È uno scontro diretto e il risultato sarà importantissimo per il Sassuolo…
“Non posso nascondermi: vogliamo la vittoria. Dobbiamo volere per ottenerla. Veniamo da una partita in cui siamo stati prestativi, sembrava destinata a un risultato negativo e invece l’abbiamo ripresa, vuol dire che la squadra c’è, al tempo stesso col Genoa sarà impegnativa, perché il Genoa non è una neopromossa, è una squadra di A che sta facendo bene, che ha le sue qualità e noi abbiamo le nostre e domani le dobbiamo mettere in campo”.
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Ci saranno assenze significative per voi, soprattutto in difesa?
“Rispetto alla partita precedente recuperiamo Ruan, Missori ha fatto più allenamenti ed è disponibile al 100%, mentre gli altri non saranno della partita, parto da Obiang e Alvarez che hanno dei decorsi più lunghi, ma c’è una bella notizia perché Alvarez sabato sarà a disposizione della Primavera. Non ci saranno Racic, Defrel, Viti e Vina, Viti sta lavorando per rientrare mentre per Vina ci vorrà più di tempo”.
Ora c’è il mercato, serve un terzino sinistro…
“Si fa con quel che si ha, l’ho sempre fatto e lo farò sempre. Bisogna lavorare con quelli che si hanno, l’a.d. è stato chiaro nell’intervista ed è stata una bella intervista con belle parole che condivido in pieno, tranne ovviamente quelle che mi riguardano, e sono state belle parole sulla squadra e i giocatori”.
C’è più soddisfazione o amarezza dopo Udine?
“Se guardo tutto dico amarezza perché abbiamo fatto tutto da soli. Abbiamo concesso poco e abbiamo preso due gol e la partita ci stava sfuggendo di mano. Dobbiamo avere più fiducia in noi perché la fase difensiva passa anche da quello e dal coraggio ma per come si era messa è un punto guadagnato. L’episodio ci ha agevolato perché per una volta sono rimasti gli altri in 10, il pari ce lo siamo meritati di gran lunga, ma non era scontato”.
Il centrocampo del secondo tempo di Udine ti dà più affidabilità?
“È una questione di equilibrio, è normale che in 11 contro 10 abbiamo osato. Volpato ha delle qualità, mentre Boloca, che è uscito a Udine, è un centrocampista che gravita tra difesa e centrocampo mentre Volpato a oggi pensa da attaccante ma non si rende conto di essere un centrocampista offensivo. Potrebbe darsi che dall’inizio o a gara in corso sarà così”.
Carnevali ha detto che vi mancano 5 punti: quale reparto ha più responsabilità?
“Tutti, dal primo all’ultimo. Se ci manca qualcosa la responsabilità è nostra, poi anche merito agli altri. Bisogna iniziare a fare un’analisi di quanto fatto, non dobbiamo mai essere soddisfatti a prescindere, ovvio che non lo siamo, ma passa da noi. C’è la partita di domani e sappiamo che non sarà facile”.
Sta pensando a qualcosa per proteggere la difesa?
“Più di così non possiamo proteggerli. Abbiamo guardato i numeri, abbiamo preso più gol di quanto concesso nelle ultime partite, abbiamo realizzato anche meno di quanto creato, ma stiamo creando e realizzando più gol, stiamo concedendo meno e abbiamo preso troppi gol, quindi va al lavoro di squadra, in settimana, ma ci lavoriamo e lavoriamo per migliorare. Ovvio che nel dettaglio dobbiamo metterci qualcosina in più e più coraggio perché i gol presi con l’Udinese non rientrano in errori ma rientrano nel coraggio, in alcuni momenti osi e in altri meno, noi abbiamo osato meno e gli altri ne approfittano, dobbiamo avere coraggio e non aver paura”.
Gudmundsson e Berardi sono i più forti della fascia destra della classifica?
“Non lo so. Ogni squadra ha giocatori determinanti, non esiste squadra che dipende dal gioco, anche il gioco passa dai giocatori. Se togli qualche giocatore a qualche squadra cambia qualcosina. Berardi è il nostro giocatore più importante ma non l’unico, nel Genoa Gudmundsson è importante ma non è l’unico”.
Ti aspetti delle novità dal punto di vista tattico per il Genoa?
“Faranno le loro valutazioni. Non so se ci sarà Retegui, lui è il centravanti più strutturato che hanno, con lui ricercano delle cose e senza di lui altre, dovremo essere bravi anche noi ad adeguarci alla fase offensiva del Genoa”.
Cosa pensa di Gilardino? Avete fatto il corso allenatori insieme…
“Abbiamo fatto due corsi insieme e lo conosco. Allenavamo categorie diverse e sarà la prima volta che ci saluteremo in campo. Voi identificate la squadra nell’allenatore ma spesso è il contrario, non sarà mai Gilardino contro Dionisi, allenatore contro allenatore. “.
Torna Ruan dopo la squalifica. Con lei ha avuto tanto spazio e fiducia ma non sempre con risultati soddisfacenti. Domani avrà una nuova chance?
“Sono d’accordo, ha avuto fiducia e continuerà ad averne perché ha doti importanti e lo ha dimostrato, allo stesso tempo in diverse partite ha avuto delle amnesie, errori che un difensore non si può permettere, forse gli errori degli attaccanti e dei centrocampisti passano inosservati, quelli dei difensori no. Lui deve crescere, lavora e deve lavorare, deve metterci testa per migliorare, perché a livello fisico ha doti importanti per fare il calciatore. Avrà spazio? Sì. Ce l’avrà domani? Forse…”.
Laurienté sta facendo meno bene rispetto a un anno fa: gli manca il gol?
“L’ho detto davanti a tutta la squadra, perché Armand l’anno scorso faceva più fatica con palla e senza palle. Non è mai stato un attaccante, non ha mai avuto grandi numeri di gol, l’anno scorso è stata la sua migliore, ma non è mai andato oltre i 4-5 gol. Ad oggi è sottomedia, mi aspetto che calci di più in porta, ha un tiro pericoloso e lo cerca poco, deve mettere più personalità nella partita, deve aumentare la sua fiducia, la sua consapevolezza, perché non è il gol che manca ma la finalizzazione, la ricerca dell’uno contro uno e la ricerca della porta, nella prima mezz’ora con l’Udinese ha fatto tre attacchi, abbiamo attaccato quasi sempre da quella parte e deve ripartire da quello”.
Toljan lo lascerà a destra o lo sposterà a sinistra?
“A sinistra giocherà un destro, questo è poco ma sicuro. Abbiamo fatto delle prove, hanno giocato sia Toljan che Pedersen lì, in base alla partita, alla pressione degli avversari e in base a quello che vogliamo fare. Ormai Toljan e Domenico insieme formano una coppia importante e si conoscono senza vedersi, al tempo stesso dobbiamo cercare di rendere la coperta più lunga possibile e le scelte sono anche in funzione di questo”.