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Le pagelle alla 19° di A: le forze al giro di boa sono definite

Le pagelle alla 19° giornata di Serie A non si lasciano coinvolgere dai risultati ottenuti fin qui da tutte le squadre, nonostante siamo al giro di boa.

Siamo al giro di boa e siamo alle pagelle alla 19° giornata di A.

Diciamoci la verità, alcuni risultati erano imprevedibili e qualche big ha nettamente deluso nell’ultima tornata. Dunque ci toccherà essere abbastanza severi con i voti.

Le pagelle alla 19° di Serie A: l’Inter non convince, il Napoli non esiste più

Campione d’inverno con qualche palpitazione di troppo in questa giornata.

L’Inter (6) fatica contro un inaspettato Verona (7) che poteva addirittura pareggiare il match contro la squadra neroazzurra, una vera e propria macchina da guerra.

Rimaniamo fuori dalle polemiche arbitrali per scelte redazionali e di competenze (lo scrivente non è arbitro ndr) ed analizziamo solamente la partita: l’Inter è apparsa molto scarica fisicamente e poco lucida, con meno solidità difensiva, forse colpita dalla voglia del Verona di lottare e di fare risultato. E, diciamo la verità, gli scaligeri hanno sorpreso anche noi, tanto è che il voto va ben oltre la sufficienza: questa voglia di lottare potrebbe portare davvero a cose molto positive.

Resta in scia la Juventus (7) che a Salerno supera in rimonta una Salernitana (6) che mostra segni di rinascita, al netto dei limiti della rosa.

I campani sono riusciti ad andare in vantaggio contro i bianconeri poi, rimasti in 10, hanno cercato di salvare il risultato con le unghie e con i denti, ma la qualità dei singoli giocatori bianconeri ha fatto la differenza. Per Inzaghi, comunque, segnali importanti in attesa del mercato. La squadra allenata da Allegri, invece, si è mostrata più “efficace” sottoporta, perdendo una certa lucidità difensiva che fin qui l’aveva contraddistinta. Buona comunque la pazientosa reazione che ha portato alla vittoria finale.

C’è poco spazio per l‘Empoli (2) in casa contro un Milan (8), cinico e spietato.

Un Leao ispirato, un Loftus Cheek sontuoso ed una difesa solida schiantano la squadra toscana, che prova una reazione d’orgoglio nel finale, senza però riuscire a pungere i rossoneri. Per il Milan c’è il consolidamento del terzo posto e la buona notizia che i giovani come Jimenez e Traorè sono ben integrati e potranno essere fondamentali per la seconda parte di campionato.

Rinasce il Sassuolo (8) che ferma la Fiorentina (3) e ritrova la vittoria e la fiducia.

Basta un buon primo tempo per i neroverdi di Dionisi, che schiacciano in difesa la Fiorentina e trovano il vantaggio. Nel secondo tempo grande sofferenza per i neroverdi, che ringraziano Consigli per aver parato un calcio di rigore su Bonaventura. Anche qui non vogliamo entrare nel merito delle scelte arbitrali e ci limitiano a valutare la prestazione. E non possiamo ignorare che la Fiorentina è stata poco solida difensivamente e poco cinica sottoporta: continuano i solito problemi per Italiano, che si aspetta qualcosa dal mercato.

Delude il Bologna (3), spento, impalpabile e mai pericoloso contro un Genoa (8) molto solido difensivamente ed arrembante in avanti.

I felsinei sono apparsi spenti e poco propositivi, con Zirkzee ben bloccato che non riesce a tirare su la squadra. Per i rossoblù segna a tempo scaduto l’uomo della provvidenza De Silvestri, che regala il pareggio nel momento dello scatto d’orgoglio. Sorprende ancora il Genoa, sia per la solidità difensiva, sia per la voglia di fare risultato in un campo difficile: gli uomini di Gilardino, dopo il vantaggio firmato Gudmundsson, ci mettono grinta e sacrificio. Il pareggio a tempo praticamente scaduto dà quasi di beffa.

Si dividono la posta in palio Roma (7) ed Atalanta (7), che danno vita ad una bella partita e si portano a casa un buon punto.

Per entrambe le squadre ci sono state diverse occasioni da rete sventate dai portieri e dall’ottima difesa. Manca un pò la lucidità nelle punte centrali: Lukaku e Scamacca potevano e dovevano fare molto di più.

Quella tra Udinese (5) e Lazio (7) è stata una partita intensa, vinta poi dai biancocelesti, abilissimi a sfruttare le occasioni arrivate.

L’Udinese prova ad opporsi, ma mostra i soliti limiti difensivi e non riesce a pungere in avanti, nonostante la buona qualità dei centrocampisti. Anche la Lazio manca dello spunto offensivo, ma la squadra costruisce e dà spesso l’impressione di essere in pieno controllo del match.

Allo Stadio Grande Torino va in scena una partita surreale. Il Torino (9) vince, convince ed apre ancora di più la crisi del Napoli (0) che tocca, forse, il punto più basso della stagione e crea diversi malumori nei Campioni d’Italia.

Solido, preciso, implacabile il Torino fa di un sol boccone il Napoli. Gli uomini di Mazzarri, in 10 per la follia di Mazzocchi all’esordio, non reagisce, è spento e davvero irriconoscibile: chissà se il ritiro imposto dalla società porterà ad un cambio di rotta oppure per i Campioni d’Italia sarà una stagione totalmente da cancellare.

Bel match tra Frosinone (6) e Monza (6) con i ciociari che, nonostante lo 0-3, macina gioco e quasi trova il clamoroso pareggio contro la squadra lombarda.

Un match in cui è accaduto di tutto tra due squadre che mostrano un buon calcio e che si dividono un tempo per parte: un super Monza nella prima parte di gara ed un Frosinone bello da vedere nel secondo tempo, forse anche sfortunato in alcune occasioni.

Un punto a testa tra Lecce (5) e Cagliari (6) che consente ad entrambe le squadre di uscire con “tranquillità” al giro di boa.

Passano in vantaggio i padroni di casa nel primo tempo, grazie alla rete di Gendrey. Nella ripresa Orsitanio trova il pareggio con un colpo di testa e il pallone che supera la linea dopo un ottimo intervento di Falcone. Nel finale, molto equilibrio, ma squadre che non riescono a superarsi.

 

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