solo una questione di fortuna o c’è qualcosa da migliorare? E ti aspetti i tifosi possano godere di questo campionato e cosa consigli loro di fare per goderselo?
Sarebbe l’ottavo e sarebbe un orgoglio tifare una squadra che ha questi numeri. Domani deve essere una festa, la Champions non si può cambiare, godiamoci quello che c’è domani, ricordandoci che ci serve una grande partita contro una Fiorentina che si sta preparando. Se si porta la negatività domani e non si festeggia lo scudetto, vuol dire che la negatività supera la positività ed è sbagliato. Quando si vince un trofeo bisogna festeggiarlo. Per quanto riguarda la fortuna, io dico bravura e fortuna. A fine anno facciamo un’analisi con lo staff e capiamo cosa si poteva fare meglio nell’ambito di un’annata che è andata in un certo modo. Nell’ambito dei problemi che i giocatori hanno avuto. Emre Can, Cuadrado, poi Khedira, Douglas Costa che è saltato da un infortunio all’altro, Mandzukic che ha giocato in condizioni non ottimali. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, che devono essere orgogliosi della loro annata. Dispiaciuti, perché tutti volevamo vincere la Champions, ma siamo comunque siamo vicini a un traguardo storico che è l’ottavo scudetto. E io sono molto orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto insieme in questi 5 anni e domani bisogna portare a casa lo scudetto e domani voglio festeggiare.
Domani qualcuno ha bisogno di recuperare? E punterà su qualche giovane?
Bisogna conquistare lo scudetto domani e giocherà la formazione migliore. Finché non c’è la matematica bisogna giocare, infatti a Ferrara abbiamo perso la possibilità di vincere lo scudetto a 12 minuti dalla fine.
Dobbiamo riflettere sul livello del calcio italiano e anche di alcuni giocatori nostrani come Bernardeschi o Insigne?
Ora è così. Un mese fa l’opinione e il pensiero era diverso. Quando ha giocato la Nazionale, la Juve è andata avanti, il Napoli è andato avanti, sembrava che il calcio italiano fosse risorto. I giocatori di ora sono uguali a quelli di un mese fa. Devono crescere e vedere dove arrivano, perché nessuno sa dove può arrivare un giocatore. Ma non dico tecnicamente, ma a livello mentale. E una sconfitta non può far cambiare opinione. Io dico sempre che un giocatore è bravo a settembre come a giugno, ma se nell’arco di un anno non cresce vuol dire che è di un certo livello. Poi nell’arco della carriera ci sono gli anni in cui va meglio, altri in cui va peggio. Questo dipende da troppi fattori, è troppo riduttivo come sento paralre a volte. Poi forse sbaglio io nel mio modo di vedere e ascolto quelli che spiegano il calcio e dicono che il calcio italiano va bene o male e poi magari non si accorgono se uno fa uno stop al contrario. Alla fine, comunque, è tutto legato al risultato finale, quindi domani noi dobbiamo vincere lo scudetto.
Lei ha detto che è soddisfattissimo della stagione di Ronaldo, non è sceso nel dettaglio di quel video, ma qual è lo stato d’animo di Ronaldo?
Ronaldo è il futuro della Juventus. E’ arrivato l’anno scorso, è un giocatore straordinario, ha fatto un grande campionato e lo farà anche l’anno prossimo. E’ sereno e tranquillo, poi come è deluso lui siamo delusi tutti perché siamo usciti da una competizione in cui pensavamo di vincere. Come tutti gli anni, dico. Siamo stati delusi quando siamo usciti a Monaco e a Madrid, siamo stati contenti quando siamo andati in finale. Il calcio è fatto di gioie e delusioni.
La squadra va in ritiro?
Stasera ci alleniamo alle 5, poi andiamo in ritiro sperando sia l’ultimo ritiro dell’anno.
Domani si terrà qualche cambio in panchina?
Domani abbiamo un giocatore in più, Cuadrado.
Immagino partirà titolare.
Sì, questo sì. Poi gli altri dovrò vedere, ma un cambio sicuramente me lo porto. E dovrà essere una bellissima giornata domani, perché dobbiamo vincere lo scudetto e festeggiare.