Juventus meglio dell’Inter, bene il Napoli: le pagelle alla 13° giornata di Serie A non prevedono grosse sorprese, ma vedono i bianconeri meglio dell’Inter. Leggiamo perchè.
Le pagelle alla Serie A della 13° giornata
Partiamo, dunque, dal match clou di giornata, lo scontro al vertice che si è tenuto all’Allianz Stadium di Torino.
Inter (6) e Juventus (7) hanno dato vita ad un match per lunghi tratti noioso, molto tattico. Ma abbiamo avuto la sensazione che le due squadre si sono accontentate, l’Inter soprattutto.
Un voto in più per i bianconeri perchè ha provato, soprattutto nei primi 20 minuti, a giocare a viso aperto contro l’Inter, sorprendendo forse anche i neroazzurri.
La sensazione è che la squadra vice campione d’Europa sia davvero la più forte del campionato ma, a causa della paura di scoprire il fianco ad una Juventus battagliera, ha giocato con il freno a mano tirato accontentandosi del pareggio.
Torna alla vittoria il Milan (7) grazie ad un rigore di un Theo Hernandez (ispiratissimo ndr) ed ad un super Mike Maignan che salva il risultato nel finale.
Quella contro la Fiorentina (4) è stata una partita a due facce per gli uomini di Pioli, autori di un grande primo tempo mentre nel secondo hanno sofferto tanto gli uomini di Italiano.
Fiorentina che conferma la sua sterilità offensiva nonostante una gran mole di gioco creata. Manca la finalizzazione, manca il finalizzatore e la sensazione è che Nzola e Beltran non possano fare più di quanto stanno dimostrando.
La partita passerà alla storia del calcio italiano per l’ingresso di Francesco Camarda tra le file dei rossoneri: a soli 15 anni, 8 mesi e 15 giorni, è entrato nella storia del campionato di Serie A come il più giovane esordiente. E quanto San Siro l’ha atteso e festeggiato, ci fa capire che abbiamo bisogno sempre più di bandiere e di campioni nella nostra squadra.
Funziona la cura Mazzarri per il Napoli (9), che ottiene una bella vittoria in un match aperto a tutti i risultati fino alla fine della partita.
L’Atalanta (5), infatti, non è stato un avversario facile da superare. Ma la squadra di Mazzarri si è riscoperta operaia, ha saputo sia imporre il proprio ritmo ed il proprio gioco sia soffrire nei momenti più difficili. Una vittoria di grinta e di squadra, firmata da Kvara ed Elmas.
Delude un pò la squadra di Gasperini, apparsa a volte sfilacciata e con dei limiti in difesa, nonostante una buona prestazione di Lookman e De Ketelaere in avanti (Scamacca tenuto in panchina ndr).
E’ un rullo compressore la Roma (8) in casa contro l’Udinese (5).
Netta la vittoria per gli uomini di Mourinho, autori di una vera e propria prova di forza in un match che poteva essere molto complicato visto il buon momento dei friulani.
I giallorossi, autori di un bel primo tempo in cui hanno trovato la rete con Mancini, non si sono lasciati intimorire dai 20 minuti di buon gioco dell’Udinese (finiti con il pareggio di Thauvin ndr), ma con calma e tenacia hanno rimesso sul giusto binario il risultato con i gol di Dybala ed El Shaarawy.
I friulani hanno confermato comunque di essere una squadra ostica da affrontare e che l’obiettivo salvezza è assolutamente alla loro portata.
Continua a stupire il Bologna (9) che archivia la causa Torino (4) con un bel 2 a 0.
Le due squadre hanno dato vita ad un match piacevole e con diverse occasioni da entrambe le parti. Il Torino, soprattutto nel primo tempo, non ha dato seguito alle occasioni offensive create, sia per le imprecisioni dei propri attaccanti che per l’abilità dei difensori felsinei. Nel secondo tempo, invece, il Bologna è abilissimo a trovare la via della rete con Fabbian ed ad ingabbiare la squadra di Juric, che reagisce senza però affondare il colpo. Il raddoppio arriva grazie all’ormai solito Zirkzee al 90′.
Bologna oggi al 6° posto in classifica: la sensazione è che i felsinei possano fare qualcosa di davvero molto speciale.
Un tempo per parte tra Cagliari (7) e Monza (7) ed il risultato di 1 a 1 che rispecchia perfettamente l’andamento della partita.
I sardi hanno spinto e speso tanto nel primo tempo, dove hanno trovato il gol con Dossena ma non hanno raddoppiato grazie ad un super Di Gregorio. Poi, nella ripresa, cresce tanto la squadra di Palladino che trova il gol su colpo di testa di Maric e poi un grande Scuffet contro a negare ogni gioia. Un match, comunque, piacevole da vedere e che conferma il buon momento di entrambe le squadre.
Se avevamo dubbi sul Frosinone (8), la partita contro il Genoa (5) ce li ha sicuramente spazzati via.
Dopo i primi minuti di sbandamento, di cui gli uomini di Gilardino non ne hanno approfittato, è Soule con un gran tiro dalla distanza a portare in vantaggio i ciociari. Vantaggio che dura poco visto che Malinovskyi si ricorda di avere un sinistro spettacolare e fa davvero un gran gol, probabilmente il più bello di giornata.
La partita è piacevole ed il risultato resta in bilico fino allo scadere del tempo quando è Mazzitelli a trovare la sua prima rete in Serie A ed a regalar la vittoria alla squadra ciociara.
Arriva la prima vittoria in questa Serie A per la Salernitana (9) che rimonta una Lazio (3) sfilacciata, priva di idee e brutta di idee.
Molto solida la squadra campana, che rimonta il gol su rigore di Immobile con i gol di Kastanos e dell’eterno Antonio Candreva, che supera Provedel con un grandissimo tiro dalla distanza. I campani sembrano rispondere bene alla cura di Simone Inzaghi ed iniziano a trovare consapevolezza nei propri mezzi.
La Lazio è apparsa priva di idee, lenta e prevedibile. In avanti, poi, il trio Zaccagni-Immobile-Felipe Anderson è paragonabile, oggi, al nulla. Sarri è seriamente in discussione e, probabilmente, a fine stagione andrà via se non sarà esonerato nel frattempo.
Il Verona (7) mette fine al suo periodo negativo trovando il pareggio casalingo contro il Lecce (6).
Partita piacevole e squadre battagliere. I salentini si fanno rimontare per due volte dalla squadra veneta che, soprattutto nel secondo tempo, mostra carattere e qualità: solo un grande Falcone impedisce ai veneti di vincere lo scontro diretto.
Allarme attaccante per i salentini: Krstovic è in netto calo rispetto alla scorsa stagione.
Partita ricca di gol tra Sassuolo (6) ed Empoli (4), tra due squadre in cerca della propria identità ed in cerca di una solidità difensiva che tarda ad arrivare.
La spuntano i neroverdi, forse anche per la maggior qualità degli interpreti in campo. Una partita decisa nel finale da un rigore di Domenico Berardi, elemento imprescindibile per il Sassuolo.