Il Cagliari emoziona, il Napoli gira, la Roma non perviene: andiamo a vedere nel dettaglio le pagelle della 10° giornata di Serie A, forse la più ricca di emozioni.
Che emozioi alla Sardegna Arena ed all’Allianz Stadium: le pagelle della 10° giornata di Serie A
Partiamo dalla testa della classifica e, dunque, partiamo dall’Inter.
I neroazzurri di Simone Inzaghi prendono un bel 9 in pagella, avendo concesso ben poco ad una Roma (3) molto rimaneggiata che è andata a Milano come vittima sacrificale.
Il risultato poteva essere ben più ampio se gli attaccanti neroazzurri fossero stati molto più cinici sottto porta. E’ Thuram l’autore della rete decisiva, abilissimo a tagliare davanti al difensore avversario su una palla di Dimarco. Dall’altro lato il grande ex di turno Romelu Lukaku, accolto tra i fischi dei suoi ex tifosi, non è stato mai pericoloso e non è riuscito ad incidere sul match.
All’ultimo minuto, all’ultimo respiro la Juventus (8) supera un Verona (5) battagliero e compatto.
I bianconeri hanno lottato davvero “fino alla fine” e si sono visti annullare due gol durante tutto il match. All’ultimo respiro è Andrea Cambiaso a regalare i 3 punti ai bianconeri e, quasi, a far venire giù l’Allianz Stadium.
Periodo nero per il Verona: nelle ultime 8 partite solo 2 pareggi e 6 sconfitte. E la panchina di Baroni inizia a scricchiolare.
Anche al Maradona di Napoli non sono di certo mancati i fuochi d’artificio.
Il Milan (5) prima va in vantaggio con la doppietta dell’infinito Olivier Giroud e poi subisce la rimonta di un Napoli (5), tatticamente cambiato nel secondo tempo da Rudi Garcia, che la recupera con Politano e Raspadori.
Una partita aperta e sempre lottata, dove ad entrambe le squadre è mancata comunque cattiveria sottoporta.,
Quella che doveva essere la “partita della verità” per entrambe le squadre ci lascia, ad oggi, ancora più incognite sia per i rossoneri che per i partenopei: che squadre sono? Dove possono arrivare?
Fa tutto Scamacca per l’Atalanta (10) contro un Empoli (3) che poteva e doveva fare di più tra le mura amiche.
L’ex attaccate di Sassuolo e West Ham non perdona Berisha ed inventa un gran gol per aprire i giochi, serve l’assist per Koopmeiners e poi chiude definitivamente la pratica. Il quarto posto in classifica passa, dunque, dalla punta centrale degli orobici.
L’Empoli di Andreazzoli è nettamente bocciato, una brutta copia di quello visto a Firenze: dovrà faticare tantissimo per ottenere la salvezza.
A proposito di match piacevoli da vedere, Lazio (7) e Fiorentina (5) non si sono risparmiate fino all’ultimo istante, quando è Ciro Immobile a fissare il match sull’1 a 0 per i biancocelesti su calcio di rigore concesso per fallo di mano di Milinkovic.
La squadra di Sarri, molto compassata nel primo tempo di gioco, aumenta il ritmo nella ripresa e sfiora la rete in un paio di occasioni.
Per la Fiorentina continua il periodo no, anche se la squadra di Italiano mostra segni di rinascita: manca, però, la qualità del terminale offensivo che finalizza la buona mole di gioco creata.
Continua la sua striscia positiva il Bologna (7) che, a Reggio Emilia, pareggia con qualche rimpianto contro il Sassuolo (5).
In questo match si è sbloccato un super Zirkzee per gli uomini di Thiago Motta, squadra ordinata e solida con delle idee di gioco precise e ben seguite dagli interpreti.
Ancora poco valutabile il Sassuolo di Dionisi, che manca di solidità difensiva e di vere e proprie idee offensive. E la situazione in classifica non è proprio delle più comode. Per i neroverdi è Boloca a fissare il risultato sull’1 a 1.
Il Monza (5) si lascia rimontare dalla nuova Udinese (6) disegnata da Gabriele Cioffi.
Non basta il solito Colpani, autore di 5 reti tra le mura amiche, a garantire la vittoria agli uomini di Raffaele Palladino, messi in difficoltà da un Udinese compatta e vogliosa di fare.
Il pareggio arriva grazie a Lorenzo Lucca, rapace su una palla vagante in area di rigore.
Le due squadre ci hanno, comunque, provato a portare i 3 punti a casa, ma Di Gregorio e Silvestri erano praticamente insuperabili.
Alessandro Buongiorno del Torino (7) firma la vittoria per i suoi contro il Lecce (3).
Partita tirata, il cui il Torino ha mostrato tutta la sua solidità difensiva ed è stato bravissimo a sfruttare l’occasione con il proprio difensore.
Il Lecce, invece, sembra aver perso la verve e lo smalto offensivo mostrato fin qui ed anche gli ingressi dalla panchina non sono riusciti a cambiare le sorti di una partita che era sicuramente alla portata della squadra salentina.
“Tu chiamale se vuoi Emozioni” cantava Lucio Battisti. E sicuramente le emozioni tra Cagliari (10) e Fronsinone (4) non sono mancate.
Basta pensare ad un dato: al minuto 63’ la squadra ciociara era in vantaggio per 3 a 0 sui sardi ed in pieno controllo sul match.
Poi cosa è successo? Un crollo che non si spiega neanche mister Di Francesco ed un Cagliari folle sono gli ingredienti perfetti per una rimonta che ci ricorda perché abbiamo il calcio. Volete sapere chi ha messo la firma? Leandro Pavoletti, sì proprio lui che regalò la promozione in A al Cagliari all’ultimo istante nel play-off contro il Bari. L’attaccante ha regalato ai suoi la prima vittoria di stagione, prima pareggiando al 94° e poi battendo Turati al 96°. Che emozioni alla Sardegna Arena che ha davvero rischiato di “venir giù”.
E’ Gudmundsson a regalare la vittoria al Genoa (8) contro la Salernitana (4), oggi fanalino di coda con 0 vittorie e solo 4 punti in classifica.
La sfida tra campioni del mondo, dunque, la vince Alberto Gilardino, che ha messo in squadra una squadra compatta in fase difensiva e molto propositiva.
Per Pippo Inzaghi ancora tanto da lavorare sulla mente dei propri calciatori, ma il tempo stringe: le altre hanno incominciato a correre.